Il documentario "Prodotto in Italia, bombardato in Yemen" realizzato da Mwatana con il contributo di ECCHR e Rete Italiana Pace e Disarmo

VEDI

Un documentario realizzato da Mwatana for Human Rights - e rilanciato da ECCHR e Rete Italiana Pace e Disarmo - sulle vittime civili dell'attacco aereo nel villaggio yemenita di Deir al-Hajari dell'8 ottobre 2016. I risultati delle indagini di Mwatana su questo attacco, che ha ucciso sei membri di una stessa famiglia tra cui una donna incinta e quattro bambini, hanno dimostrato che la bomba utilizzata è stata fabbricata in Italia. Il documentario è stato girato all'inizio del 2020. 

 "Prodotto in Italia, bombardato in Yemen" intervista i parenti delle vittime dell'attacco aereo di Deir al-Hajari che ribadiscono la loro richiesta di giustizia e vogliono che coloro che hanno commesso e permesso l'attacco siano chiamati a risponderne. Ali Ahmed Jaber, il cui fratello, cognata e nipoti sono stati uccisi, chiede: "C'è giustizia in questo mondo? Se sì, mostratela". I sopravvissuti sottolineano inoltre di essere troppo poveri per riparare le loro case, che sono state ridotte in macerie, e mostrano i resti della bomba usata nell'attacco e chiedendosi perché il loro remoto villaggio – senza alcun obiettivo militare conosciuto – sia stato bombardato.

La potenziale responsabilità del governo italiano e dei produttori di armi per i crimini di guerra nello Yemen

Nel corso della giornata di martedì 27 ottobre, Rete Italiana Pace e Disarmo, il Centro Europeo per i Diritti Costituzionali e Umani (ECCHR), e l’ong yemenita Mwatana per i Diritti Umani hanno sottolineato in un evento online che il Governo italiano e i produttori di armi potrebbero essere considerati responsabili dei crimini di guerra commessi nello Yemen esportando armi verso la coalizione militare guidata dall’Arabia Saudita e dagli Emirati Arabi Uniti.

top