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John Winston Lennon

(Liverpool, 9 ottobre 1940 – New York, 8 dicembre 1980)
è stato un chitarrista, compositore e cantante inglese. Dal 1962 al 1970 è stato compositore e cantante (solista) del gruppo musicale dei Beatles, dei quali, in coppia con Paul McCartney, ha composto anche la maggior parte delle canzoni. Con Paul McCartney ha formato una delle più importanti e di successo partnership musicali della storia della musica del ventesimo secolo, scrivendo "alcune tra le canzoni più famose della storia del rock and roll". È il cantautore di maggior successo nella storia delle classifiche inglesi seguito da McCartney. Nel 2002, in un sondaggio della BBC sui più importanti 100 britannici di tutti i tempi si è classificato ottavo.

Terminata l'esperienza con i Beatles, John Lennon fu anche musicista solista, autore di disegni e testi poetici, nonché attivista politico e paladino del pacifismo. Questo gli causò non pochi problemi con le autorità statunitensi (F.B.I.), che per lungo tempo spiarono tutte le sue attività e quelle della moglie Yoko Ono, considerandolo un sovversivo e rifiutandogli più volte la cittadinanza americana. Fu assassinato a colpi di rivoltella da un suo stesso fan, Mark David Chapman, la sera dell'8 dicembre 1980 a New York.

Lennon si sposò due volte: dal primo matrimonio con Cynthia Powell ebbe il figlio Julian, mentre dal secondo matrimonio con l'artista giapponese Yoko Ono, nacque il figlio Sean. Entrambi i figli hanno seguito la carriera artistica del padre. Dopo il matrimonio con Yoko, John cambiò il proprio nome all'anagrafe in John Ono Lennon.

Infanzia

John Lennon nacque al Maternity Hospital di Oxford Street, a Liverpool, la notte del 9 ottobre 1940, mentre era in corso un raid tedesco della seconda guerra mondiale, da una famiglia discendente dagli O'Leannain dell'Irlanda occidentale. La madre Julia, nata Stanley, gli diede come secondo nome Winston, in onore dell'allora primo ministro Winston Churchill. Il padre Alfred era un marinaio, in mare ai tempi della nascita di John e spesso assente da casa. Julia ebbe un'altra figlia, Viktoria Elizabeth, nata nel giugno del 1945 dalla relazione con un soldato gallese, ma fu costretta a darla in adozione con il nome di Ingrid. Nella primavera del 1946 la zia Mimi prese John sotto la propria protezione e quella di suo marito, George, con l'intento di responsabilizzare maggiormente sua sorella, da lei considerata ingenua e imprudente.

Il piccolo John aveva dunque cinque anni quando venne allontanato dalla madre per la prima volta.

Nel 1946 Julia e Alfred divorziarono. Julia incontrò allora John 'Bobby' Dykins e decise di traslocare con lui e John, che nel frattempo non viveva più con gli zii, in un piccolo appartamento. Il padre di Julia mandò Mimi a fare un sopralluogo del nuovo appartamento della famiglia, e una volta giudicatolo inadeguato, John venne riportato a "Mendips".

Il 5 marzo 1947 nacque Julia Dykins, la sorellastra di John e i genitori tornarono a vivere a Penny Lane. Due anni e otto mesi dopo venne alla luce anche la seconda sorellastra di John, Jakie, e la famiglia traslocò a Springwood.

Adolescenza nella casa di zia Mimi

John, sino ai 15 anni, trascorse le sue estati a Durness in Scozia. Nel 1958, la madre Julia morì accidentalmente investita da un'auto. Qualche anno dopo John avrebbe ricordato la notte che seguì l'incidente come la più brutta della sua vita: "I lost my mother twice. Once as a child of five and then again at seventeen. It made me very, very bitter inside. I had just begun to re-establish a relationship with her when she was killed" ("Ho perso mia madre due volte. Una volta da bambino a cinque anni e poi ancora a 17. Mi ha dato molta, molta amarezza interiore. Avevo appena iniziato a ristabilire una relazione con lei quando fu uccisa").

