Fonti: Hispan Tv – RT News
https://www.controinformazione.info/
4 Gennaio 2020

Un brutto segnale per gli Stati Uniti ed i loro alleati
Traduzione di Luciano Lago

Un brutto segnale per gli Stati Uniti e per i loro alleati: dopo l’assassinio del generale Soleimani, sulla torre della sacra moschea nella città santa di Qom, sacrario del mondo sciita ( venerato in tutti i paesi dall’ Iraq all’ Iran, all’ Afghanistan, al Pakistan, ecc.). è stata issata la bandiera rossa dell’Imam Hussein, è la bandiera del nipote del Profeta.
Questo vessillo ha un significato ben preciso, come spiegato sulla propria pagina Facebook dalla giornalista e antropologa, esperta di Iran, Tiziana Ciavardini: “Questo gesto simbolico – ha scritto – avviene ogni volta l’Iran vuole comunicare che ci si trova davanti ad un imminente battaglia”.
“La bandiera rossa di Hussein innalzata sopra la moschea – ha continuato l’esperta – simboleggia la forza della battaglia come quella di Kerbala e il colore del sangue che verrà versato in guerra come sacrificio e vendetta per la morte del Generale Qassem.

Soleimani, ormai diventato Shahid Soleimani (martire Soleimani)”.
People attend the funeral of Iran’s top general Qassem Soleimani and 9 Iranians and Iraqis, in Baghdad, Iraq, . A U.S. airstrike near Baghdad’s international airport early on Friday January 3, 2020 killed Gen. Soleimani, Abu Mahdi al-Muhandis, deputy commander of Iran-backed militias in Iraq known as the Popular Mobilization Forces, and 8 others Soleimani, Baghdad, Iraq – 04 Jan 2020

Nel frattempo, mentre sono ancora in corso i solenni funerali a Baghdad per il generale Soleimani, con la partecipazione di una enorme folla, un comandante senior del Corpo delle Guardie della Rivoluzione (IRGC) ha affermato che Teheran sarà paziente nel fissare il “momento e il luogo” corretti per la sua risposta contro l’assassinio di Washington del maggiore generale Qassem Soleimani.

“Prepareremo pazientemente un piano per rispondere a questo atto terroristico in modo schiacciante e potente, siamo quelli che hanno fissato il tempo e il luogo della nostra risposta reciproca”, ha detto sabato il generale di brigata Abolfazi Shekarchi.
Il comandante dell’IRGC ha inoltre aggiunto che Teheran difenderà l’asse della resistenza con tutte le sue forze.

Lo stesso comandante ha dichiarato che la risposta dell’Iran agli Stati Uniti includerà strategie offensive al di là delle misure di difesa.
Anche il leader iraniano, Seyyed Alì Khamenei, ha promesso solennemente dura vendetta per gli autori dell’attacco. Il leader ha sostenuto che l’assassinio del generale “ha rimosso la maschera dalla faccia di Washington e il suo sostegno ai terroristi del Daesh” che sono stati ampiamente sconfitti grazie alle forze antiterroristiche guidate dal generale Soleimani e da Al-Muhandis.

La resistenza contro l’aggressione degli Stati Uniti non sarà indebolita dagli omicidi dei comandanti in quanto “il loro pensiero” si è diffuso fra la popolazione della regione.
L’imam Hussein è molto venerato nell’Islam sciita ed è il nipote di Maometto. Secondo la tradizione, venne decapitato nel VII secolo, insieme ad alcuni suoi seguaci, durante la battaglia di Kerbala. Il suo omicidio rappresenta uno dei principali motivi della scissione tra sciiti e sunniti.

Attacco missilistico contro installazioni USA in Iraq Ultima Ora
La base militare USA di Balad, che si trova a nord di Baghdad, è stata oggetto in queste ore di un attacco missilistico. Ameno tre proiettili non guidati sono esplosi all’interno della struttura, secondo quanto riferito non causando vittime.

Un altro razzo è esploso vicino all’ambasciata USA a Baghdad e una esplosione ha scosso la zona verde, dove si trovano le anbasciate occidentali. Notizie in fase di sviluppo.

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