L'inizio del nuovo secolo e del nuovo millennio registra un bilacio impressionante di guerre. Tra la coscienza collettiva contraria alla guerra e la politica che vi ricorre come normale strumento di giustizia, dove si situa la morale cattolica? A partire dall'enciclica Pacem in Terris (1963) e dal Concilio Vaticani II (1963 - 1965), la teologia morale cattolica si dirige verso una chiara delegittimazione di ogni guerra. La guerra è strumento, sia pure estremo, di giutizia? E' sostenibile un qualche collegamento, anche minimale, tra giustizia e guerra? E' pensabile, nel mondo cattolica, un pluralismo etico circa la liceità/illiceità della guerra? Nell'attuale fse storica, la morale cattolica è chiamataad accompagnare il cammino dell'umanità che aspira prepotentemente a passare dal se vuoi la pace prepara la guerra al se vuoi la pace prepara la pace. Il discorso-teologico morale deve essere di orientamento al nostro tempo per passare dalle impossibili condizioni di una guerra ingiusta alle possibili condizioni di una pace giusta.