Perche' Ho Accettato la Candidatura al Senato
di Lidia Menapace


Ringraziamo Lidia Menapace (per contatti: lidiamenapace@aliceposta.it) per
questo intervento. Lidia Menapace e' nata a Novara nel 1924, partecipa alla
Resistenza, e' poi impegnata nel movimento cattolico, pubblica
amministratrice, docente universitaria, fondatrice del "Manifesto"; e' tra
le voci piu' alte e significative della cultura delle donne, dei movimenti
della societa' civile, della nonviolenza in cammino. La maggior parte degli
scritti e degli interventi di Lidia Menapace e' dispersa in quotidiani e
riviste, atti di convegni, volumi di autori vari; tra i suoi libri cfr. Il
futurismo. Ideologia e linguaggio, Celuc, Milano 1968; L'ermetismo.
Ideologia e linguaggio, Celuc, Milano 1968; (a cura di), Per un movimento
politico di liberazione della donna, Bertani, Verona 1973; La Democrazia
Cristiana, Mazzotta, Milano 1974; Economia politica della differenza
sessuale, Felina, Roma 1987; (a cura di, ed in collaborazione con Chiara
Ingrao), Ne' indifesa ne' in divisa, Sinistra indipendente, Roma 1988; Il
papa chiede perdono: le donne glielo accorderanno?, Il dito e la luna,
Milano 2000; Resiste', Il dito e la luna, Milano 2001; (con Fausto
Bertinotti e Marco Revelli), Nonviolenza, Fazi, Roma 2004]

Carissime e carissimi,
come saprete ho accettato la candidatura al Senato in Friuli Venezia Giulia
nelle liste di Rifondazione. Ho ricevuto adesioni e approvazioni e auguri da
molte e molti, e anche qualche interrogativo: percio' vorrei motivare le
ragioni del mio si'.
Ho desiderato essere parlamentare, ma non e' stato mai possibile per ragioni
varie che attribuisco alla mia difficolta' di stare alle regole di un
partito o di costruirmi uno strumento di pressione, che sono le due forme
lecite di azione ad hoc, ma non si adattano a me.
Tuttavia in varie circostanze altre donne hanno cercato di ottenere una mia
candidatura ed elezione. Ricordo le due che ritengo piu' significative.
Rosangela Pesenti anni fa raccolse numerose firme per proporre il mio nome
al Pds, e la cosa arrivo' fino alla sera in cui si chiudeva la presentazione
delle liste, quando ci fu comunicato che non si era trovato posto per me:
sono molto grata a Rosangela e ad "Avvenimenti" che allora ospito' e
sostenne la campagna.
Piu' tardi, l'anno passato, il Comitato 8 marzo di Perugia e la sua
presidente Marcella Bravetti lancio' una raccolta di firme per proporre al
presidente Ciampi che fossi nominata senatrice a vita, anche per ottenere un
certo riequilibrio della rappresentanza tra i generi. Anche questa volta le
firme raccolte furono davvero tante, sia di singole e singoli, sia di
organizzazioni (ricordo in particolare il Forum delle Donne di Rifondazione,
l'Udi, le Donne in nero, ecc.). La sottoscrizione fu consegnata al
Quirinale, ma il presidente Ciampi non prese in considerazione il
riequilibrio e nomino' senatori a vita Napolitano e Pininfarina.
Adesso il mio nome e' stato proposto nelle liste di Rifondazione al Senato
con un gruppo di candidati e candidate non iscritte al partito, ma impegnate
nella costruzione della Sinistra Europea e per altri motivi che sono gli
stessi indicati anche nelle due precedenti iniziative, cioe' l'essere
femminista e pacifista.
*
In effetti da tempo rifletto sull'azione nonviolenta, su una politica di
pace, sul rinnovamento delle forme della politica (sistema pattizio tra
forme politiche) e sull'avvio di una cultura politica di sinistra che
rilegga il mondo, fondata sul lavoro nell'epoca di grandi trasformazioni e
contro la globalizzazione neoliberista, sul movimento delle donne, dei
diritti civili, su uno stato sociale posto sui beni comuni, della cultura
ambientalista e degli intellettuali come esperti della comunicazione.
Sono molto legata a queste mie riflessioni, come a quelle precedenti contro
il servizio militare delle donne (e anche degli uomini) e per la formazione
di un progetto di difesa popolare nonviolenta e servizio civile
obbligatorio, una proposta di riforma delle Nazioni Unite e un progetto di
neutralita'.
Ho anche svolto riflessioni sul lavoro della riproduzione (biologica,
domestica e sociale). Insisto sul tema della ricerca, perche' tengo ad avere
un qualche riconoscimento di aver prodotto qualche briciola di pensiero
teorico, dato che alle donne generalmente si riconosce dedizione,
generosita', sollecitudine e altre molte belle e utili virtu', non capacita'
teoriche.
*
Considero le due precedenti raccolte di firme come specie di primarie, e
forse indicazione anche di una possibile procedura da seguire in futuro se
si vorra' rendere stabile un rapporto tra espressioni di movimenti e
partiti, una questione cui non si puo' sfuggire quando si comincia a
proporre in misura significativa la presenza di persone non iscritte e non
con la formula pur benemerita dell'"indipendente", ma in rappresentanza
autonoma e molteplice di soggettivita' problematiche, critiche, ecc.
*
Per queste ragioni a un dipresso ho accettato la candidatura e ve ne rendo
conto. Se dovessi essere eletta daro' conto attraverso la mailing list
"Lisistrata" con regolarita' delle attivita' cui mi dedichero', per
mantenere un rapporto preciso col movimento nella prospettiva di una
democrazia partecipata.
La mia candidatura e' in Friuli Venezia Giulia, un collegio non sicuro, e
quindi, se siete interessate e interessati a che questa prospettiva si possa
realizzare, e se volete fare qualcosa che mi dara' gioia, e non potra'
ripetersi, sostenete la mia candidatura segnalandola a chi conoscete in
Friuli Venezia Giulia.
Vi ringrazio di cuore,
Lidia Menapace

TOP