Corresponsabili della Guerra
di Davide Melodia


Tratto da "La nonviolenza e' in cammino" n. 259


La guerra come vindice di torti, veri o presunti, poiche' ottiene effetti
deleteri su esseri umani, animali, strutture e ambiente, da una parte e
dell'altra del fronte - oggi non c'e' piu' neppure il fronte, ma una
divisione mentale, ideologica, etnica o religiosa - essa stessa e' un
crimine su larga scala.
Colui che la sollecita, la difende, la giustifica, e' corresponsabile di tal
e immenso crimine orrendo, che oggi, piu' di ieri, coinvolge civili, e
provoca enormi ondate di profughi, che e' impossibile o quasi salvare dalla
fame, dal freddo, dagli stenti, dalla morte.
La civilta' moderna, che vanta la Dichiarazione Universale dei Diritti
Umani, e' ancora lungi dall'attuare veri ed efficaci interventi umanitari,
tali da interrompere i conflitti cruenti, dal salvaguardare creature e
creato, dall'inverare la pace, dall'assecondare l'intermediazione e la
ricostruzione fisica e morale di vincitori e vinti, laddove le pulsioni di
guerra hanno avuto il sopravvento sulle pulsioni di pace.
Se una parte consistente dei componenti dei Paesi rappresentati presso le
Nazioni Unite prendessero in considerazione i principi e la prassi della
nonviolenza, che offre una terza via tra la violenza e la rassegnazione, i
suddetti interventi umanitari garantirebbero risultati positivi.
Credo che i movimenti socio-politici che si fondano sulla nonviolenza
dovrebbero operare in stretto raccordo con i rappresentanti di tali Paesi,
per metterli in grado di portare nel consesso mondiale i principi e le
metodiche su cui essa si fonda.

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