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						Questa è la versione integrale del discorso del presidente iraniano
 Mahmoud Ahmadinejad all'assemblea generale delle Nazioni Unite.
 
 
 Non sembra il discorso del pazzo invasato che tutti i media di ci propongono...
 
 
 In nome di Dio, il Clemente, il Misericordioso
 Illustri Capi di Stato, Spettabili Rappresentanti
 Eccellenze, Signore e Signori,
 
 ringrazio Dio, il Saggio, l'Invincibile ed il Misericordioso per avere
 concesso al presente l'occasione di divulgare un'altra volta il
 messaggio del grande popolo dell'Iran. Altresì, ringrazio il Signore
 per il crescente risveglio dei popoli e la loro coraggiosa presenza
 sulla scena internazionale che dà a loro la possibilità di esprimere
 le proprie opinioni in merito alle questioni d'interesse globale.
 
 La voglia di giustizia, la voglia di verità, la ricerca del Divino ed
 il sostegno della dignità umana sono oggi le richieste gridate dai
 popoli del mondo. Il rigetto della prepotenza, la difesa degli
 oppressi e la voglia di pace, sono le caratteristiche del pensiero dei
 popoli e soprattutto sono il volere delle giovani generazioni che
 aspirano ad un mondo privo di inquinamento, prepotenza ed ingiustizia;
 un mondo che sia invece ricolmo di amore ed affetto. I giovani ed i
 giovanissimi hanno il diritto di chiedere giustizia e verità ed hanno
 il diritto di costruire il proprio futuro con l'amore, la pace e
 l'affetto.
 
 Io ringrazio Dio anche per questo.
 
 Spettabili Signore, Egregi Signori
 
 quel che oggi l'umanità sopporta non è degno della dignità umana; Dio
 non ha creato l'uomo affinché alcuni gruppi di uomini impongano
 ingiustizia ad altri gruppi.
 
 (Dio non ha creato l'uomo/ndr). Affinché un gruppo creando guerra e
 violenza riesca a derubare la risorse, arricchirsi ed espandere il
 proprio dominio mentre l'altro gruppo sia costretto a sopportare la
 povertà e le disgrazie che ne provengono.
 
 O (Dio non ha creato l'uomo/ndr). Affinché un gruppo forte delle sue
 armi e delle sue minacce comandi il mondo mentre altri siano costretti
 a rimanere sempre sotto l'ombra della minaccia e dell'insicurezza.
 
 Certuni si spingono a migliaia di chilometri di distanza dal proprio
 paese ed occupano la terra altrui per controllarne il petrolio o le
 altre risorse; altri ogni giorno devono assistere alla distruzione
 delle loro case ed alla morte dei loro bambini nella loro stessa
 terra.
 
 Questi comportamenti non sono all'altezza della dignità umana e si
 rivelano contrari alla verità ed alla giustizia.
 
 La domanda ora è questa: in simili circostanze gli oppressi del mondo
 dove devono rivolgersi? Quale persona o quale organizzazione difende i
 diritti degli oppressi e punisce gli oppressori? Dove si trova la
 corte della giustizia mondiale?
 
 Ricordando qualche esempio ed effettuando un ripasso delle questioni
 mondiali di maggiore rilievo intendo chiarire i pensieri espressi.
 
 Primo: la proliferazione inarrestabile delle armi nucleari, microbiche
 e chimiche
 
 Alcune potenze vantano la produzione di armi nucleari della seconda e
 della terza generazione. A cosa servono queste armi? La produzione di
 queste armi micidiali e riempire i depositi di queste servirà forse
 alla diffusione della pace e della democrazia? Oppure queste armi
 serviranno a minacciare i governi ed i popoli?
 
 Fino a quando i popoli del mondo dovranno vivere minacciati dalle
 bombe nucleari, batteriche e chimiche? Le potenze produttrici di
 queste armi quali responsabilità hanno e come vengono chiamate a
 rispondere delle proprie azioni dinanzi alla comunità internazionale?
 Mi chiedo se i popoli di questi paesi siano d'accordo sul fatto che la
 loro ricchezza venga impiegata per la costruzione di queste armi
 distruttrici.
 
 Invece di appoggiarsi alle armi micidiali ed alle bombe, non si
 potrebbe contare sulla giustizia, l'etica e la ragione?
 
 Quale dei due sono più vicini alla pace, le bombe o la ragione?
 
