Il 2010 è stato l’“Anno mondiale della biodiversità”, ma come spesso avviene l’iniziativa promossa dalle Nazioni Unite è passata largamente inosservata. Forse perché la pressione cui sono sottoposte le risorse naturali del pianeta è tale che nessuno più si illude a proposito dell’utilità di questo tipo di mobilitazioni rituali e calate dall’alto. Conflitti ambientali riporta all’attenzione del pubblico le situazioni più calde, le risorse più minacciate e le conseguenze che il loro sfruttamento comporta per le popolazioni locali.

Il lavoro sul campo effettuato dai ricercatori del Cdca in Asia, Africa e America Latina è una materia prima preziosa, offre informazioni e testimonianze inedite e “senza filtro” sui conflitti che si combattono per le ricchezze naturali in territori spesso abitati da comunità particolarmente vulnerabili. Il volume si propone anche come rassegna di proposte per la prevenzione e la composizione non violenta dei conflitti.

Le vicende raccontate nel libro meritano di essere conosciute, perché i conflitti ambientali, oltre a violare il diritto, si traducono invariabilmente in una distruzione della biodiversità, cioè della base di qualsiasi benessere. Anche il nostro.