In Memoria di Rachel Corrie
di Massimo Arata,
Presidente del Centro Per La Pace E La Nonviolenza Dell'Ovadese "Rachel Corrie"

Tratto da www.centropacecorrie.it

Il 16 marzo 2003, quattro giorni prima dell’attacco anglo-americano contro l’Iraq, moriva a Rafah, nella Striscia di Gaza, Rachel Corrie, la giovane di Olympia (USA), che dopo la sua tragica fine diventò per molte persone nel mondo intero un simbolo di tutte le vittime innocenti di una violenza ingiusta e brutale.

Altre vittime l’avevano preceduta e l’hanno seguita nel medesimo destino – innocenti cittadini palestinesi ed israeliani ed altri generosi cittadini del mondo come Tom Hurndall o James Miller nel corso di quello stesso sanguinoso conflitto, ma anche innumerevole altre nelle varie parti del mondo dove si consumano, nella indifferenza generale, tragedie altrettanto spaventose.

Pensiamo a zone intere dell’Africa, all’Iraq, alla più vicina Cecenia e vorremmo avere forze centuplicate per fare cessare quegli orrori, mentre il senso della nostra inadeguatezza rischia di farci sentire così impotenti da arretrare e rifugiarci nei nostri piccoli egoismi quotidiani.

In tali momenti il ricordo di Rachel ci sostiene nella nostra convinzione che è solo dal concreto impegno degli individui e dei piccoli gruppi che potranno affermarsi gli ideali di libertà, giustizia ed uguaglianza in cui crediamo.

E’ dunque nella memoria di Rachel Corrie che il Centro per la Pace e la Nonviolenza dell'Ovadese organizza per giovedì 25 marzo una giornata dal titolo "Palestina: una terra senza popolo per un popolo senza terra?" presso il teatro Splendor.

In quell'occasione sarà con noi alle 11.00 del mattino Massimo Tesei, editore della recente versione italiana de "La Storia dell’Altro", uno straordinario libro di storia scritto da un gruppo di professori israeliani e palestinesi per alunni israeliani e palestinesi. Questo momento, aperto a tutti, è specificamente rivolto a studenti ed insegnanti.

La serata, che inizierà alle ore 21.00, vedrà protagonisti Francesco Feola, interprete del testo teatrale "Ritorno a Haifa" di G. Kanafani, il prof. Vincenzo Pinto, studioso di sionismo, e Paola Ghiglione, dell’associazione "Kufia", che lavora su progetti educativi con bambini ed adolescenti nei Territori Occupati.

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