https://www.wpc-in.org/statements/no-war-syria

https://www.lantidiplomatico.it/

28/02/2020

 

Comitato per la Pace di Turchia: No alla guerra con la Siria

 

Gli sviluppi in Siria negli ultimi giorni hanno rapidamente portato il nostro paese sull'orlo della guerra. E inevitabilmente, i nostri soldati hanno iniziato a morire.

 

Poiché le bande jihadiste, che si trovavano nella provincia siriana di Idlib, hanno aumentato le loro attività, l'esercito siriano è avanzato in questa provincia. Come risultato di questa avanzata, il governo turco dell'AKP ha sentito il bisogno di essere più attivo nella regione. Con gli accordi di Astana e Sochi, il governo turco aveva promesso di porre fine al controllo di Idlib da parte delle bande jihadiste. Tuttavia, ciò non è accaduto e questo fatto ha spianato la strada alla situazione attuale. Inoltre, il governo è andato oltre il semplice sostegno di queste bande e ha inviato nella provincia più soldati e forniture militari. Alla fine, gli eserciti turco e siriano hanno iniziato a combattersi l'un l'altro.

Il discorso del governo che intende legittimare questo atto di guerra non è valido. Sostiene di "combattere il terrorismo". Al contrario, appoggia apertamente le organizzazioni terroristiche jihadiste. Con gli interventi militari, viene ignorata l'integrità territoriale della Siria e il nostro paese viene spinto nella posizione di occupante del territorio di un vicino.

 

Il presidente del partito fascista che sostiene il governo si spinge oltre e dichiara che tutta la Siria dovrebbe essere occupata.

Dall'altra parte, l'imperialismo USA osserva gongolante gli sviluppi. Sullo sfondo, con questo tentativo, il governo turco cerca di forzare la mano agli Stati Uniti mostrando la volontà di giocare un ruolo più forte mentre in Siria continua un clima di guerra. Alcuni funzionari turchi chiedono il sostegno della NATO, mentre il suo segretario generale Stoltenberg esprime sostegno per la posizione della Turchia.

Il governo turco dovrebbe porre immediatamente fine a questa guerra e a questa occupazione illegittima. Devono essere fermati gli interventi che stanno causando la morte anche dei soldati turchi e le nostre truppe devono far ritorno a casa.

La politica estera turca, caratterizzata da un'aggressività sempre crescente, dovrebbe essere abbandonata. Al fine di ridurre le crescenti tensioni in Medio Oriente e nel Mediterraneo orientale, andrebbe adottata una politica estera pacifica.

La guerra serve unicamente all'imperialismo e alla sua classe capitalista collaboratrice. Porta solo distruzione alle classi lavoratrici. E' di pace che abbiamo bisogno.

 

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