Poco dopo gli venne a mancare anche lo zio George. Zia Mimi, considerando valido il talento del nipote nel disegnare, riuscì a farlo iscrivere, non senza fatica, al Liverpool College of Art. Fu qui che John iniziò ad appassionarsi alla musica e al rock'n'roll, formando, verso la fine degli anni cinquanta, la sua prima band, i Quarrymen. Storica è la frase di zia Mimi che, vedendo il nipote sempre alle prese con la sua chitarra, gli disse: "la chitarra va bene, John, ma non ti darà certo di che vivere" (The guitar's all very well, John, but you'll never make a living out of it) – qualche anno dopo, raggiunta la popolarità, Lennon avrebbe fatto incidere questa frase su una targa d'argento, mandandola alla zia[1].

Durante un concerto dei Quarrymen, John incontrò Paul McCartney e andò a formarsi così il nucleo centrale di quelli che poi sarebbero stati i Beatles (Paul McCartney aveva a sua volta perso sua madre nel 1956 per un tumore al seno).

Nella casa di zia Mimi, Lennon visse fino al 1963 in quella che poi sarebbe diventata la "mitica" residenza dal nomignolo Mendips, al numero 251 di Menlove Avenue. In quella casa sarebbero nate le prime canzoni di Beatles. Assieme a Paul McCartney, Lennon si si sarebbe ritirato spesso nella tranquilla dimora di zia Mimi – sicuramente uno dei punti-chiave della toponomastica beatlesiana – al fine di trarre ispirazione per nuove canzoni.

Il matrimonio con Cynthia Powell e il figlio Julian

John e Cynthia Powell si incontrarono al Liverpool Art College durante il 1957. A metà del 1962 Cynthia scoprì di essere incinta, e i due si sposarono il 23 agosto al Mount Pleasant Register Office di Liverpool, nella stessa chiesa dove si erano sposati i genitori di John. La sera stessa John andò a suonare in un locale.

Il manager Epstein pensò che un Beatle sposato potesse essere sgradito alle fan e quindi insistette con John perché il matrimonio fosse tenuto segreto. John Charles Julian Lennon nacque al Sefton General Hospital l'8 aprile 1963, mentre Lennon era in tournée. John lo vide solo per tre giorni, dopodiché andò in Spagna per una breve vacanza con Epstein, il che dette origine a molti pettegolezzi (Epstein era omosessuale).

Comunque siano andate le cose, resta il fatto che tra John e suo figlio Julian ci fu sempre una certa freddezza e distanza. Tanto che Julian si affezionò molto di più a Paul McCartney che al padre (McCartney avrebbe dedicato a Julian la malinconica Hey Jude, una delle canzoni più famose dei Beatles). Julian più tardi avrebbe detto che "Paul and I used to hang about quite a bit ... more than dad and I did. We had a great friendship going and there seems to be far more pictures of me and Paul playing together at that age than there are pictures of me and my dad" ("Paul e io eravamo spesso insieme, eravamo molto amici e ho più foto in cui giocavo con lui che con mio padre da bambino").

Il successo con i Beatles

The Beatles (John è il primo a sinistra) al loro arrivo al JFK Airport di New York nel 1964

John, in quegli anni, scrisse i primi due successi dei Beatles: Please Please Me, nata inizialmente come una lenta ballata alla Roy Orbison, ma poi accelerata per renderla più commerciale, piena di sottintesi significati sensuali (colti benissimo dai giovani dell'epoca, che ne decretarono l'immediato successo) e l'indimenticabile She Loves You, con il ritornello yeah yeah, tanto semplice e immediato, quanto efficace e indimenticabile, che divenne un vero tormentone tra i giovani inglesi.

Negli anni a seguire, John si dimostrò un artista eclettico, riuscendo a farsi apprezzare anche come attore, sia nei film dei Beatles (A Hard Day's Night, Aiuto!, Magical Mystery Tour), sia in pellicole non musicali (Come ho vinto la guerra), e persino come scrittore (In His Own Write), (A Spaniard in the Works) vincendo dei premi letterari. L'aspetto di John, però, che colpì maggiormente il pubblico e i critici fu senz'altro il suo umorismo dissacrante e sardonico nei confronti delle istituzioni. Famosa a proposito rimane una sua frase rivolta al pubblico: "For our last number, I'd like to ask for your help. For the people in the cheaper seats, clap your hands... and the rest of you, if you'll just rattle your jewellery" (per la nostra prossima canzone vi chiedo un aiuto. Le persone nei posti economici possono applaudire... gli altri possono agitare i loro gioielli).