 Se ci fosse ragione, etica e giustizia, le radici dell'oppressione
 andrebbero bruciate e le minacce distrutte. Non rimarrebbe nulla in
 grado di causare conflitti dato che la maggior parte dei conflitti nel
 mondo sono causati dalla mancanza di giustizia e dall'ambizione. Tutti
 i popoli amano la giustizia, la accolgono a braccia aperte e sono
 disposti a fare sacrifici per difenderne l'esistenza.
 
 Se le potenze mondiali innalzassero la bandiera della reale giustizia,
 della pace e dell'affetto non sarebbero più amate del loro oggi,
 dedicato invece alla produzione ed alla diffusione di armi chimiche e
 nucleari? L'esperienza purtroppo esiste già e le conseguenze delle
 minacce e dell'uso delle armi le abbiamo già viste in passato. L'uso
 delle armi quale altro esito ha avuto se non quello di diffondere
 l'odio e la vendetta tra i popoli?
 
 Secondo: l'occupazione dei paesi e l'aumento dei conflitti
 
 Come era successo ad altri paesi, anche l'Iraq è stato occupato e sono
 3 anni che l'occupazione continua. Non passa giorno senza che in Iraq
 gente innocente venga uccisa a sangue freddo. Le forze che occupano il
 paese non sono in grado di garantire la sicurezza. Nonostante la
 formazione del governo e del parlamento regolare, mani nascoste
 lavorano per istigare le divergenze esistenti nella società iraqena e
 creare una guerra civile.
 
 Non esistono elementi che possano testimoniare un serio interesse
 delle forze di occupazione alla lotta contro l'insicurezza. Infatti,
 un numero elevato di terroristi sono stati arrestati dalle forze
 irachene ma per ragioni sconosciute le forze di occupazione hanno
 disposto la liberazione di questi individui.
 
 Appare che la fomentazione delle violenze ed il terrorismo
 costituiscano una giustificazione per la presenza delle forze
 straniere in Iraq. In simili circostanze, a chi si deve rivolgere il
 popolo iraqeno? Dove deve sporgere denuncia il governo iraqeno?
 
 Chi è garante della sicurezza dell'Iraq? L'insicurezza in Iraq
 influenza negativamente l'intera regione. Il consiglio di sicurezza è
 in grado di fare qualcosa per per l'instaurazione della pace e della
 sicurezza in Iraq mentre le potenze che lo occupano sono a loro volta
 membri permanenti del consiglio di sicurezza?
 
 Il consiglio di sicurezza è in grado di prendere decisioni imparziali
 su questo tema?
 
 Osservate la Palestina.
 
 La radice dei problemi di questa terra va trovata nella storia della
 seconda guerra mondiale. Con la scusa di sostenere parte dei reduci
 del conflitto, la terra palestinese è stata occupata e milioni di
 autoctoni della zona sono stati costretti alla fuga. Le terre occupate
 sono state regalate ad un numero ridotto di reduci del secondo
 conflitto mondiale e poi gente proveniente da tutto il mondo che non
 aveva avuto nulla in comune con la guerra è stata radunata in
 Palestina dove è stato fondato un governo. Un governo creato in una
 terra che non era sua e con una popolazione che non apparteneva a
 quella terra e che proveniva dalle diverse parti del mondo; e questa
 fondazione (è avvenuta/ndr) a costo di sottrarre la terra a milioni di
 persone. Questa è una grande tragedia che non ha precedenti nella
 storia umana. Ancora oggi i profughi vivono nei campi ed alcuni di
 loro hanno detto addio alla vita senza vedere avverato il sogno di
 ritornare nella loro terra d'origine.
 
 Esiste una qualsiasi forma di ragione o legge in grado di definire
 legale una simile azione? Esiste tra i membri delle Nazioni Unite, un
 paese che accetterebbe che al suo paese venisse riservato un
 trattamento simile?
 
 Il pretesto per la fondazione del regime che occupa la Palestina è
 talmente mediocre che alle persone non viene nemmeno dato il permesso
 di parlarne;  altrimenti, con il chiarimento della questione,
 inizierebbe a mancare una filosofia per l'esistenza del regime
 sionista; ed infatti oggi questa filosofia non esiste più.
 
