Questo saggio propone un profilo di Cassola a tutto tondo, superando la presunta frattura tra lo scittore e il politico antimilitarista. Il paesaggio dalla realpolitik alla realutopia viene percorso annodando le scelte politiche del partito del progresso di Cassola con la sua poesia. Un tema ripreso daal suo sodale Cancogni, che ha curato l’introduzione del libro, rivelando come l’impegno disarmi sta sia legato con le prospettive attuali del movimento per la pace nel nostro paese.

Silvano Tartarini è nato in Versilia dove risiede. Poeta e saggista, ha pubblicato diversi volumi di poesia, tra cui L’uno e il contrario, finalista al premio Carducci (Manni Lecce1995). Ha curato le edizioni di volumi di testimonianze su esperienze di pace, tra le quali alcune che lo coinvolgevano direttamente. Attivista nonviolento, è segretario dell’Associazione Berretti Boanchi onlus.

Questa mia fatica deve più di un ringraziamento agli amici disarmisti unilaterali Roberto Dami e Sandra Vannoni, per avermi procurato parecchio materiale cassoliano di cui ero sprovvisto. Devo un forte grazie all’amico Carlo Milani per avermi procurato vecchie copie di Nativa, di cui eravamo assieme redattori; come devo un abbraccio all’amico Roberto Bugliani per avermi procurato le notizie relative all’intervento di Leonetti in Allegoria. Devo molto anche all’amico e disarmista unilaterale Gianni Bernardini per avermi gentilmente inviato il suo libro su Cassola. Un grazie anche a Beppe Cordoni, poeta e amico tenerissimo per il suo contributo riguardo ad alcuni giudizi della critica sull’école du regarde. Devo, infine, un particolare ringraziamento a Teresita Picardi per le utili indicazioni e correzioni al testo e un grazie importante a Giorgio Montagnoli, che si è prestato a leggere questa mia opera con tutta la sua dolcezza e, soprattutto, per le verifiche che, con il suo amore e la sua pazienza, mi ha permesso di fare riguardo al mio saggio su Cassola.