Convoglio Viva Palestina 5
ottobre 2010

foto di vari autori




Il carico di aiuti umanitari del convoglio Viva Palestina 5 è giunto a destinazione il 21 ottobre 2010, con 5 milioni di sterline di aiuti. Oltre a 145 veicoli carichi di aiuti umanitari hanno portato questa speranza a Gaza i 380 attivisti provenienti da oltre trenta paesi che giovedì hanno rotto l'assedio, attesi da una folla giubilante.
Freedom Flotilla
maggio 2010


Dalla mancanza di difesa dei diritti dell'Alto Mare da parte del governo israeliano, gli altri governi e le Nazoni Unite subirebbero un gesto di pirateria e la degradazione delle leggi internazionali che riguardano la libertà di navigazione.

Articolo 87(a)
Provvede la libertà di navigazione

Articolo 88,
Definisce l'uso esclusivo dell'alto mare per fini pacifici

Articolo 89
Dichiara l'illegittimità delle rivendicazioni di sovranità sull'alto mare
Nessuno Stato può legittimamente pretendere di assoggettare alla propria sovranità alcuna parte dell'alto mare.


Articolo 90
Sancisce il diritto di navigazione Ogni Stato, sia costiero sia privo di litorale, ha il diritto di far navigare nell'alto mare navi battenti la sua bandiera.


WE THE PEOPLE OF THE WORLD WE'LL DO WHAT OUR GOVERNEMENT REFUSE TO DO.
DELIVER GOODS TO GAZA PEOPLE (video)

foto di vari autori

foto di Bruna Orlandi

Gaza Freedom March
dicembre 2009 - 2010 gennaio


foto di vari autori

A Gaza si recheranno centinaia
di attivisti provenienti da 43 paesi,
dal 27 dicembre al 4 gennaio,
con l'obiettivo, certamente
difficile e complesso,
di convincere il governo
egiziano ad aprire definitivamente
il confine con la Striscia.
...2008 ...Free Gaza Movement...

foto a cura degli organizzatori

foto di Maurizio Cucci e anche tratte da Activestills.org
2006
Le proteste di Bil'in sono diventate un simbolo di resistenza popolare e nonviolenta all'occupazione. Una resistenza che passava attraverso differenti forme di protesta non violenta che andavano dalle manifestazioni, agli scioperi generali, passando per il boicottaggio dei prodotti israeliani. Il cuore della movimento e' il comitato popolare del villaggio, al quale si sono aggiunti nel corso degli anni i principali movimenti pacifisti israeliani da quelli storici come Gush Shalom o l'ICAHD a quelli nati durante la seconda intifada come gli Anarchici contro il Muro Ta'ayush, le donne di Machsom Watch che presidiano i check point, i Refusnik che si rifiutano di servire nell'esercito israeliano, vari gruppi di pacifisti internazionali presenti in Palestina come la coalizione delle donne contro la guerra, i Christian Peacemaker Team, i Quaccheri, l'International Solidarity Movement, o gli italiani di Operazione Colomba di Pax Christi e dell'Associazione per la Pace.

2004
L’Operazione Colomba é presente in Cisgiordania nel villaggio di Aboud, a nord di Ramallah, e a At-Tuwani, a sud di Hebron .

Le attività sono:
condivisione e sostegno alle famiglie palestinesi in difficoltà,
riduzione della violenza tramite l'accompagnamento delle persone e l'interposizione nonviolenta, monitoraggio della situazione dal punto di vista del rispetto dei diritti umani.
foto a cura di Operazione Colomba
foto di Maurizio Cucci
2003
Francesi e Italiani a Gaza , per un'azione diretta d'interposizione nella fascia di sicurezza, sotto il controllo dell'esercito israeliano, che divide la frontiera con l'egitto dal territorio palestinese. Per permettere ad alcuni operai palestinesi di ripristinare una pompa per le fognature senza essere bersagliati dal tiro israeliano.

2002
Action for Peace entra a Ramallah, con una sola convinzione; confusa tra mille dubbi e tante paure, quella di chi intende disobbedire alla logica imperante della guerra globale permanente.
Andiamo a costruire una catena ideale di uomini e donne a protezione della popolazione palestinese.
Lo facciamo senza false retoriche, convinti che la costruzione di un reale processo di pace in quella regione passi necessariamente per il ritiro dell’esercito israeliano dai territori palestinesi.
foto di Nicola Dall'Olio
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