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15/05/2020

 

Che accade se il Sole va in lockdown? "L'attività è al minimo, il campo magnetico è indebolito"

 

Per gli scienziati, la stella si trova in un "periodo di minimo": qualcuno teme per una mini-era glaciale, ma c'è chi rassicura

 

Sun's surface captured in highest resolution yet

 

Astonishing new high resolution images of the sun's surface are the most detailed ever taken

 

Che succede se il Sole va in lockdown? Questa la domanda che molti si stanno ponendo dopo la notizia, annunciata dagli scienziati, della riduzione dell’attività sulla superficie solare e dell’indebolimento del suo campo magnetico.

 

Come riportato dal Sun, l’astronomo Tony Philips ha spiegato così cosa sta accadendo: “Il minimo solare è in corso ed è profondo. I conteggi delle macchie solari suggeriscono che sia uno dei minimi più profondi dal secolo scorso. Il campo magnetico del sole è diventato debole, permettendo ai raggi cosmici extra di entrare nel sistema solare”. “I raggi cosmici in eccesso rappresentano un pericolo per la salute degli astronauti e dei viaggiatori polari, influenzano l’elettrochimica dell’atmosfera superiore della Terra e possono contribuire a provocare fulmini“, ha aggiunto Philips.

 

La notizia ha suscitato in alcuni i timori per l’arrivo di un’ipotetica “mini-era glaciale”. Ma, come riportato dal Daily Mail, il Met Office ( servizio meteorologico nazionale del Regno Unito) e i membri della Royal Astronomical Society invitano a non farsi prendere dal panico, ricordando che “fenomeni del genere si verificano circa ogni 11 anni” e rientrano nel normale ciclo di attività solare. I rischi, dunque, sarebbero da escludere.

 

A fine aprile, a parlare dell’attività solare è stato anche l’italiano Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf), sottolineando come nel 2019 il Sole sia rimasto per 281 giorni senza macchie, gli ultimi 34 dei quali consecutivi. Per trovare un precedente simile, bisognerebbe risalire al 1913, anno in cui la stella restò senza macchie per 311 giorni. Nel 2020 la situazione non è cambiata, anzi: da inizio anno, sono già 90 i giorni senza macchie. A spiegare il fenomeno su MediaInaf, notiziario dell’Istituto Nazionale di Astrofisica, è giunto Mauro Messerotti, ricercatore di Firenze:

 

“L’assenza di macchie significa che il Sole è quieto, ovvero si trova nella fase di minimo dell’attività solare, che rappresenta la transizione tra il ciclo che è terminato (il 24esimo) e quello successivo che deve iniziare (il 25esimo)”.

 

Un ciclo solare dura media 11 anni ed è il periodo che intercorre tra un periodo di minimo (o massimo) dell’attività solare e il successivo. La misurazione dell’attività solare, dunque, avviene in base al numero di macchie solari che compaiono in maniera ciclica sulla superficie della stella. Quando le macchie sono molte, il Sole sta attraversando una fase di maggior attività ed emette più energia nello spazio circostante. Oggi, invece, sembrerebbe accadere il contrario. A spiegare la dinamica del fenomeno è ancora Messerotti: 

“Il campo magnetico solare inverte la sua polarità in prossimità del massimo di ciascun ciclo di attività. Inoltre, la polarità magnetica dei gruppi di macchie solari si inverte da un ciclo di attività a quello successivo. Esiste quindi il ciclo di attività delle macchie solari, che ha una durata di circa 11 anni, e il ciclo solare magnetico, che ha una durata di circa 22 anni ovvero il doppio”.

 

Il ricercatore afferma che però ci sarebbero anche segnali positivi:

“Anche se il Sole è quieto, presenta comunque una minima attività sotto forma di sporadici piccoli gruppi di macchie”.

 

Sarebbe presente, infatti, una piccola regione attiva situata nell’emisfero solare sud in prossimità dell’equatore.

 

“Si tratta di una regione attiva del vecchio ciclo solare 24, poiché le regioni attive del nuovo ciclo solare 25 appaiono ad alte latitudini” [...] “Tanto più grande è una macchia solare e tanto più complesso è un gruppo di macchie, tanto maggiore è la loro persistenza. Al massimo un gruppo può durare per un centinaio di giorni, ovvero per quasi 4 rotazioni solari”.

 

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