“Aldo Capitini era andato controcorrente all’epoca del fascismo e nuovamente all’epoca del post-fascismo. Forse troppo per una sola vita. Ma bello” scriveva nel 1968 Pietro Nenni commemorando la morte del filosofo della nonviolenza. Truini ci riconsegna, con una scrittura appassionata, la vita e la voce del padre della nonviolenza in Italia, dalla formazione letteraria alla strenua lotta contro il fascismo, dai primi esperimenti politici con la creazione dei Centri di orientamento sociale all’assiduo lavoro come docente universitario e rettore dell’università per gli stranieri di Perugia, alla battaglia per l’obiezione di coscienza, fino alla fondazione del Movimento Nonviolento.