 Ma la tragedia non si conclude con la fondazione di un regime nella
 terra di un'altro popolo. Purtroppo dal primo giorno della fondazione,
 questo regime è stato usato dalle potenze come uno strumento per la
 creazione di instabilità, guerre, violenze e come un freno allo
 sviluppo dei paesi della regione. È probabile che alcuni dei
 sostenitori di questo regime si offendano ma queste sono le verità,
 non si tratta di leggende. La storia è dinanzi ai nostri occhi.
 
 Ma ancor più importante di quanto detto, vi è il sostegno illegale a
 questo regime. Osservate la terra palestinese. La gente viene
 bombardata nelle proprie case. I loro bambini vengono uccisi nelle vie
 e nelle strade e nessuno è in grado di difenderli, nemmeno il
 consiglio di sicurezza. Perchè?
 
 Dall'altra parte un governo viene eletto direttamente dal popolo in
 una piccola parte della Palestina ma invece di essere sostenuto da
 coloro che si dichiarano i difensori della democrazia, viene decimato;
 i suoi membri, i suoi ministri, i suoi deputati vengono arrestati
 sotto gli occhi del mondo. Quale consiglio o organizzazione ha
 sostenuto questo governo oppresso? Perchè il consiglio di sicurezza
 non può alzare nemmeno un dito? Proprio ora voglio parlare del Libano:
 
 Per 33 giorni il popolo libanese viene bombardato ed un 1 milione e
 mezzo di persone rimangono senza tetto. Alcuni membri del consiglio di
 sicurezza di fatto si muovono in maniera tale da permettere
 all'aggressore del Libano di realizzare i suoi obbiettivi militari e
 per questo nei primi giorni il consiglio di sicurezza non può far
 nulla per stabilire un cessate il fuoco. Il consiglio di sicurezza
 rimane ad osservare la scena tragica delle aggressioni ed i crimini di
 Qana si ripetono. Perchè?
 
 In tutti questi casi la risposta della domanda è ovvia. Fino a quando
 la causa del conflitto è all'interno del consiglio di sicurezza,
 questo consiglio non può assolvere ai propri doveri.
 
 Terzo: il mancato rispetto dei diritti dei membri delle organizzazioni
 internazionali
 
 Eccellenze,
 
 ora voglio ricordare alcuni dei soprusi che sono stati fatti al popolo iraniano:
 
 La Repubblica Islamica dell'Iran è membro dell'agenzia internazionale
 per l'energia atomica e firmatario del trattato NPT. Il nostro
 programma nucleare è trasparente, pacifico e si sviluppa sotto
 l'occhio attento degli ispettori dell'Aiea. Perchè a noi vengono
 negati i diritti riconosciutici esplicitamente dalle leggi
 internazionali? Quali sono i governi che ostacolano la nostra
 attività? Sono i governi che possiedono il ciclo di produzione di
 combustibile. Alcuni di questi paesi hanno usato la scienza nucleare a
 scopi non-pacifici come la fabbricazione di bombe nucleari ed hanno
 persino nel loro passato il demerito di averle usate contro gli esseri
 umani.
 
 Quale organizzazione o quale consiglio deve occuparsi di questa
 ingiustizia? Il consiglio di sicurezza è nelle condizioni di farlo?
 Può impedire che il diritto dei paesi non venga negato loro e che
 alcune potenze non impediscano lo sviluppo degli altri paesi?
 
 L'uso del consiglio di sicurezza come uno strumento per la minaccia è
 molto preoccupante. Alcuni dei membri del consiglio di sicurezza che
 sono molte volte una delle parti in causa in una contesa
 internazionale, usano facilmente il consiglio per condannare la parte
 alla quale si oppongono e si sentono anche fieri di questo. La domanda
 è questa: ma che senso ha la strumentalizzazione del consiglio di
 sicurezza; quest'uso non mette in pericolo la credibilità del
 consiglio? Questo comportamento non influenza la vera capacità di
 questo consiglio nel creare la sicurezza?
 
 Eccellenze,
 
 la riflessione sulle verità citate ci guida in direzione di un'amara
 conclusione: la giustizia è stata sacrificata a favore della
 prepotenza. Le relazioni internazionali, sotto la pressioni dei
 potenti, oggi sono anomale, ingiuste e discriminatorie. La minaccia
 nucleare delle potenze ha preso il posto del rispetto reciproco e
 della pace. La difesa dei diritti umani e della democrazia da parte
 delle potenze avviene solo quando questa difesa può essere
 strumentalizzata per fare pressioni sugli altri popoli ed umiliarli.
 Ma se sono in gioco gli interessi delle potenze, concetti come la
 democrazia, il diritto dei popoli all'indipendenza, il rispetto dei
 diritti delle persone ed il rispetto dei diritti internazionali non
 hanno più alcun valore. L'esempio è il comportamento riservato al
 governo eletto della Palestina e quello riservato al regime sionista.
 Se in Palestina le persone vengono uccise, vengono costrette a
 lasciare le loro case, se vengono imprigionate senza motivo o vengono
 assediate nelle loro case e città, ciò non ha importanza ed in questo
 caso i diritti umani non vengono danneggiati minimamente.
 