Da perfetto ragazzo terribile e ribelle, criticò e derise pubblicamente la ricchezza sfrenata e ostentata dalla famiglia reale, durante il concerto natalizio eseguito in presenza della Regina; si permise, in seguito, di criticare duramente le istituzioni religiose ("I Beatles sono più famosi di Gesù Cristo"), scatenando ondate di sdegno pubblico in America, culminate in immensi falò dei loro album, organizzati da fanatici religiosi.

Durante il periodo che lo vide insieme ai Beatles, John Lennon pubblicò tre album di musica elettronica sperimentale (almeno per l'epoca), che non avranno grande successo. Nel 1969, registrò l'album dal vivo Live Peace in Toronto, con una band appositamente creata, la Plastic Ono Band, che in quell'occasione annoverava musicisti come Eric Clapton, Klaus Voormann e Alan White. Tale album contiene, tra le altre canzoni, le ben note Give Peace a Chance, vero e proprio inno contro le guerre nel mondo, e l'allora inedita Cold Turkey (brano che si rifà alla sua esperienza con l'eroina): il cold turkey, letteralmente «tacchino freddo», un riferimento all'astinenza, è il sudore di chi cerca di disintossicarsi.

Il divorzio da Cynthia

Cynthia Lennon era consapevole dei numerosi tradimenti compiuti da John in questo periodo, ma fu, secondo la sua ammissione, il crescente consumo di droga a dividerli, non solo l'entrata in scena di Yoko Ono.

Dopo essere tornato dall'India Lennon chiese il divorzio, accusando Cynthia di infedeltà, accusa che cadde nel vuoto quando si scoprì che Yoko era incinta. Lennon si rifiutò di concederle più di 75.000 sterline a titolo di alimenti. Alla fine Cynthia Powell ricevette 100.000 sterline, 2.400 sterline all'anno, la custodia di Julian e la casa di Lennon a Kenwood. Julian non rivedrà suo padre sino al 1973.

Bed-in di protesta

Lennon mentre registra la canzone Give Peace a Chance; in primo piano Tim Leary, di cui era sostenitore

Risale al 1969 l'episodio del Bed-In di protesta pacifista, attuato da Lennon assieme a Yoko Ono nella camera numero 1902 (oggi 702) dell'Hilton Hotel di Amsterdam: i due, che stavano trascorrendo la loro luna di miele, in favore del pacifismo e contro la guerra del Vietnam, rimasero a letto un'intera settimana, dal 25 al 31 marzo, facendosi riprendere da numerosi fotografi. I giornalisti si accalcarono per riuscire ad entrare nella camera, credendo che la coppia avrebbe fatto l'amore in pubblico, davanti alle loro macchine fotografiche, ma si trovarono invece di fronte ai due che, in pigiama, rilasciavano interviste e dichiarazioni sulla pace nel mondo e contro le spese militari. Al primo bed-in olandese ne seguì un altro: la coppia in principio aveva scelto New York ma a Lennon era stato impedito l'accesso negli Stati Uniti per l'accusa di utilizzo di cannabis, così il viaggio di nozze proseguì in Canada, nella provincia del Québec, a Montreal.

Di nuovo John e Yoko rimasero chiusi per una settimana, dal 26 maggio al 2 giugno, nella camera 1742 dell'Hotel Fairmont La Reine Elizabeth. Proprio durante questo bed-in, nella suite dell'hotel canadese il 1º giugno 1969 sotto la direzione di André Perry fu effettuata la registrazione di Give Peace a Chance, uno dei primi singoli targati Plastic Ono Band e ancor oggi inno del movimento pacifista internazionale. [1][2]

L'addio ai Beatles e Yoko Ono

Quando John incontrò e instaurò la relazione con la giapponese Yoko Ono, iniziarono i contrasti all'interno della band. Yoko - già nota artista d'avanguardia - non era infatti gradita agli altri componenti dei Beatles, e uno dei motivi dello scioglimento consiste proprio nell'allontanamento di John dal gruppo, imputato proprio all'influenza della compagna. Dal 1968, John lavorò sempre più spesso con Yoko, sulla base di provini realizzati insieme. Iniziò così la sua carriera da solista, che a poco a poco oscurò la sua immagine di Beatle.

I Beatles si separarono, ufficialmente, nell'aprile del 1970, ma John, già emotivamente lontano, non ne risentì minimamente. Alla fine dell'anno, John e Yoko pubblicarono i rispettivi album come solisti, entrambi accompagnati dalla medesima formazione della Plastic Ono Band, con Ringo Starr, Klaus Voormann, Billy Preston. John Lennon/Plastic Ono Band contiene, tra le altre, le canzoni Mother, dedicata alla madre, e Working Class Hero, un brano fortemente autobiografico e politicamente impegnato sulle origini proletarie e sull'infanzia difficile di Lennon.

