Ecopacifismo e Animali
di Davide Melodia


Da "La nonviolenza e' in cammino" n. 275


L'ecopacifismo non sarebbe completo se non prendesse in considerazione,
oltre ai diritti degli umani e la salvaguardia della natura, i diritti degli
animali.
L'antropocentrismo storico deve far posto ad una posizione e ad un rapporto
diverso fra gli umani ed ogni creatura vivente.
Se il pacifismo nonviolento stabilisce principi e prassi di rispetto per gli
esseri umani, escludendo in ogni caso il conflitto cruento e la guerra, e se
l'ecologia prevede la difesa di ogni elemento della natura da interventi che
la snaturano, tenendo conto del fatto che il regno animale e' un vasto e
importante elemento della natura, sarebbe contraddittorio che l'ecopacifista
considerasse il rapporto con gli animali una cosa di poco conto.
Per questo il movimento verde deve prendere posizione al fianco degli
animalisti, per difendere gli animali da ogni forma di violenza su di loro,
da ogni costrizione, da ogni sport che per divertire un pubblico incosciente
li uccide, da ogni lotta fra animali, addestrati a combattersi, da ogni
cattivita'. Fra queste forme di violenza ci sono: la tauromachia, le lotte
fra cani, i giochi del circo, i caravanserragli, i giardini zoologici, i
delfinari, gli acquari...
E' abile, e relativamente vero, sostenere che animali nati e vissuti in
cattivita', tornando nell'ambiente di origine soffrono e sono smarriti. Ma
prima o poi tale ritorno deve avere luogo, se non si vuole costringere
tutta la loro futura progenie a vivere in cattivita'.
Il nonviolento animalista puo' raggiungere vari livelli di impegno, a
partire dalla difesa degli animali di affezione, come cani e gatti, per
passare alla difesa di tutti gli animali, terrestri, volatili, nuotanti;
puo' lottare contro la caccia e la pesca sportiva e oltre; puo' contrastare
l'uso di animali da esperimento, delle cavie per la vivisezione; puo'
lottare contro l'uso di animali per ricavarne pellicce, compresi cani e
gatti, usati pure per pellicce a basso costo, evitando a tutte queste
creature le sofferenze incredibili cui sono sottoposte; e infine c'e'
l'animalista vegetariano, che e' contrario all'alimentazione con carni
provenienti da qualsiasi tipo di animale, nel tentativo di far chiudere i
macelli dove queste povere bestie vengono uccise e preparate per l'uso da
parte di animali umani.
Ma questo e' un altro discorso.


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