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Last Modified: 04 Oct 2010 16:45 GMT

Israele indaga sul rogo della Moschea nella West Bank

Secondo le testimonianze, parti della Mosche di Al-Anbiya nel villaggio di Beit Fajjar, sono state date alle fiamme da cinque coloni nelle prime ore di ieri, lunedi 4 ottobre 2010. I piromani hanno anche bruciato tappeti per le preghiere e libri del Corano, e scritto graffiti anti-arabi sui muri.

Dopo l’attacco la portavoce dell’esercito Avital Leibovitch, ha promesso che i responsabili saranno portati davanti ad una corte di giustizia.

La polizia israeliana insieme alle altre forze di sicurezza hanno aperto un’inchiesta a tutto campo, anche le fonti di informazione palestinesi daranno un contributo all’investigazione. – ha affermato la portavoce.

Questo incidente è molto grave e faremo di tutto per portare i responsabili davanti alla corte.

Tuttavia il reporter di Al Jazeera che ha inviato per primo la notizia, Mika Hanna, dichiara che gli annunci di Israele contengono un certo grado di scetticismo.

Il vandalismo di lunedi scorso è il quarto attacco a Moschee nella West Bank, durante l’ultimo anno. I palestinesi accusano i coloni di aver dato alle fiamme anche la Moschea nel villaggio di Libban al-Sharqia. Ma Israele dichiara che il fuoco è stato un incidente dovuto ai lavori di costruzione.

Hanna rimarca che in quel periodo nessuno è stato accusato di questi attacchi.

Il primo, degli incendi alle Moschee è stata quando i coloni appiccarono il fuoco alla Moschea di Al-Aqsa nel 1969, dichiara Muhammad Ayash, leader dell’Islamic Waqf nel distretto di Betlemme.

Hannah Ashrawi, membro del Comitato Centrale dell’OLP, accusa i coloni di usare gli estremisti e i metodi violenti, per far crescere la tensione. Inoltre accusa l’IDF di rimanere inerte e di proteggere i coloni.

Nour Odeh reporter di Al Jazeera, parla di emozioni che crescono aumentando la tensione nel villaggio.

Racconta che poco prima delle tre del mattino gli abitanti hanno visto il fumo che saliva dalla Moschea, e che sono subito corsi per spegnere l’incendio.

Abbiamo anche sentito locali lasciarsi andare a canti di vendetta, riferisce l’inviata, molti fanno riferimento all’incendio definendolo un attacco di tipo religioso, piuttosto che politico.

Anche Hannah conferma che l’escalation della tensione è in atto.

Qualcuno tra i testimoni afferma che i piromani venivano dal vicino insediamento di Gosh Etzion.

Netanyau dichiara di essere nel mezzo di una intensa trattativa diplomatica con gli americani per trovare una soluzione al proseguo dei negoziati.

- Ho avvisato tutti di essere pazienti, responsabili e soprattutto calmi -

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