Un'altra presa di posizione fu "Power to the People", un brano corale dei primi mesi del 1971, che divenne anch'esso un inno dei comunisti americani e dei manifestanti pacifisti contro la guerra del Vietnam, sebbene le foto pubblicitarie ritraessero il gruppo rivoluzionario giapponese "Zengakuren"[2] Seguì il primo trionfo di Lennon come solista, l'album Imagine, arrivato ai primi posti delle classifiche, sia in Europa che negli Stati Uniti. L'album sarebbe diventato il suo disco di maggior successo, soprattutto grazie alla grande notorietà della title track, diventata un inno internazionale del pacifismo:

I videoclip dell'epoca mostrano la villa di Lennon e Yoko come appariva nel pieno del loro "periodo bianco": le pareti, il pianoforte, persino gli abiti erano tutti rigorosamente bianchi. L'album fu prodotto da Phil Spector che, tra l'altro, introdusse l'effetto eco a risposta corta, riproposto anche nei due album successivi. La stampa internazionale si occupò esaurientemente dell'ennesima polemica a distanza tra Lennon e McCartney, culminata con la canzone How Do You Sleep?[3]

Nel marzo 1972, la Plastic Ono Band si esibisce dal vivo a New York, con Frank Zappa e i Mothers of Invention. Il concerto trova posto sul successivo album solista di Lennon, Some Time in New York City del 1972, che ha un'impostazione chiaramente politica. Il disco, che ebbe ottimi riscontri di vendite in Gran Bretagna e pessimi negli Stati Uniti, si avvaleva di prestigiose collaborazioni; alle incisioni del lato 3, per esempio, registrato dal vivo al Lyceum londinese, parteciparono Eric Clapton e George Harrison alla chitarra, Billy Preston e Nicky Hopkins alle tastiere, Klaus Voormann al basso, Keith Moon e Jim Gordon alla batteria.[4]

Un'altra apparizione live importante fu quella con Yoko Ono e gli Elephant's Memory (gruppo newyorkese, noto soprattutto per la colonna sonora del film Midnight Cowboy) al concerto di beneficenza per la fondazione benefica One to One, che si svolse il 30 agosto 1972 al Madison Square Garden di New York. A fine anno, fu poi pubblicato il singolo Happy Xmas (War Is Over), che sarebbe diventato un tipico standard natalizio.

I rapporti di Lennon con l'industria discografica furono tumultuosi, poiché Lennon pretendeva la totale autonomia e indipendenza delle sue opere, mentre i discografici non accettavano un prodotto finito a scatola chiusa. È d'altronde vero che Lennon non finiva mai di stupire il mondo con le sue celeberrime provocazioni, come l'album Two Virgins, da molti ritenuto una oscenità rivoluzionaria, come la restituzione, tra le lacrime della zia Mimi, dell'onorificenza e del titolo di baronetto, e le continue battaglie, anche radical, a favore dei comunisti, di alcuni personaggi molto discussi come John Sinclair e Angela Davis, il suo sostegno, anche finanziario, ai Black Panthers, ai movimenti femministi americani, il tutto divulgato anche attraverso i testi e i titoli delle sue canzoni (LP Some Time in New York City); proprio per questo, i discografici e non solo loro, non si fidavano troppo delle sue iniziative, definite destabilizzanti.

La temporanea separazione da Yoko, il lost weekend

Dal settembre 1973, John Lennon e Yoko Ono vissero un periodo di separazione, che sarebbe durato diciotto mesi, durante i quali Lennon si trasferì in California, accompagnato dalla giovane segretaria personale di lei, May Pang. Questo periodo, che Lennon più tardi definì il suo «weekend perduto» (lost weekend), al di là di qualche bevuta di troppo con l'allegra brigata di Harry Nilsson, Ringo Starr, Keith Moon e alcuni altri - coi quali l'ex-Beatle fu il protagonista di alcuni coloriti episodi pubblici, puntualmente riportati dalla stampa - fu in realtà molto creativo dal punto di vista musicale. Alla fine del 1973, era uscito Mind Games, il suo primo album autoprodotto, che sembrò riportarlo allo stile di Imagine. Poi, dopo aver iniziato e successivamente accantonato una serie di registrazioni di standard di rock'n'roll anni cinquanta, nell'ottobre 1974 Lennon pubblicò l'apprezzato Walls and Bridges, il suo miglior album dai tempi di Imagine. Il disco, grazie al successo del singolo Whatever Gets You Thru the Night, arrivò al primo posto in classifica negli Stati Uniti.

