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3 Marzo 2020

Semi geneticamente modificati: concepiti come arma

di Larry Romanoff

Scelto e tradotto da Nickal88

 

I semi e gli alimenti geneticamente modificati comportano grandi rischi per tutte le nazioni, al punto che per molte ragioni è probabilmente indispensabile vietare apertamente questi alimenti. Questo argomento è troppo ampio per essere discusso qui, ma un aspetto richiede un breve cenno. Se dovessimo chiedere l’origine dei semi geneticamente modificati, come l’idea è stata concepita e sviluppata, chi ha svolto la ricerca e chi ha fornito il finanziamento, come risponderemmo? Potremmo ragionevolmente ipotizzare che forse il concetto è nato nel Dipartimento di Biologia o Agraria di alcune università, o che un laboratorio governativo che fa ricerca sulle forniture alimentari potrebbe aver concepito e perseguito l’idea. Oppure, potremmo ipotizzare che un’azienda privata nel settore agricolo era alla ricerca di varietà più produttive di cereali e si è imbattuta in questo processo.

Potremmo ipotizzare tutte quelle risposte, ma in ogni caso avremmo torto. Il seme geneticamente modificato è stato concepito, promosso, ricercato e finanziato dal Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti – il Dipartimento Americano della Guerra. Il seme geneticamente modificato non è mai stato inteso come mezzo per nutrire gli affamati, ma è stato invece concepito e sviluppato come arma o, più precisamente, come sistema di armamento. Il seme geneticamente modificato non è mai stato destinato a sostenere la vita umana, ma a eliminarla.

Il seme geneticamente modificato non è né più produttivo, né più sano delle colture tradizionali, ed è molto più costosa e distruttivo, ma presenta vantaggi militari quasi invitanti contro qualsiasi nazione che diventi dipendente da questa fonte di cereali. Un fatto è che gli Stati Uniti possono usarlo come arma politica, rifiutando di fornire semi a una nazione sfavorita, forse causando una diffusa carestia e spostamento [di persone]. L’altro è più sinistro, in quanto molti gruppi hanno sperimentato la tecnologia di gene-splicing, inserendo DNA non correlato in vari semi.

In un caso in Canada, un dipartimento governativo ha scoperto un gene “antigelo” contenuto nel sangue dei pesci che vivono nelle acque artiche, che permette loro di sopravvivere in acque con temperatura sotto lo zero. (20) Gli scienziati hanno unito questo gene in colture di grano canadesi, permettendo al grano di resistere senza danni alle temperature di congelamento. La Monsanto ha anche imposto questi geni nei pomodori, dando origine al primo pomodoro OGM. (21) Un laboratorio di ricerca americano ha unito i geni delle lucciole alle piante di tabacco, producendo un campo di tabacco che brillava nel buio. (22)

Questi esempi possono essere innocui, ma altri lo sono molto meno. Il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti ha investito ingenti somme nella ricerca diretta a collegare i geni letali in questi semi delle colture geneticamente modificate, tra cui il vaiolo, i virus dell’influenza aviaria e suina, i coronavirus, la peste, l’AIDS e altro ancora. Come arma militare, tale scienza non ha prezzo. Perché iniziare una guerra con armamenti, quando la Monsanto o la Cargill possono vendere riso, mais e soia che contengono vaiolo, H5N1 o un coronavirus? Quando il seme viene mietuto e passa nella riserva alimentare della nazione, in poche settimane potrebbe sterminare il 50% o più della popolazione senza sparare un solo colpo.

E questo è stato precisamente il motivo per cui il seme geneticamente modificato è stato concepito e sviluppato dagli Americani. È un’arma bellica progettata e destinata a consegnare a un’intera popolazione di una nazione un virus letale o un’altra malattia, per sterminare letteralmente un nemico senza rischi per l’aggressore. Molti scienziati e documenti militari statunitensi hanno dimostrato che i semi sono molto più economici e molto più efficaci delle bombe nella ricerca del dominio militare. Uno di questi documenti militari, di cui ho discusso altrove, dichiarava il costo per morte di una popolazione nemica per mezzo di armi nucleari, convenzionali e batteriologiche, queste ultime con ordini di grandezza inferiori alle prime [due].

