Un documento stilato dai leaders di Hamas e Fatah imprigionate in  Israele racchiude l'accettazione di Hamas di un potenziale accordo con  Israele basato sui confini del 1967. Il documento, che e' stato  accettato dalle dirigenze di entrambe le organizzazioni, e' il primo  firmato da dirigenti di Hamas che riconoscono quei confini.
									Nella prima parte del documento si legge che "il popolo palestinese, in  patria e nella diaspora, aspira a liberare la propria terra e realizzare  la sua autodeterminazione, compreso la costruzione di uno stato  indipendente su tutto il territorio occupato nel 1967,  e di assicurare  il diritto al ritorno dei rifugiati e la liberazione di tutti i  prigionieri e i detenuti".
									Il presidente dell'Autorita' palestinese Mahmoud Abbas ha salutato il  documento di ieri, indicandolo come un "un piano importante" che  costituisce la base per la futura politica palestinese. Il documento invita tutte le partiti nel Parlamento palestinese, a  partire da Hamas e Fatah, a stabilire un governo di unita' nazionale  "che si basi sul documento, cosi' da migliorare le condizioni dei  palestinesi", sia localmente che nel mondo arabo e  nella comunita'  internazionale. Afferma che solo un governo di unita' potra' assicurare  il successo al governo palestinese. Il documento dovrebbe costituire la base per un dialogo tra Fatah e  Hamas, che dovrebbero riprendere i negoziati alla fine del mese. Il documento e' stato scritto nella prigione di Hadarim da Marwan  Barghouti, leader di Fatah, e Sheikh Abdel Halek Natshe di Hebron, un  funzionario anziano di Hamas in Cisgiordania e membro del parlamento  palestinese. Alla stesura del documento hanno partecipato appresentanti  della Jihad Islamica, del Fronte Popolare per la Liberazione della  Palestina e del Fronte democratico per la Liberazione della Palestina.
									Nel piano sono inclusi diversi punti che dovrebbero assicurareche non  ci sara' nessuna Guerra all'interno dell'Autorita' palestinese e che  Fatha e Hamas cooperino. Auspica la creazione di una nuova  Organizzazione pe la Liberazione della Palestina e l'inclusione di Hamas  e della Jihad islamica nelle istituzioni dell'OLP, e raccomandano che  questi cambiamenti avvengano entro la fine dell'anno. Nel documento si afferma che "invitiamo tutti ad accettare i cambiamenti in area palestinese e di espandere la legittimita' dellOLP come l'unica  rappresentanza legale dei palestinesi e il supremo legittimo indirizzo  politico".
									
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