Jakarta (AsiaNews)
22/02/2021, 11.50

Jakarta e le province limitrofe devastate dalle inondazioni
di Mathias Hariyadi

Piogge torrenziali hanno causato le piene. Cinque i morti finora, tra cui quattro bambini. Acque alte fino a 2,5 metri. Case allagate e traffico in tilt. Previste ancora intense precipitazioni nei prossimi giorni. Il governatore Baswedan accusato di avere gestito male l’emergenza.

Massicce inondazioni hanno devastato la capitale lo scorso fine settimana. Le piene d’acqua sono state causate da piogge torrenziali che si sono abbattute sull’area tra il 18 e il 20 febbraio. Colpite anche diverse città nelle province limitrofe:  Bekasi e Karawang (Giava occidentale); Ciledug, Karawaci e Serpong (Banten).
Finora le autorità hanno registrato cinque vittime, tra cui quattro bambini travolti dalle correnti. Sulla capitale sono caduti tra 154 e 226 millimetri di pioggia in 24 ore: la caduta di 150 millimetri in un giorno è considerato un evento estremo. I settori orientale e meridionale, dove le acque sono salite fino a 2,5 metri,  sono quelli più danneggiati. 
A Kemang, quartiere residenziale a sud di Jakarta, l’improvvisa ondata di acqua ha causato danni ad abitazioni, strade e dozzine di automobili. Migliaia di cittadini sono rimasti bloccati per ore nelle loro vetture o nei mezzi pubblici lungo Jasa Marga, una strada a pedaggio molto trafficata.
Decine di soccorritori sono intervenuti, soprattutto per recuperare anziani e minori bloccati nelle case sommerse. Gli sfollati sono circa 1.700: molti di loro sono tornati nelle loro abitazioni per liberarle da fango e detriti.
Jakarta ha 30 milioni di abitanti, ed è soggetta a sistematiche inondazioni, come parte delle province circostanti. Il primo dicembre 2020 forti piogge hanno inondato la capitale e altre città nelle vicinanze causando 67 morti.
Anies Baswedan, governatore della capitale, ha dichiarato che solo lo 0,6% della città è stato inondato: 200 quartieri su un totale di 30.070. Le acque, egli ha sottolineato, si sono ritirate del tutto stamane.  Secondo l’Agenzia nazionale per il clima, i pericoli non scompariranno a breve. Sono previste infatti intense precipitazioni fino ai primi di marzo.
Per la gestione dell’emergenza, Baswedan è finito nel mirino dei critici. Egli è accusato di non aver voluto portare avanti il progetto del suo predecessore, Djarot Saiful Hidayat, che voleva abbattere le abitazioni adagiate lungo gli argini del fiume Ciliwung. Hidayat intendeva poi  trasferire gli occupanti in altre zone della città.
Anche per evitare i rischi di catastrofi naturali, il presidente Joko “Jokowi” Widodo progetta di spostare la capitale del Paese nel Borneo.

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