Tra gli ospiti presenti in Walls and Bridges, c'era anche Elton John, il quale, convinto delle potenzialità di Whatever Gets You Thru the Night, nella quale doppiava la voce di Lennon, durante le registrazioni aveva fatto promettere a Lennon che, se la canzone fosse arrivata al Numero Uno in America, l'ex-Beatle sarebbe apparso dal vivo come ospite durante un suo concerto. Elton aveva visto giusto. La sera del 28 novembre 1974, per tener fede alla parola data, Lennon fece la sua apparizione al Madison Square Garden di New York e i due suonarono tre pezzi insieme: la hit del momento Whatever Gets You Thru the Night, Lucy in the Sky with Diamonds dei Beatles (riportata in auge proprio in quel periodo da un singolo-cover di Elton John) e I Saw Her Standing There. Fu quella l'ultima apparizione dal vivo di John Lennon e la si può trovare anche su disco.

Nel gennaio del 1975 Lennon piazzò un altro "Numero Uno" negli Stati Uniti, questa volta come coautore, grazie alla canzone Fame incisa da David Bowie. È da sottolineare che Lennon partecipò anche alla seduta di registrazione del brano suonando la chitarra e cantando come seconda voce.

Nel 1975 Lennon tornò a vivere con Yoko Ono a New York. Pubblicò un ultimo album, Rock 'n' Roll, contenente classici del rock anni cinquanta, che ebbe una storia emblematica. Innanzitutto ne esistevano due versioni: la prima si chiamava "Roots", conteneva due canzoni non comprese nel secondo disco (Angel Baby e Be My Baby) e avrebbe dovuto essere distribuito, addirittura per corrispondenza, dalla etichetta "Adam VIII" di proprietà di Morris Levy, detentore dei diritti di gran parte delle canzoni degli anni cinquanta, che decise di pubblicarlo senza il consenso di Lennon. Il disco rimase sconosciuto a causa della fatiscente campagna promozionale, ed al boicottaggio dell'autore, che ne bloccò la commercializzazione, accelerando l'uscita della propria "versione", con il titolo di Rock'n'roll, la copertina con la foto che lo ritraeva ai tempi di Amburgo, e con qualche traccia diversa e con modalità tradizionali dalla Apple.

Ebbe una buona accoglienza da parte del pubblico e della critica, grazie alle convincenti interpretazioni di Lennon. Annoveriamo la celeberrima Stand By Me di B.E.King, Be-Bop-A-Lula di Gene Vincent e Peggy Sue di Buddy Holly. In seguito, Lennon commentò che il tutto aveva connotati "karmici": si ritirava dalle scene cantando le canzoni con le quali aveva iniziato la sua carriera.

Dopodiché, infatti, si ritirò dalla musica per cinque anni, libero da contratti e di potersi muovere liberamente al di fuori degli Stati Uniti, (qualcuno mormora a causa di una dipendenza dall'eroina, ma, più probabilmente...[non chiaro]) per stare vicino al figlio appena nato, Sean, e all'amore ritrovato, Yoko.

John Lennon e l'eroina

Importante è, per le conseguenze sulla vita e sull'arte di Lennon, la sua dipendenza dall'eroina. Anche se Lennon non ne parlò mai ufficialmente, la sua prima esperienza insieme a Yoko Ono avvenne all'inizio del 1968. Inoltre, per la paura degli aghi, l'eroina venne sempre da loro inalata e mai iniettata.

Una delle prime conseguenze - però - di tale abuso, che divenne presto una tossicodipendenza, fu che il carattere di Lennon cambiò in peggio, come ha rivelato tra l'altro Geoff Emerick, contribuendo ad esasperare quei contrasti all'interno del gruppo che ne portarono allo scioglimento; inoltre l'importanza e influenza di Yoko Ono su comportamenti e scelte di John raggiunse livelli nemmeno paragonabili a quelli esercitati dalla precedente moglie Cynthia.

