https://www.huffingtonpost.it/

18/06/2020

 

Di Maio scrive al Cairo

 

Il ministro degli Esteri chiede i dati dei 5 indagati dalla Procura di Roma per l'uccisione del ricercatore. " I rapporti Italia/Egitto, per tornare ai livelli di grande amicizia che da sempre li caratterizza, non possono prescindere dal fare giustizia"

 

“L’Italia non ha mai smesso di chiedere all’Egitto, a tutti i livelli, che i responsabili della morte di Giulio Regeni siano assicurati alla giustizia: i rapporti bilaterali tra i nostri Paesi, per tornare ai livelli di grande amicizia che da sempre li caratterizza, non possono prescindere dal fare giustizia su questa tragica vicenda”. Il ministro degli Esteri Luigi di Maio ha inviato una lettera al suo omologo egiziano Sameh Shoukry sul caso Regeni.

Roma chiede che dal Cairo arrivi “un segnale forte”, perché si tratta di “una ferita nazionale che va rimarginata al più presto”, a cominciare da una “reale cooperazione fra le autorità giudiziarie” egiziana ed italiana, con un “rapido riscontro alla rogatoria” inviata a maggio 2019 con i dati dei cinque indagati dalla Procura di Roma. 

Stasera, ore 22, davanti alla Commissione parlamentare d’inchiesta sulla morte di Giulio Regeni, è il turno del premier Giuseppe Conte. Da affrontare tutte le questioni sul tavolo: la ricerca della verità giudiziaria, i dettagli dell’accordo per la cessione di due navi militari all’Egitto, i rapporti commerciali tra i due paesi e i contenuti della telefonata con il leader egiziano Al Sisi. 

 


https://www.ansa.it/

18 giugno, 18:35

 

Di Maio, il tempo dell'attesa è finito

 

 "Ho mandato una lettera al ministro degli Esteri egiziano Shoukry ribadendo che serve un efficace segnale di svolta sul caso di Giulio Regeni. Bisogna far luce definitivamente sulla morte di Giulio perché il tempo dell'attesa è finito". Lo scrive il ministro degli Esteri Luigi Di Maio su Facebook aggiungendo che "le ombre sulla morte di Giulio rappresentano per tutti noi una ferita ancora aperta, che va rimarginata al più presto. Comprendo il dolore della famiglia, hanno tutto il diritto di chiedere con forza delle risposte ed è inaccettabile che ad oggi queste risposte ancora non siano arrivate".

"Una data molto importante - prosegue Di Maio - sarà quella del primo luglio, quando i magistrati italiani ed egiziani si incontreranno. Confido che da questo contatto possano scaturire progressi concreti".

"La mancanza di risposte da parte delle autorità giudiziarie egiziane alle richieste della Procura italiana rappresenta un grave impedimento al raggiungimento della verità sulla morte di Regeni", scrive Di Maio nella lettera inviata a Shoukry. Il titolare della Farnesina chiede ora "reale cooperazione" in vista del prossimo incontro in teleconferenza tra le due procure e "un rapido riscontro alla rogatoria inviata già nel maggio del 2019, in particolare per quanto riguarda la notifica del domicilio legale dei cinque indagati della Procura di Roma".

Questo, sottolinea Di Maio, "potrebbe rappresentare un significativo passo avanti nel senso fortemente auspicato dall'Italia".

"Farò tutto il possibile per accelerare questo percorso. Il governo è compatto, stiamo lavorando in sinergia e con il massimo impegno per ottenere la verità sulla morte di Giulio Regeni", conclude il titolare della Farnesina.

 

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