Questo scritto prende l'avvio da un dibattito tenutosi nel 1992 a Ghilarza, città nella quale Gramsci ha vissuto nella sua giovinezza. In quell' incontro, organizzato dalla Casa per la Pace insieme con la Casa Gramsci di quella città, l'autore di questo libretto si è confrontato con due noti studiosi italiani di Gramsci discutendo su: “Sette ipotesi sui rapporti tra Gramsci e la nonviolenza”.  Riprendendo e sviluppando quel dibattito l'autore dimostra l'importanza attuale di Gramsci per una rivoluzione nonviolenta, anche nel nostro paese, che possa dar vita a quel “socialismo dal volto umano” ricercato da Gramsci stesso e da molti altri studiosi nonviolenti del nostro paese (Capitini, Dolci, Bobbio, Don Milani, ecc), e più che mai necessario in questo momento nel quale il modello di sviluppo capitalistico sta dimostrando tutte le sue pecche ed i suoi  limiti.