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25 agosto 2011

Così diceva Steve Jobs
di Lorenzo Mannella

Steve Jobs ha deciso di prendere del tempo per sé, e nessuno può dargli torto. Chi ha seguito le imprese dello storico fondatore di Apple, sa che le sue idee geniali sono superate solo dalla grande forza di volontà con cui affronta la malattia (prima il tumore al pancreas e poi il trapianto di fegato). Nessuno, poi, si sognerebbe mai di dire che Jobs non abbia la faccia tosta per dire esattamente ciò che pensa.

Durante la sua lunga carriera professionale, fatta di amore e odio verso Apple (lasciò la guida dell'azienda dal 1985 al 1997) ha avuto modo di raccontare, per filo e per segno, quali fossero le sue idee per creare prodotti di successo. Per chi si fosse perso le migliori pillole di saggezza di Jobs negli ultimi 25 anni, ecco alcune delle sue uscite più interessanti e stravaganti, segnalate da Wired.com. 


“Allora, che c'è da dire sul 2011? Non sarà per caso l'anno dei copioni?”.

L'ultima apparizione pubblica di Jobs a marzo 2011, in occasione della presentazione dell'iPad 2. Il Ceo di Apple si riferisce ai tentativi da parte delle altre industrie di computer di creare un tablet ispirato all'iPad. The New York Times 2 marzo 2011. 


“Lasciatemi dire qualcosa su Apple. Noi non ci siamo mai imbarcati in un business la cui tecnologia di base non fosse già nelle nostre mani. Il perché è semplice, se non hai i mezzi gli altri ti batteranno. La nostra grande intuizione, 8 anni fa, è stata quella di pensare che la componente fondamentale dei nostri prodotti non sarebbe stata più il display, il lettore ottico, o la radio, bensì il software. Direi che abbiamo avuto un buon successo, come dimostrato dall'iPod”. 


A una conferenza stampa sul tema AntennaGate. Endgadget 16 luglio 2010 . 



“Vuoi trascorrere il resto della tua vita a vendere bibite gassate o avere una chance per cambiare il mondo?”.

Le parole con cui ha convinto John Sculley ad accettare il posto di Ceo ad Apple, come riportato dal libro Odyssey: Pepsi to Apple. 



“Sia chiaro, il successo di Microsoft non dipende dal fatto che sia stata così furba e intelligente da copiare il Mac. La verità è che il Mac è rimasto lo stesso per 10 anni. Ecco il problema di Apple, ha perso tutto il suo vantaggio”. 


Apple Confidential 2.0 di Owen Linzmayer. 


“Ho sempre preteso di possedere e controllare la tecnologia alla base dei nostri prodotti. È questo il nostro modo di fare le cose”. 


BusinessWeek Online, 12 ottobre 2004. 


“Ci sono delle sneaker che costano più di un iPod”.

Il prezzo di un iPod a quel tempo era di 300 dollari, Newsweek, 27 Ottobre 2003. 



Penso che Pixar abbia tutte le carte in regola per essere la nuova Disney. Attenzione, non ho detto che deve rimpiazzarla, semplicemente deve andare oltre”. 
BusinessWeek, 23 novembre 1998. 


“L'innovazione non ha niente a che fare con quanti soldi vengono spesi in ricerca e sviluppo. Quando Apple ha lanciato il Mac, IBM stava spendendo almeno 100 volte tanto nello stesso settore.

Non è una questione di soldi. Ciò che conta sono le persone con cui lavori, il modo in cui ti trattano e quanto sei motivato a farcela”.

Fortune, 9 novembre 1998.

“Creare un prodotto all'interno di un focus group è un'impresa titanica. Il più delle volte, le persone non hanno la minima idea di che cosa vogliono fino a quando non glielo spieghi tu”.

BusinessWeek, 25 maggio 1998.

“L'iMac è il nuovo computer dell'anno a 1.299 dollari, non il solito prodotto dell'anno scorso da 999 bigliettoni”.

Alla  presentazione dell'iMac a Cupertino, California, 6 maggio 1998.

“Questi prodotti fanno schifo! Non fanno assolutamente sesso!”

Parlando del fallimento di Gil Amelio (ex Ceo di Apple) BusinessWeek, luglio 1997.

“Gli elettrodomestici Miele sono il frutto di un processo creativo incredibile. Le lavatrici hanno un design davvero accattivante, mi danno più emozioni loro di qualsiasi altro aggeggio tecnologico mi sia capitato tra le mani negli ultimi anni”.

Wired Usa, febbraio 1996.

“Se fossi stato io il capo di Apple, avrei spremuto il Macintosh quanto basta, poi sarei passato a fare qualcosa di più grande. La guerra dei PC è finita. Punto. Microsoft ci ha battuti parecchio tempo fa”.

Fortune, 19 febbraio 1996.

“Sapete, ho un piano che potrebbe salvare Apple. Non posso dire di più, solo che si tratta della strategia e del prodotto perfetti per l'azienda. Ma nessuno mi darà mai ascolto”.

Fortune, 18 settembre 1995.

“Vi farà rimanere a bocca aperta”.

Parlando del primo computer NeXT sul The New York Times, 8 novembre 1989.

“Trovare un artista di 30-40 anni capace di dare un contributo speciale è una fortuna assai rara”.

All'età di 29 anni, Playboy del febbraio 1985.

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