Lennon intraprese vari tentativi di disintossicazione (come cantato da egli stesso in Cold Turkey), ma alla fine fu un solo fatto a rivelarsi decisivo (come ha recentemente rivelato in un'intervista Yoko Ono): il loro fornitore -per elevare il suo profitto-, aveva tagliato l'eroina con borotalco per bambini, diluendone di molto gli effetti, e questo, unito al timore degli aghi e al carattere di entrambi, facilitò di molto la coppia nel processo di disintossicazione.

FBI e cause legali

Intimorito dalle sue prese di posizione "estremiste" a favore di personaggi della sinistra radicale come Angela Davis o John Sinclair che avevano un forte impatto sulla gioventù statunitense (l'età 18-21 aveva appena avuto accesso al voto), nel 1972 il Governo Nixon e l'FBI iniziarono una massiccia campagna di discredito nei confronti di John Lennon, negando innanzitutto il permesso di soggiorno in U.S.A. sia a lui che a Yoko, come documenta il film U.S.A. contro John Lennon. Leon Wildes, l'avvocato che li difese da allora sino al 1976, decise di attuare la strategia legale di presentare entrambi come "personalità importanti nelle arti, la cui presenza nello stato è di interesse nazionale". Per far questo, la coppia chiese e ottenne delle lettere di referenze da varie personalità artistiche, tra cui Andy Warhol, Clive Barnes, Jasper Johns, Stanley Kubrick, Elia Kazan, Claes Oldenburg, Leonard Bernstein e Virgil Thomson.

Dopo vari ed estenuanti rinvii, nel 1975 Lennon e Yoko ottennero finalmente la ambita Green Card, che permetteva loro di risiedere liberamente sul suolo americano. Wildes telefonò subito a Lennon, che proprio in quel momento stava recandosi in ospedale perché Yoko stava partorendo. Tra l'altro quel giorno era pure il suo compleanno. "Nello stesso giorno -ricorda un divertito Wildes- vinse la causa, compì gli anni (35) e divenne padre di Sean".

La morte

Tra il 1975 e il 1980 Lennon si ritirò dalla scena pubblica. Nel 1980, tuttavia, egli si recò negli studi di New York per registrare il nuovo album, Double Fantasy, che venne pubblicato nel novembre di quello stesso anno. Poche settimane dopo l'uscita del disco, la sera dell'8 dicembre 1980, alle 22:50, al termine di un pomeriggio trascorso in studio di registrazione, mentre Lennon si accingeva a rincasare con la moglie, e si trovava di fronte all'ingresso del Dakota Building, il lussuoso palazzo in cui risiedeva, sulla 72ª strada, nell'Upper West Side a New York, un venticinquenne di nome Mark Chapman, esplose contro di lui quattro colpi di pistola (il quinto non andò a segno) dicendo: «Ehi, Mr. Lennon! Sta per entrare nella storia». Soccorso da una pattuglia di polizia, Lennon perse conoscenza durante la corsa verso l'ospedale, dove fu dichiarato morto alle 23.10.

Il tragico evento fece balzare Double Fantasy al primo posto in classifica, sia negli Stati Uniti sia nel Regno Unito, e riportò in auge gran parte dei dischi precedenti. Tra la fine del 1980 e i primi mesi del 1981, Lennon fu infatti presente nelle classifiche con i singoli (Just Like) Starting Over, Give Peace a Chance, Happy Xmas (War Is Over), Imagine, Woman e Watching the Wheels, e con gli album Double Fantasy, Imagine, Walls and Bridges, Rock 'n' Roll e Shaved Fish.

In una recente intervista, rilasciata a Radio BBC dalla moglie Yoko Ono, si è appreso che Lennon, la sera della sua uccisione, stava andando a salutare il figlio Sean.[5]

Julian, l'altro figlio di Lennon, non era nominato nel suo testamento. Yoko Ono propose di riconoscergli 20 milioni di sterline, ma Julian li rifiutò asserendo che era una cifra esigua comparata a ciò che gli sarebbe spettato.

Gli anni successivi

Come già accaduto con altre illustri vittime del rock, la morte di John Lennon ha aperto la strada a svariate operazioni discografico-speculative, che hanno visto coinvolta in prima persona Yoko Ono, la quale è stata l'artefice principale (e spesso nell'ombra) di tutte le varie ricorrenze che, soprattutto nel corso degli anni ottanta, hanno assiduamente celebrato la vita e la musica di Lennon. Criticata e contestata, anche dopo la morte del marito, la Ono si è dimostrata comunque abile nel gestire l'ingente fortuna lasciatale dall'ex-Beatle, uno degli artisti più importanti del secolo.

