Dove sono stati i pacifisti dal 2001 al 2011?

Nelle strade di tutto il mondo e nelle lotte per i beni comuni. In prima fila nel movimento contro il neoliberismo. Contro le spese militari e a informare sull`uranio impoverito. Nelle reti di economia solidale e a fianco delle comunità locali contro le “grandi opere”. Un archivio completo, giorno per giorno, che restituisce memoria e dignità a un mondo che per i media non esiste più. Ma che è attivissimo, diffuso e vitale.


Pacifisti. Ecco dove siamo
di  Luca Kocci  

Un luogo comune afferma che i pacifisti sono spariti. Dopo le grandi manifestazioni contro la guerra in Iraq (2003) furono definiti dal "New York Times" la "seconda superpotenza mondiale". Da allora, i grandi media e la politica hanno deciso di ignorarli. Nell`immaginario collettivo non esistono più. Questo archivio raccoglie dieci anni di attività dal 2001 al 2011. E dimostra che i pacifisti non sono solo quelli che scendono in piazza quando scoppia una guerra. Hanno fatto ben altro.

Sono parte del movimento contro il neoliberismo e per i beni comuni. Hanno informato su temi che nessun "grande" organo di informazione ha trattato, come l`uranio impoverito. Sono stati a fianco delle comunità locali contro le "grandi opere" e l`ampliamento delle basi militari, da Vicenza al radar USA di Niscemi, nella Sicilia profonda. Sono l`ossatura delle reti di economia solidale che stanno offrendo una risposta alla crisi e alle ingiustizie.

Hanno una proposta concreta per le finanze pubbliche: spostare i soldi spesi per i caccia F35 al welfare. E soprattutto hanno svolto - giorno per giorno, in ogni angolo d`Italia - una costante attività sul territorio. Un archivio in forma elettronica permette adesso di consultare con facilità tutte le attività svolte e le notizie relative al mondo della pace. Dieci anni di memoria preziosa resa fruibile dal supporto digitale.