 I paesi non sono giudicati in base alle leggi esistenti ed
 internazionalmente accettate; il fatto che un paese possa usufruire
 dei suoi diritti legittimi dipende dal volere delle grandi potenze.
 Apparentemente, il consiglio di sicurezza è solamente utile come
 garante degli interessi di alcune grandi potenze, ma se gli innocenti
 muoiono a migliaia sotto le bombe, il consiglio di sicurezza deve fare
 silenzio e non approvare il cessate il fuoco. Ma per il consiglio di
 sicurezza, che dovrebbe garantire la sicurezza nel mondo, questa non è
 forse una tragedia storica?
 
 Il sistema dominante oggi è tale da elevare al di sopra della volontà
 di 180 nazioni, quella di un'unica nazione che si autodichiara pari al
 volere della comunità internazionale. Questo paese si sente padrone
 del globo e ritiene di seconda classe le altre popolazioni.
 
 Eccellenze,
 
 la domanda è questa: se il governo statunitense e quello inglese che
 sono membri permanenti del consiglio di sicurezza violano la legge
 internazionale quale ente dell'Onu è in grado di giudicarli? Un
 consiglio di cui loro stessi fanno parte ed in cui hanno un potere
 speciale può condannare i loro crimini? È mai successa una cosa del
 genere?
 
 Ma al contrario abbiamo visto che quando loro hanno un problema con un
 governo o un popolo lo trascinano al cospetto del consiglio di
 sicurezza ed assumono sia il ruolo di pubblico ministero, sia il ruolo
 di giudice e sia il ruolo di colui che mette in atto il verdetto della
 corte.
 
 Questo sistema è realmente giusto? Ma esiste una discriminazione o
 un'ingiustizia più palese di questa?
 
 Purtroppo l'insistenza adoperata da alcuni paesi imperialisti per
 imporre le loro politiche alle organizzazioni internazionali, tra cui
 il consiglio di sicurezza, ha screditato l'Onu dinanzi all'opinione
 pubblica mondiale ed ha messo in discussione l'efficienza ed il
 prestigio di questa organizzazione.
 
 Eccellenze,
 
 fino a quando questa condizione è sopportabile? Osservate che il
 comportamento di alcune potenze, è oggi il più grande problema delle
 Nazioni Unite e degli enti collegati ad essa come il consiglio di
 sicurezza. La struttura e la metodica del consiglio di sicurezza non
 può soddisfare le necessità della generazione attuale e le necessità
 dell'uomo di oggi. Questa struttura è una struttura che risale ai
 tempi del secondo conflitto mondiale.
 
 Oggi nessuno può negare che il consiglio di sicurezza dell'Onu ha una
 grande necessità di credibilità e di efficienza. E bisogna ammettere
 che fino a quando questo ente non potrà rappresentare la comunità
 internazionale in maniera chiara, equa e democratica, non sarà ne
 credibile ne efficiente. Inoltre oggi è più che chiara la relazione
 diretta che esiste tra il diritto di veto e la perdita di credibilità
 del consiglio di sicurezza. Fino a quando questa struttura non verrà
 modificata, non si può pretendere che il mondo venga ripulito
 dall'ingiustizia e dall'oppressione.
 
 Ma la popolazione mondiale oggi merita di essere governata con le
 leggi di 60 anni fa? Le nuove generazioni non hanno il diritto di
 decidere per il mondo in cui hanno intenzione di vivere?
 
 Oggi la riforma all'interno delle Nazioni Unite è necessaria più che
 mai. La giustizia e la democrazia ordina di rispettare il ruolo
 dell'assemblea generale dell'Onu come il principale organo di
 decisione di questa organizzazione ed è proprio il compito di questa
 assemblea salvare il consiglio di sicurezza dalla sua condizione
 attuale. Altrimenti almeno il movimento dei non-allineati,
 l'organizzazione dei paesi islamici e il continente africano devono
 avere ognuno un seggio permanente al consiglio di sicurezza con il
 diritto di veto in modo da bilanciare le forze all'interno del
 consiglio ed impedire l'oppressione dei paesi meno potenti.
 
