Carta del Movimento dell'arca in Italia

Tratto da http://www.lanzadelvasto.org

Nel cammino di ricerca di verità che ognuno di noi sta compiendo, sulle orme di Gandhi e Shantidas (Lanza del Vasto), noi sentiamo che il primo passo da compiere sia quello di una conversione personale. Ci orientiamo pertanto, nel sostegno e nella verifica reciproca:
- a lavorare su noi stessi, cercando di far evolvere la nostra vita interiore sulla base dell'insegnamento dell'Arca, per la conoscenza, il possesso e il dono di noi stessi, dedicando un tempo della nostra giornata alla pratica spirituale (richiamo, preghiera, meditazione, yoga…)
- a vivere concretamente il servizio e l'accoglienza nei confronti di chi è solo o nel bisogno;
- ad uscire dai miti sociali e scientifici cercando costantemente la verità nelle parole e negli atti;
- a ricercare la semplicità di vita, dando dei segni distintivi di essa a livello personale, nei consumi familiari, nelle tecnologie utilizzate, nelle attività espressive e culturali, nei modi di vivere il tempo libero e la festa;
- ad essere attivi nel lavoro manuale e a sostenere coloro che vivono di questo tipo di lavoro.

La conversione personale è favorita e potenziata da relazioni di comunione che facilitano la condivisione delle esperienze. Attraverso lo sforzo di mettere in parole le proprie esperienze comunicandole agli altri e attraverso l'ascolto delle esperienze altrui cerchiamo di vivere l'insegnamento non come un'ideologia, ma come un lavoro spirituale, in cui la dimensione interiore si completa con quella relazionale, nella ricerca della verità e dell'unità, rispettando le diversità, incamminandoci a vivere quella convivialità delle differenze che sta alla base dell'ecumenismo religioso. È per questo che pur non vivendo in comunità, riteniamo comunque fondamentale vivere uno spirito comunitario:
- considerando la famiglia la prima comunità di vita;
- approfondendo la nostra tradizione religiosa con un gruppo di riferimento;
- accordandoci con i responsabili dell'Arca per tutto ciò che impegna il suo nome, seguendone le indicazioni di vita;
- rendendoci corresponsabili della vita dell'Arca, mediante l'aiuto reciproco, la convivialità, la partecipazione agli incontri, alle feste e alle azioni nonviolente del movimento.

Caratteristica della nonviolenza è entrare in un cammino spirituale che lega la conversione personale a quella sociale (cioè politica e strutturale), il che oggi per noi vuol dire anche:
- cercare di risolvere i conflitti propri e con gli altri attraverso l'accordo delle parti, sforzandosi sempre di capire le ragioni dell'altro; praticando il perdono e la riconciliazione, ristabilendo una sana relazione con se stessi, con gli altri e con Dio;
- difendere la giustizia con le armi della giustizia. Questo significa per noi testimoniare sempre e in prima persona la verità, non delegare alle sole istituzioni o ad altri la risoluzione dei conflitti personali o sociali, assumendoci sempre la nostra parte di responsabilità anche quando non sembriamo direttamente coinvolti o "parti in causa";
- manifestare i valori della nonviolenza nel nostro luogo di lavoro;
- rispettare la ricerca spirituale di ognuno, lavorare per l'ecumenismo attraverso un movimento specifico;
- vivere le obbedienze sociali, salvo quelle a cui obiettiamo, come autodisciplina e autoeducazione,


Sentiamo che il mondo intero soffre anche a causa di strutture sociali ed economiche che opprimono l'uomo, soprattutto il più debole. La nonviolenza ha in sé la possibilità di ispirare anche la costruzione delle istituzioni pubbliche e la creazione di forme di convivenza diverse da quelle dominanti, pertanto:
- cerchiamo di sostenere una comunità di riferimento e, se possibile, di partecipare in qualche modo alla sua vita;
- sosteniamo l'obiezione di coscienza, sia quella al servizio militare, sia quella alle spese militari, per costruire una prima istituzione pubblica di difesa alternativa;
- valorizziamo le economie produttive e commerciali su bassa scala che vogliono contrastare l'attuale economia di sfruttamento dell'uomo e della terra;
- cerchiamo di individuare nel nostro contesto territoriale, le forme di ingiustizia sociale, ricercando il contributo che la nonviolenza può fornire per la soluzione dei conflitti e per l'evoluzione del sistema in cui siamo inseriti;
- cerchiamo di impegnarci in movimenti che lavorano dal basso e per la rimozione delle cause originarie dei problemi mantenendo strettamente uniti etica e politica, testimonianza e azione pubblica, direzione e servizio.

PACE FORZA GIOIA

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