Nel 2001 gli scienziati del bio-laboratorio Epicyte di San Diego hanno creato un mais contraccettivo geneticamente modificato, avendo scoperto una rara classe di anticorpi umani che attaccano lo sperma. I loro ricercatori hanno isolato i geni che regolano la produzione di questi anticorpi e li hanno inseriti nelle piante di mais, creando fabbriche orticole che producono contraccettivi. (23) (24) Poco dopo il comunicato stampa di Epicyte del 2001, tutte le discussioni su questo progresso sono svanite. La società è stata rilevata da Biolex e nulla si è più sentito, in nessun media, sullo sviluppo del mais spermicida. Epicyte, DuPont e Syngenta (sponsor della Svalbard Seed Vault) hanno avuto una joint venture per condividere e utilizzare questa tecnologia. Silvia Ribeiro, dell’ONG ETC Group, ha messo in guardia in un articolo di colonna del quotidiano messicano La Jornada che: “Il potenziale del mais spermicida come arma batteriologica è molto alto”, e ha ricordato l’uso delle sterilizzazioni forzate contro le popolazioni indigene.

 

Il Doomsday Seed Vault alle Svalbard 

Una nuova e seria causa di preoccupazione recentemente annunciata è il Seed Vault, costruito su un pezzo di roccia sterile di nome Svalbard, di proprietà della Norvegia, molto remoto, nei pressi del Polo Nord e praticamente inaccessibile. Secondo i comunicati stampa, questo Seed Vault ha due porte antideflagranti con sensori di movimento, due intercapedini e pareti di cemento rinforzato con acciaio, dello spessore di un metro. Non c’è personale a tempo pieno, ma la relativa inaccessibilità del caveau faciliterà il monitoraggio di qualsiasi attività umana. Lo scopo dichiarato è conservare i semi del patrimonio di tutto il mondo, in modo che la diversità delle colture possa essere salvata per il futuro, ma quella diversità di colture è già “conservata”, immagazzinata nei caveau di tutto il mondo. Cosa prevedono queste persone, affinché una tale struttura così remota e sicura si debba sviluppare?

I promotori e i finanziatori di questa impresa sono le stesse persone che controllano i semi geneticamente modificati, a livello mondiale, e che sono state tra i sostenitori più espliciti della riduzione drastica della popolazione mondiale: le fondazioni Rockefeller e Gates, Syngenta, DuPont, Monsanto e CGIAR. Queste sono le stesse persone che stanno attivamente distruggendo la diversità delle colture in tutto il pianeta. Perché improvvisamente si sarebbero convertiti e avrebbero deciso di salvare in Norvegia gli stessi semi che stanno distruggendo ovunque?

Qualche tempo fa, William Engdahl ha scritto un articolo di eccellente ricerca su questo argomento sulla Seed Vaulted è arrivato alla stessa conclusione, che il caveau è stato creato come deposito per agenti patogeni batteriologici letali, il cui DNA può essere combinato con semi geneticamente modificati e scatenato ovunque, con il supporto di queste stesse compagnie produttrici di semi. Nessun altro uso spiegherebbe l’elenco dei partecipanti o la necessità della posizione remota e della sicurezza, praticamente a prova di nucleare. Engdahl ha chiesto: “È una coincidenza che queste stesse organizzazioni, dalla Norvegia alla Fondazione Rockefeller alla Banca Mondiale, siano anche coinvolte nel progetto della banca del seme delle Svalbard?” (25)

 


Video: A Rare Look Inside The Doomsday Seed Vault Deep In The Arctic


 

https://it.wikipedia.org/wiki/Svalbard_Global_Seed_Vault

Svalbard Global Seed Vault
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

«Questo è un giardino dell'Eden ibernato. Un luogo dove la vita può essere mantenuta in eterno, qualsiasi cosa succeda nel mondo.»

