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Mar 27th, 2013

 

Le origini del controllo del Mondo

di Claudio Cerronis

 

Quando oggi parliamo di controllo del mondo o di gruppi di potere che controllano il mondo, la mente, in maniera ondivaga, volge la sua attenzione curiosa verso nomi quali Gruppo Bilderberg, Commissione Trilaterale, oppure famiglie come Rockefeller o Rothschild. Vi sono, però, famiglie che storicamente hanno assunto un ruolo fondamentale nell’influenzare e guidare tale progetto e che ai più sono sconosciute.

 

Faccio riferimento, in particolare, alla famiglia Frescobaldi, una delle famiglie più influenti dal punto di vista politico, economico e sociale di Firenze, città nella quale giunsero intorno al XIII secolo. Le ingenti ricchezze della famiglia traevano origine dal prestito bancario, nonché dalla produzione e vendita della lana.

 

Durante le prime tre crociate, quelle tra il 1063 e il 1123, si consolidò il potere della cosiddetta Nobiltà Nera (nome che deriva dalla loro spietata assenza di scrupoli), costituita dalle oligarchie delle famiglie di Venezia e Genova (di cui i Frescobaldi sono il più antico nucleo), famiglie che erano Cazare di estrazione.

I Cazari, il cui nome in lingua turca significa vagabondare, erano una confederazione di popolazioni turche seminomadi originarie delle steppe dell’Asia centrale in cui confluirono anche elementi iranici e slavi.

 

Le oligarchie acquisirono significativi privilegi commerciali dal dodicesimo secolo, la Nobiltà Nera, invece, consolidò definitivamente il proprio potere assoluto a Venezia dal 1171 quando il Doge cominciò a essere scelto dal cosiddetto Gran Consiglio, organizzazione costituita da membri dell’aristocrazia commerciale veneziana. L’influenza della Nobiltà Nera veneziana si diffuse poi in tutta Europa e ancora oggi molte famiglie influenti derivano da tale “ceppo”, come per esempio la famiglia Savoia in Italia, gli Hannover in Germania, gli Asburgo in Austria, gli Orange in Olanda, Windsor in Inghilterra.

 In particolare, la quasi totalità delle famiglie reali europee, comprese quelle suindicate, derivano dalla casa Guelfo, una delle famiglie originarie della Nobiltà Nera veneziana.

 

Il progetto di “un pianeta globalizzato” cominciò a formarsi, però, solo intorno al XIV secolo a Venezia ed ebbe, già in quel periodo, forti opposizioni da parte dell’intellighenzia culturale del tempo, come Petrarca, Dante, Boccaccio e in seguito Cervantes.

Più tardi, Papa Giulio II fu il primo a intuire che questo progetto avrebbe minato il potere e gli equilibri, non solo della chiesa, ma dell’intera Europa, di conseguenza cercò di formare delle alleanze politico/militari che potessero porre definitivamente la parola “fine” a tale iniziativa.

 

Si costituì, il 10 dicembre del 1508, la cosiddetta Lega di Cambrai, dal nome di una località a nord della Francia; a essa aderirono il sovrano di Francia Luigi XII, quello del Sacro Romano Impero, Massimiliano I, di Napoli e di Sicilia Ferdinando II, e una serie di sovrani minori quali Alfonso I d’Este duca di Ferrara, Carlo III duca di Savoia e Francesco II Gonzaga duca di Mantova. A seguito di queste alleanze il Papa mosse guerra alla repubblica di Venezia, iniziativa che avrebbe portato anche vantaggi politici ai partecipanti in caso di vittoria: Ravenna, Cervia, Rimini, Imola, Cesena, Faenza al papato, Padova, Vicenza, Verona, Treviso, Roveredo, Friuli e Istria al Sacro Romano Impero, Brescia, Bergamo, Crema e Cremona alla Francia, Trani, Brindisi, Otranto e Gallipoli al Regno di Napoli e quindi alla Spagna, Dalmazia al ducato di Savoia.

 

L’esercito veneziano fu sconfitto il 14 maggio del 1509 nella battaglia di Agnadello e in seguito, il 22 dicembre del 1509 la flotta fu sconfitta nella battaglia di Polesella.

Tuttavia quando l’esercito della lega arrivò lungo le coste della laguna di Venezia, fu respinto dalle forze nemiche comandate dal condottiero mercenario umbro, Bartolomeo d’Alviano. I successivi tentativi della lega di conquistare Venezia caddero nel vuoto e nel 1510 Papa Giulio II ritenne la presenza della Francia nella penisola italiana molto più pericolosa e invasiva rispetto a quella veneziana. La conseguenza fu che la chiesa abbandonò la lega, cui seguirono, poi, le defezioni di Spagna e del Sacro Romano Impero, quindi una nuova e insolita alleanza con Venezia e l’istituzione della cosiddetta Lega Santa contro la Francia.

 

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