La Marina israeliana attacca i pescatori

PIC -  Quds Press - Infopal - 24/08/2020 - Domenica, la marina israeliana ha attaccato i pescatori palestinesi e le loro barche durante la loro presenza a meno di un miglio nautico dalla costa occidentale del porto di Gaza. Il coordinatore del sindacato dei pescatori a Gaza, Zakariya Bakr, ha dichiarato che la Marina israeliana ha recentemente intensificato le aggressioni contro i pescherecci e ha lanciato attacchi contro di loro anche quando si trovano a meno di un miglio nautico. Precedentemente era solita attaccarli entro tre miglia nautiche. Bakr ha detto che la chiusura israeliana del mare di Gaza, che continua per il settimo giorno consecutivo, priva i pescatori di Gaza del loro sostentamento quotidiano e aumenta la sofferenza delle loro famiglie. Prima dell’attuale tensione a Gaza, anche la Marina israeliana attaccava e molestava i pescatori quasi quotidianamente, senza motivo.

In base agli accordi di Oslo del 1993, i pescatori palestinesi possono pescare fino a 20 miglia nautiche al largo della costa di Gaza, ma Israele ha continuato a ridurre gradualmente la zona di pesca fino a un limite compreso tra sei e tre miglia nautiche.

 

Israele vieta l’ingresso di merci a Gaza

MEMO -  PIC – Infopal - 24/08/2020 - Israele ha vietato tutte le importazioni, eccetto cibo e forniture mediche, nella Striscia di Gaza, attraverso il valico di al-Karama, secondo quanto ha reso noto domenica un funzionario palestinese. “Tutte le società del settore privato sono state informate della decisione israeliana di bloccare l’ingresso di tutti i prodotti e le merci, eccetto cibo e medicine”, ha detto il funzionario, che ha preferito l’anonimato. Israele ha tagliato le importazioni di carburante a Gaza dalla scorsa settimana come parte delle misure punitive contro il lancio di palloni incendiari dalla Striscia.

Dal 2007, la Striscia di Gaza è sotto un paralizzante blocco israeliano che ha privato i suoi circa due milioni di abitanti di molti beni vitali, tra cui cibo, carburante e medicine.

 

Bombardamenti israeliani contro Khan Younis

PIC -  Quds Press - Infopal - 24/08/2020 - All’alba di lunedì, aerei da guerra e carri armati israeliani di stanza al confine orientale hanno bombardato tre obiettivi a Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza. Fonti locali hanno riferito che aerei da guerra israeliani hanno lanciato due missili contro un terreno agricolo a est della città di Khan Yunis. Nel frattempo, i carri armati israeliani vicino alla recinzione di confine hanno aperto il fuoco contro due postazioni di resistenza a nord e a sud di Khan Yunis. Non sono stati riportati feriti negli attacchi, ma gli edifici e le case vicine agli obiettivi bombardati hanno subito danni parziali. L’esercito di occupazione israeliano ha affermato che gli attacchi sono avvenuti in risposta al lancio di palloni incendiari dalla Striscia di Gaza verso gli insediamenti israeliani adiacenti, avvenuto il giorno precedente.


https://www.lantidiplomatico.it

24/08/2020

 

Israele attacca la Striscia di Gaza con carri armati e aerei da combattimento

 

L'esercito israeliano lancia attacchi alle infrastrutture del movimento palestinese HAMAS nella Striscia di Gaza

"Jet da combattimento, carri armati dell'esercito hanno attaccato postazioni militari e un'infrastruttura sotterranea " del Movimento di resistenza islamica palestinese (HAMAS) nel sud della Striscia di Gaza, lo riporta, oggi, il servizio stampa dell'esercito del regime sionista.

 

Secondo il comunicato, il bombardamento di oggi, prima dell'alba, è stata una risposta ai palloni con esplosivi che sono stati lanciati nei giorni scorsi da Gaza verso Israele.

A tal proposito, fonti palestinesi, citate da HispanTV, hanno riferito che l'artiglieria israeliana ha bombardato i siti di "sorveglianza" delle Brigate Ezzedin Al-Qassam, il braccio armato del movimento HAMAS, a Khan Younis orientale, a sud della Striscia di Gaza. 

Finora non sono stati riportati feriti a seguito del bombardamento israeliano.

Negli ultimi giorni, il regime israeliano ha aumentato i suoi attacchi aerei e di artiglieria su terreni agricoli e case palestinesi nella Gaza assediata, sostenendo che stava prendendo di mira le postazioni di HAMAS, e il pretesto per tali attacchi è stato il presunto carico di una serie di palloni incendiari dalle aree confinanti con Gaza con i territori occupati da Israele.

I gruppi della Resistenza Palestinese hanno affermato che né gli attentati né altri crimini commessi dagli occupanti israeliani rimarranno impuniti.

 

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