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Quds Press

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17/6/2019

 

A maggio, 1610 violazioni israeliane in Cisgiordania e a Gerusalemme

Traduzione di Doha Yahia

 

Secondo il servizio informazioni di Hamas, a maggio, in Cisgiordania e a Gerusalemme sono state commesse 1610 violazioni da parte delle forze di occupazione israeliane e dei coloni.

 

In un report vengono documentate tali violazioni, che vanno dalle uccisioni, alle aggressioni, agli arresti, compresi gli attacchi dei coloni: assalti, incursioni, confisca delle proprietà e aggressioni ai siti sacri.

Uccisioni. Due palestinesi sono stati uccisi dai proiettili sparati dalle forze di occupazione. Si tratta di Yusef Wajih Sahwil, di Ramallah, e Abdullah Lo’ay, di Hebron, colpiti a un check-point vicino a Betlemme mentre tentavano di dirigersi alla moschea al-Aqsa nell’ultimo venerdì in Ramadan.

A maggio sono state registrate numerose aggressioni israeliane e arresti ai danni dei fedeli che pregavano a al-Aqsa durante le notti di Ramadan, mentre veniva garantita l’invasione dei coloni durante la giornata.

Secondo il rapporto del dipartimento dei media, l’invasione della moschea al-Aqsa si è ripetuta 23 volte durante il mese scorso, da parte di 815 coloni.

Feriti. Sempre a maggio, il numero totale dei feriti a causa degli attacchi dell’occupazione e dei coloni è di 95: 27 a Gerusalemme, 23 a Hebron, 21 a Qalqiliya, 9 a Nablus, 5 a Jenin, 4 a Betlemme, 2 a Tulkarem e Tubas, e uno a Ramallah e altro a Selfit.

Arresti. 228 cittadini sono stati arrestati a Gerusalemme, 57 a Hebron, 42 A Ramallah, 39 a Nablus, 25 a Betlemme, 24 a Jenin, 15 a Selfit, 14 a Tulkarem, 13 da Qalqiliya, 11 da Gerico.

Invasioni. La Cisgiordania e Gerusalemme hanno visto 279 invasioni nelle diverse città, con 169 assalti nelle case. Inoltre, le forze di occupazione hanno costruito 283 barriere permanenti e temporanee.

Case danneggiate: 4 Tubas, 3 a Hebron, e una a Betlemme. Una saccheggiata a Jenin.

Inoltre, a 141 cittadini è stato vietato di viaggiare attraverso i valichi con il pretesto della “sicurezza”.

Edifici distrutti: 55 costruzioni, compresi negozi commerciali, strutture agricole e pozzi, alcuni di loro si sono distrutti dai proprietari per evitare le alte multe imposte dalle forze di occupazione.

Confische: 17 proprietà palestinesi, tra fondi, equipaggiamenti e veicoli.

Le aggressioni dei coloni sono state 36; soldati e coloni hanno effettuato 77 attacchi armati.

Costruzione coloniale. Le autorità di occupazione hanno deciso di costruire 805 unità abitative coloniali, tra cui 460 nella colonia di Pisgat Ze’ev, e 345 a Ramot, sulle terre palestinesi nel sud di Gerusalemme e in Cisgiordania.

E il rapporto ha riferito che le città di Gerusalemme, Hebron e Ramallah sono state tra le più esposte alle violazioni israeliane, a maggio.

 

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