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24/08/2020

 

Cai Xia: ‘Xi Jinping vuole solo zombie politici nel Partito comunista cinese’

 

L’ex docente della Scuola del Partito è stata espulsa e privata della pensione per le critiche al presidente. Con Xi alla guida, il Pcc non è più capace di riflettere sui propri errori. Eliminato il dibattito sulla democrazia all’interno del Partito. Cresce la richiesta di una nuova leadership. I danni della legge sulla sicurezza per Hong Kong.

 

Xi Jinping vuole trasformare in “zombie politici” i 90 milioni di iscritti al Partito comunista cinese (Pcc). Lo ha dichiarato oggi Cai Xia a RTHK, la tv pubblica di Hong Kong. Il 17 agosto, per aver attaccato il presidente cinese in alcuni commenti pubblici, l’ex docente della Scuola centrale del Partito è stata espulsa dal Pcc e ha perso il suo diritto alla pensione.

Cai ha spiegato di essere contenta del suo allontanamento, dato che il Partito non è più capace di riflettere sui propri errori da quando Xi è alla sua guida.

In un duro attacco al segretario generale del Pcc, Cai sostiene che la diversità di pensiero non è più tollerata nel Partito: “Tu puoi criticare il Pcc, ma non Xi. E se lo fai sei accusato di essere al servizio di una potenza straniera”.

Nonostante la natura autoritaria del regime cinese, Cai nota che prima dell’avvento di Xi era normale discutere sull’introduzione di elementi democratici nelle dinamiche di partito. In un’intervista a Radio Free Asia, pubblicata il 18 agosto, la docente ha sottolineato che fino al 2013 il dibattito sulla democrazia all’interno del Pcc era piuttosto acceso, ed era considerato un primo passo per realizzare una più ampia riforma del sistema politico nazionale.

Per Cai, il potere di Xi è molto forte, ed è cresciuto dopo la modifica costituzionale del 2018. Ella afferma che la cancellazione del limite ai mandati presidenziali è un crimine, e ha riportato il Paese indietro di 100 anni. Ciò detto, secondo l’accademica, nel Partito vi è un sentimento condiviso da molti per un cambio della leadership, anche se non si è ancora tramutato in un movimento organizzato.   

Cai, che ora vive negli Usa, e non intende tornare in patria per timore di essere arrestata, crede che le tensioni tra Pechino e altri Paesi non si allenteranno se Xi rimane al potere. Per la professoressa, la legge sulla sicurezza imposta a Hong Kong ha effetti negativi per il futuro della Cina come per i suoi rapporti con il resto del mondo. Per questo motivo, ella ha detto di nutrire grande rispetto per gli abitanti dell’ex colonia britannica, che dall’anno scorso si battono per i loro diritti e le loro libertà.

 

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