Quds Press

Agenzia stampa Infopal

 21/11/2019

 

Statistiche ufficiali affermano che l’occupazione israeliana, nel periodo compreso tra l’anno 2000 e lo scorso marzo, ha ucciso 2094 bambini palestinesi.

Traduzione di Giuliano Stefanoni

 

Il ministro dell’informazione palestinese, in una dichiarazione rilasciata mercoledì (20/11) in occasione della Giornata Mondiale del Bambino, ha riferito come, nel solo 2014, le forze israeliane abbiano ucciso 546 bambini palestinesi.

Il ministro ha ricordato come, dall’inizio dell’anno corrente fino alla fine di ottobre, l’occupazione abbia arrestato 745 bambini, rendendo inoltre noto che nella seconda metà del 2018, le forze israeliane hanno ferito circa 4070 minorenni.

Nella propria dichiarazione, l’autorità palestinese ha sottolineato come “l’uccisione di bambini sia ormai diventata un vero e proprio pilastro dell’agire di Israele, come dimostrano le oltre 2000 vite spezzate negli ultimi 19 anni”.

Il ministro ha invitato i Paesi che hanno sottoscritto l’accordo sui diritti dei bambini ad attivarsi affinchè si possa porre fine al bersagliamento dei minorenni palestinesi, che troppo spesso si risolve in vessazioni (come l’abbattimento delle loro case, le punizioni corporali o la compromissione della loro carriera scolastica) ed uccisioni.

Un appello è stato rivolto anche alle organizzazioni d’informazione ed agli enti preposti alla tutela della famiglia “affinché profondano ogni sforzo al fine di costituire un ambiente sano e sicuro per i bambini di Palestina, in grado di impedire qualsiasi forma di sfruttamento a loro danno ed il loro allontanamento dalla scuola: solo così essi potranno essere preservati quale suprema forma di speranza per il futuro”.

Il ministro ha sottolineato l’importanza della Giornata Mondiale del Bambino, poichè essa “rappresenta una fondamentale occasione per rendere note le condizioni in cui versano i piccoli Palestinesi, che ogni giorno sono costretti a pagare con le loro vite, la loro libertà e la loro salute”.

Rivolgendosi poi alle Nazioni Unite, in seno alle quali la Giornata Mondiale del Bambino si festeggia fin dal 1954, il ministro ha espresso il proprio auspicio affinché operino allo scopo di migliorare le condizioni dei giovani Palestinesi, i quali vengono quotidianamente privati dei diritti più fondamentali, stabiliti 30 anni fa dagli accordi firmati in questo stesso giorno da ben 192 Paesi.

Un appello finale è stato riferito alle istituzioni internazionali che si occupano di diritti dell’infanzia, in particolare l’Unicef e Save the Children, affinché si muovano in difesa dei bambini palestinesi, obbligando altresì l’occupazione a rilasciare quanti di essi stia ancora detenendo nelle proprie case circondariali.

 

 

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