Khadija e Malika, cugine, si ritrovano nella casa della loro infanzia in occasione delle nozze di un familiare. L'incontro e i preparativi della cerimonia sono occasione di ricordi, rimpianti, rivisitazione del passato con lo sguardo del presente. La storia della grande famiglia e insieme delle due protagoniste scorre così attraverso il flusso dei loro pensieri e i colloqui da cui traspaiono le sofferenze e le ribellioni. L'autrice, con una scrittura poetica che coglie la realtà attraverso le emozioni, supera la semplice testimonianza e ci regala uno sguardo sul 'femminile' in un raffinatissimo testo letterario.

Yasmine Chami, nata a Casablanca nel 1967, ha trascorso la sua infanzia in Marocco e si è in seguito trasferita per gli studi secondari a Parigi, dove si è laureata in Antropologia. 

Cerimonia è il suo primo romanzo.



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sabato 16 novembre 2013 10:01

Le donne svelate da Yasmine Chami
di Cristina Micalusi 



In Cerimonia il passato e il presente si mescolano in pensieri, sofferenze, rimpianti e i preparativi per una festa di nozze rivelano il mondo femminile islamico

Roma, 16 novembre 2013, Nena News - Dopo il divorzio Khadija, giovane architetto di 35 anni, è tornata a vivere nella casa paterna in Marocco. In occasione di una festa, durante i preparativi della cerimonia, i ricordi del passato e i fatti del presente si mescolano attraverso i pensieri, le sofferenze e i rimpianti.



Il fratello di Khadija si sposa e la famiglia è pronta ad accogliere la nuova sposa. Khadija soffre in silenzio i continui riferimenti al fallimento del suo matrimonio. Ma trova un alleato nella persona di sua cugina. Assieme metteranno in discussione tutto il loro passato e la loro educazione per cercar di capire cosa induce Khadija a sentir sempre quel senso di umiliazione e di colpa.

E' un linguaggio molto controllato quello della Chami, che sfocia in un vero e proprio testo poetico in cui la scrittrice discute dell'importanza della memoria nella cultura mediterranea e religiosa delle protagoniste che sono a loro volta custode di quella tradizione.



La ricchezza del mondo femminile islamico è appunto il dominio sulla casa e sulle relazioni familiari. Se nei rapporti con l'esterno le donne vengono emarginate, sono però depositarie di quella tradizione atavica che nei banchetti domestici e nelle ricorrenze solenni esse presiedono. Proprio questo romanzo, che si svolge attorno ad una festa nuziale, delinea quest'importante aspetto.



Al centro pensieri ed emozioni delle cugine che si sentono ai margini di questo tessuto femminile che dà forza alle loro parenti. Entrambe si rifugiano nel ricordo della bellissima zia Aisha mai sposata, simbolo della difficile identità femminile in un mondo che affronta i grandi cambiamenti della modernità con la diffidenza dettata dalla paura dell'ignoto.

"Dio abitava in tutti i luoghi, ed ora sono tutti deserti. Malika ha alzato le spalle minute. Tu rimpiangi l'ordine antico, la vita come una lenta cerimonia in cui tutte le fasi si svolgono una dopo l'altra, e ciò che è magico in una cerimonia è la sensazione inebriante di scoprire quello che sapevi da sempre."