Biblioteca: Guerra, Pace e Potere

Guerra

Pace

Incontrai un viandante in una terra dell’antichità,
Che andava dicendo: “Due enormi gambe di pietra stroncate. Stanno imponenti nel deserto… Nella sabbia, non lungi di là. Mezzo viso sprofondato e sfranto, e la sua fronte, e le rugose labbra, e il sogghigno di fredda autorità, tramandano che lo scultore di ben conoscere quelle passioni rivelava.
Che ancor sopravvivono, stampate senza vita su queste pietre dalla mano che le plasmava, e dal sentimento che le alimentava. E sul piedistallo, queste parole cesellate: «Il mio nome è Ozymandias, re di tutti i re. Ammirate, Voi Potenti, la mia opera e disperate!»
Null’altro rimane. Intorno alle rovine
Di quel rudere colossale, spoglie e sterminate,
le piatte sabbie solitarie si estendono oltre i confini.


Potere

L’impersonalità del sovrano comporta, l’affermazione del carattere irriducibilmente policefalo del potere.

Le elites ritengono di essere divinità destinate alle stelle … Le loro opinioni antiche e occulte si riflettono nei temi oscuri di Prometeo, il nome stesso allude alla ricerca di eternità e di potere, di un diritto divino, concesso da un'intelligenza superiore, che da credito alla loro ingerenza negli affari dell'uomo comune

Un bene comune non potrà mai risultare dalla somma degli interessi particolari. Questi possono combinarsi e confondersi solo occasionalmente …

La chiusura della prospettiva prometeica facilita l’inaugurazione di uno spazio di crisi permanenti, senza armistizi e meno ancora paci.