 Spettabile Direzione, Eccellenze
 
 d'altro canto, reputo necessario che l'etica ritorni a svolgere il
 ruolo che deve avere. Senza etica e senza tenere in considerazione gli
 insegnamenti dei profeti del Signore, non si possono garantire la
 giustizia, la libertà ed i diritti umani. La chiave dei problemi
 dell'uomo di oggi è la religione e l'etica. Se il rispetto dei diritti
 umani sarà veramente un valore, non ci sarà spazio per l'ingiustizia,
 la violenza e la guerra.
 
 Gli uomini sono stati creati tutti da Dio e tutti hanno dignità e
 tutti sono degni di rispetto.
 
 Nessuno è superiore. Una persona o un governo non può riservarsi un
 trattamento speciale e nessun governo deve ignorare i diritti degli
 altri governi. Non è giusto che un governo cerchi di dominare le
 organizzazioni internazionali e si contrapponga dinanzi alla volontà
 della comunità internazionale. I cittadini europei, africani, asiatici
 ed americani sono tutti uguali. Siamo più di 6 miliardi e siamo tutti
 uguali.
 
 La giustizia e la difesa della dignità sono le colonne sulla quale si
 può costruire l'edificio della pace e della sicurezza mondiale.
 
 Per tale motivo il nostro messaggio al mondo è questo:
 
 La pace e la sicurezza duratura nel mondo è possibile solo se prima si
 crea la giustizia, si da spazio all'etica, si rispetta la dignità
 umana e si impara ad amare.
 
 La pace, il progresso e la sicurezza è un diritto di tutti i popoli e
 tutti i governi.
 
 Tutti noi siamo membri della comunità internazionale e abbiamo il
 diritto di creare un mondo pieno di amore, affetto e giustizia.
 
 Tutti i rispettabili membri delle Nazioni Unite sono influenzati dai
 fatti dolci o amari del mondo. Noi possiamo rendere migliore la vita
 di questa generazione e di quella che dovrà venire con decisioni
 ragionevoli e decise.
 
 Noi aiutandoci, possiamo distruggere alle radici le cause dei mali che
 ci circondano e rendere dolce per le nostre popolazioni la vita.
 
 In base al loro istinto, i popoli sono alla ricerca del bene, della
 perfezione e della bellezza. Noi, appoggiandoci ai nostri popoli
 saremo in grado di fare grandi passi per cambiare il mondo e spianare
 la strada per il progresso dell'umanità. Che ciò sia gradito o no da
 noi, primo o poi per volere del Signore la terra verrà dominata dal
 bene e dalla pace. L'importante è assumere un ruolo e dare un
 contributo a ciò che primo o poi si avvererà.
 
 Il Signore, l'Onnipotente, il Clemente, che è il creatore
 dell'Universo è anche il possessore di questo mondo. Lui ci ordina di
 essere giusti; Lui chiede ai Suoi servi di operare il bene e di non
 commettere ingiustizie. Egli chiede ai Suoi servi di incoraggiarsi a
 vicenda nelle opere di bene e di sconsigliarsi a vicenda le opere
 ingiuste. Tutti i profeti del Signore, Adamo(la pace sia con lui),
 Mosé (la pace sia con lui), Gesù(la pace sia con lui) ed infine
 Mohammad (la pace sia con lui) hanno invitato l'uomo ad adorare
 l'Unico Dio, alla giustizia, alla fratellanza, all'amore ed
 all'affetto. In base al monoteismo e a valori come la giustizia,
 l'amore e il rispetto dell'uomo non si può costruire un mondo migliore
 e trasformare l'odio in amicizia?
 
 Io dichiaro ad alta voce che oggi il mondo ha bisogno più che mai di
 uomini giusti che amino la libertà e l'uomo e soprattutto dichiaro che
 il mondo aspetto veramente il Salvatore che tutte le religioni
 attendono.
 
 O Dio, gli uomini sono Tuoi servi e a Te è affidata la loro guida e la
 loro felicità. Dona all'umanità il Salvatore atteso, e collocaci tra
 coloro che spianano la strada per il Suo arrivo.
 
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