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22/11/21

Vaccini-farsa, se ci chiudono in casa emergerà la verità

Teoria generale della follia di massa: aumentano i “casi”, cioè i “contagi” da coronavirus, nonostante oltre l’80% della popolazione adulta sia stata costretta – anche col ricatto – a subire l’inoculo del siero genico sperimentale? Non importa: dopo il Green Pass, “serve” il cosiddetto Super Green Pass, cioè il lockdown più estremo per i cittadini (milioni) che ancora resistono all’imposizione, sapendo che il farmaco non protegge nessuno, non limita la circolazione del presunto virus e non attenua gli effetti della patologia influenzale. Sul “Tempo”, Gianluigi Paragone provoca: non osate rinchiudere in casa i non “vaccinati”, scrive, perché – sapendo che i contagi non calerebbero – non avreste più alibi. In un mondo normale, la campagna “vaccinale” verrebbe sospesa anche a fronte allo spropositato numero di reazioni avverse gravi e gravissime, sottaciute dal mainstream: la media si aggirerebbe sui tre decessi al giorno, senza contare gli oltre 2 milioni di persone danneggiate dall’iniezione, in Europa, secondo l’agenzia di farmacovigilanza dell’Ema.

In video-chat con Fabio Frabetti di “Border Nights”, Massimo Mazzucco sintetizza: a causa del dilagare dell’infezione, le autorità britanniche stanno pensando a un lockdown per Gibilterra, la rocca-fortezza dov’è stato “vaccinato” il 118% della popolazione – vale a dire: il 100% degli Paragoneabitanti di Gibilterra più i visitatori, cioè i lavoratori frontalieri spagnoli. Un caso di scuola: tutti “vaccinati”, eppure tutti (o quasi) malati. Ergo: il “vaccino” è solo completamente inutile o è anche la vera fonte delle cosiddette “varianti”, che sembrano rendere letteralmente eterno il problema Covid? In Italia è in arrivo la mitica “terza dose”, mentre la sanità pubblica racconta che l’efficacia degli inoculi sarebbe limitata, nel tempo, a pochi mesi. Si fa strada, nei più, la rassegnazione. Tradotto: un’iniezione ogni 6 mesi, a vita, per conservare il Green Pass, cioè la libertà di circolare. L’orizzonte è sempre più cinese: il lasciapassare – ovvero il certificato di buona condotta – diverrà permanente, a prescindere dagli sviluppi (narrativi) della Pandemia Perenne?

Nel frattempo, crolla il turismo natalizio: fioccano le disdette, nel Belpaese la cui economia Mario Draghi avrebbe dovuto risollevare, con chissà quale colpo di bacchetta magica. E invece: il suo Pnrr – dicono i critici – è la fotocopia pedestre delle “indicazioni” della Commissione Europea, senza nessuno scarto. Il baratro è dietro l’angolo, le proteste di piazza certificano un cortocircuito che pare definitivo: totale sfiducia verso la politica, come mostrato dalla storica diserzione elettorale alle amministrative. Politica defunta: l’unico solido leader dell’opposizione – Giorgia Meloni, mai scesa in piazza – propone di eleggere al Quirinale proprio Draghi, massimo responsabile del governo-disastro al quale Fratelli d’Italia finge di opporsi. Imbarazzante? Peggio: ricatto e intimidazione sono diventati gli strumenti principali, da usare contro i cittadini, ai quali sono ormai preclusi agli spazi pubblici per manifestare il dissenso. E tutto per cosa? Per un’affezione influenzale guaribile da casa? Guai a dirlo: nell’euro-Italia di Draghi, la verità è bandita.

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