Indipendentemente da queste considerazioni, è senz'altro vero che la figura di John Lennon ha influenzato notevolmente la prima parte degli anni ottanta, periodo in cui molti artisti gli hanno dedicato canzoni di tributo. In particolare, nel 1981, i Roxy Music gli hanno dedicato, con molto successo, una azzeccata versione di Jealous Guy, mentre gli ex colleghi George Harrison e Paul McCartney lo hanno ricordato, rispettivamente con All Those Years Ago (1981) e Here Today (1982). L'8 dicembre 1980, i Queen si stavano esibendo alla Wembley Arena di Londra, quando giunse sul palco la notizia della morte di John Lennon, direttamente da New York; omaggiarono il grande artista, nell'esibizione del giorno dopo, con una versione della sua "Imagine".

Elton John, che aveva frequentato molto Lennon negli ultimi anni, ed era il padrino di suo figlio Sean, gli dedicò due canzoni: la strumentale The Man Who Never Died e la commovente Empty Garden (Hey Hey Johnny), nell'album Jump Up! del 1982, che viene eseguita anche dal vivo, accompagnata da un collage di filmati su John. Anche i Queen lo ricordarono, con la canzone Life Is Real (Song for Lennon), contenuta nell'album Hot Space del 1982. In Italia fu ricordato dai Pooh, che gli dedicarono la canzone Chi fermerà la musica (1981).

Per quanto riguarda la discografia postuma, alla fine del 1982 è stata pubblicata la prima antologia, The John Lennon Collection, un album di grande successo. È poi seguìto Milk and Honey nel 1984, l'ultimo album contenente canzoni nuove, che era stato registrato nell'estate del 1980, contemporaneamente a Double Fantasy. Verso la metà del decennio, il figlio primogenito Julian, nato dal primo matrimonio, ha ottenuto un discreto successo come solista e come probabile sosia del padre. Nel 1986, la registrazione del concerto "One To One" del 1972 è stata pubblicata sull'album Live in New York City. Successivamente, nel 1988, in risposta ad una biografia, non autorizzata e ferocemente negativa nei confronti di Lennon, scritta da Albert Goldman, è stato realizzato il film documentario "Imagine: John Lennon", la cui colonna sonora è stata pubblicata sull'album dallo stesso titolo.

Nel 1989, a un'asta di Christie's, in cui vennero battute alcune memorabilia dei Beatles, apparve il Jukebox di John Lennon, acquistato poi per 2.500 £, dall'impresario musicale di Bristol John Midwinter. Lennon aveva acquistato il jukebox nel 1965, inserendovi quaranta canzoni tra le sue preferite, in modo da poterle ascoltare in tour.

Nel 1990, in coincidenza con le ricorrenze di quello che sarebbe stato il 50º compleanno dell'artista e del decimo anniversario della sua scomparsa, l'opera solista di John Lennon è stata raccolta nel box quadruplo Lennon. Più recentemente, nel 1997, è stata pubblicata l'antologia Lennon Legend, che ha sostituito la celebre Collection del 1982. Alla fine del 1998, è stata poi la volta del cofanetto Anthology dei Beatles, che presenta un assemblaggio di outtakes, prove di studio e demo casalinghi.

Nel 1985, Castelnuovo Rangone è il primo comune in Italia a dedicare uno spazio pubblico al musicista scomparso cinque anni prima. L'8 dicembre 1985 viene inaugurato il Parco John Lennon.[3] Da allora, tutti gli anni l'8 dicembre hanno luogo manifestazioni che prendono il nome di "Lennon Day".

Nel marzo 2002, la sua città natale, Liverpool, ha deciso di onorarlo, intitolandogli l'aeroporto cittadino e adottando come motto dello stesso una frase tratta dalla canzone Imagine: «Above us only sky»" ('Sopra di noi, solo il cielo').

Il 9 ottobre del 2007, Yoko Ono ha inaugurato un monumento alla sua memoria: l'Imagine Peace Tower sull'isola di Vidney, nei pressi di Reykiavik, in Islanda.[4]

Nel 2010 una nota casa automobilistica ha inserito un video di John Lennon in uno dei suoi spot, che ha scatenato la rabbia dei fan per un'operazione commerciale non in linea con le idee di Lennon.

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