I Quaccheri e il Pacifismo
di Davide Melodia


Da "La nonviolenza e' in cammino" n. 107


Il pacifismo nonviolento quacchero e' nato, come il senso della giustizia,
dell'uguaglianza fra gli uomini, del rispetto di tutte le culture e delle
religioni, la difesa dei diversi, degli emarginati, dei carcerati, dei
malati, gli interventi nelle zone calde del mondo per tentarvi la mediazione
o iniziare la ricostruzione, dal principio fondamentale che gli Amici
(Quaccheri) portano alle sue estreme conseguenze: in ogni persona vi e' un
tanto di Dio (seme, scintilla: "that of God in every one"). Il tutto
partendo da un altro principio: la luce interiore (di Cristo), la cui
ricerca non e' fine a se stessa, ne' e' finalizzata alla salvezza, o alla
pura elevazione spirituale.
Come di fatto e' accaduto, il fondamentale spiritualismo quacchero non si e'
risolto in misticismo distaccato dal mondo, ma in un impegno (commitment)
socio-religioso senza soluzione di continuita'.
Mentre molte comunita' locali di Amici vivono la loro fede intorno al culto
silenzioso e ne traggono linfa per una attivita' filantropica simile a
quella diaconale delle chiese evangeliche, i gruppi che sanno tenere
contatti regionali, nazionali e internazionali sono coinvolti in una o piu'
attivita' sociali di grande significato e respiro: vedi il Quaker Peace &
Service, con una decina di diramazioni nel campo della pace e dei diritti
umani, fra cui quella che sostiene gli obiettori di coscienza in vari paesi
e quella che organizza campagne internazionali per l'obiezione fiscale alle
spese militari, quella che invia operatori sociali o esperti in Iraq,
Israele o ex-Jugoslavia per aiutare i piu' deboli e dialogare con i piu'
forti; o il Quaker Council for European Affairs, che segue con occhio
critico e nonviolento gli incontri del Consiglio d'Europa e del Parlamento
Europeo, e informa tutti gli interessati di cio' che fanno o non fanno sul
piano della pace e dei diritti umani, mediante il bollettino Around Europe
(Bruxelles), invitando chi puo' a intervenire. Ad esempio a fare pressioni
affinche' il diritto all'obiezione di coscienza venga finalmente discusso,
votato e inserito nella European Convention. L'elenco, schematico,
riempirebbe almeno un fascicolo di 10 pagine.
Ma queste attivita' verso l'esterno provengono di solito da una notevole
coerenza interiore e personale. La schiacciante maggioranza degli Amici ha
sempre rifiutato di partecipare a qualsiasi conflitto fin dal 1651, quando
George Fox rifiuto' un incarico militare che i Puritani gli offrivano (altri
avevano gia' preso le distanze dall'esercito cromwelliano), e, passando
dalla famosa Declaration to Charles II (gennaio 1661) in cui "l'innocuo e
innocente popolo di Dio chiamati Quaccheri" si dichiarava contrario ad ogni
guerra vuoi per i regni di questo mondo che per il regno di Dio, ha
resistito ai richiami di guerra delle Colonie inglesi contro i francesi o
gli indiani, non ha partecipato militarmente alla rivolta delle Colonie
d'America contro l'Inghilterra, ne' alla Guerra di Secessione... su su fino
alla I e alla II Guerra Mondiale, alla Guerra di Corea ed a quella del
Vietnam.
Non solo non vi ha partecipato, ma non ha ispirato alcun giudizio o
condanna, in quanto credente nella santita' della vita, data da Dio: in
questo ed altri aspetti della tolleranza quacchera verso l'Altro, non c'e'
spazio per tribunali e per condanne, e la distanza dal moralismo, puritano o
non, e', sul piano storico e di principio, insuperabile.


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