(José Manuel Barroso[1])

 

Ingresso dello Svalbard Global Seed Vault

 

Lo Svalbard Global Seed Vault (in italiano "Deposito globale di semi delle Svalbard") è una banca dei semi che ha la funzione di fornire una rete di sicurezza contro la perdita botanica accidentale del "patrimonio genetico tradizionale" delle sementi.

 

È localizzato vicino alla cittadina di Longyearbyen, nell'isola norvegese di Spitsbergen, nel remoto arcipelago artico delle isole Svalbard a circa 1200 km dal Polo Nord[2]. Il centro si compone di tre sale, di 27 metri di lunghezza, 10 di larghezza e 6 di altezza. Le chiusure hanno porte di acciaio di notevole spessore, e la struttura è costruita in calcestruzzo in modo da resistere ad una eventuale guerra nucleare o ad un incidente aereo.

 

Il Seed Vault è gestito attraverso un accordo fatto dal governo norvegese, il Global Crop Diversity Trust ed il Nordic Genetic Resource Center (già Nordic Gene Bank), nato dallo sforzo cooperativo di nazioni nordiche, sotto l'egida del Nordic Council of Minister.

Il governo norvegese ha finanziato totalmente l'opera. Il Fondo mondiale per la diversità delle colture ha giocato un ruolo chiave nella pianificazione del deposito, infatti esso coordina le spedizioni di campioni di sementi, in collaborazione con il Nordic Genetic Resource Center. Il fondo deve provvedere alla maggior parte delle spese annuali per la struttura, mentre il governo norvegese finanzia la manutenzione della struttura stessa. Inoltre, la Bill & Melinda Gates Foundation ha previsto circa 750.000 dollari per assistere le nazioni in via di sviluppo ed i loro centri di ricerca agrari per confezionare ed inviare i semi al deposito.

Un consiglio consultivo internazionale è stato istituito per fornire indicazioni e consigli. Esso comprenderà rappresentanti della FAO, il Gruppo Consultivo per la Ricerca Agricola Internazionale (CGIAR), il Trattato internazionale sulle risorse fitogenetiche per l'alimentazione e l'agricoltura e le altre istituzioni.

Parteciparono alla cerimonia di posa della prima pietra del centro norvegese il 19 giugno 2006, i capi di governo di Norvegia, Svezia, Finlandia, Danimarca e Islanda.

 


Larry Romanoffè un consulente di gestione in pensione e uomo d’affari. Ha ricoperto posizioni dirigenziali in società di consulenza internazionali e possedeva un’attività di import-export internazionale. È stato Professore ospite presso l’Università Fudan di Shanghai, presentando casistiche in affari internazionali a classi EMBA senior. Il signor Romanoff vive a Shanghai e sta attualmente scrivendo una serie di dieci libri, per lo più legati alla Cina e all’Occidente. Può essere contattato all’indirizzo: 2186604556@qq.com.Collabora frequentemente con Global Research.

 

Note

(20) https://www.mun.ca/research/explore/publications/rmatters/june_96/antifrez.html

(21)https://www.motherearthnews.com/real-food/adding-a-fish-gene-into-tomatoes-zmaz00amzgoe

(22) http://content.time.com/time/magazine/article/0,9171,143840,00.html

(23) GM corn set to stop man spreading his seed;
https://www.theguardian.com/science/2001/sep/09/gm.food

(24)https://www.democraticunderground.com/discuss/duboard.php?az=view_all&address=104×3738803

(25) https://www.globalresearch.ca/doomsday-seed-vault-in-the-arctic-2/23503

 

11.02.2020

Fonte: https://www.globalresearch.ca/

Link:https://www.globalresearch.ca/genetically-modified-seeds-conceived-weapon/5703004

 

 

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