La libertà del cristiano
di Lev Tolstoj

Il Regno di Dio è in voi, a cura degli Amici di Tolstoi, Manca, Genova s.d., pp.230-231.
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Per sentirsi liberato da ogni potere umano, basterebbe che l'uomo concepisse la sua vita secondo la dottrina del Cristo, cioè, comprendesse che la sua vita non appartiene né a lui stesso, né alla sua famiglia, né alla sua patria, ma soltanto a Colui che gliela diede; e che egli deve, per conseguenza, osservare, non la legge della sua personalità, della sua famiglia o della sua patria, ma la legge, che nulla limita, la legge di Colui donde egli trasse origine. Gli basterebbe comprendere che il fine di ogni vita è di osservare la legge di Dio, perché in presenza di questa legge che tiene luogo di tutte le altre, tutte le leggi umane perdessero il loro carattere obbligatorio.
Il cristiano si affranca dunque da ogni potere umano per il fatto ch'egli considera la legge dell'amore, innata in ogni uomo e resa conscia dal Cristo, come l'unica guida della vita. Egli può essere bersagliato dalla violenza, privato della sua libertà materiale, dominato dalle passioni (colui che commette il peccato è schiavo del peccato), ma egli non può non essere libero, egli non può essere costretto, da qualche pericolo o da qualche minaccia, a commettere un'azione contraria alla sua coscienza. Egli non può esservi costretto perché le privazioni e le sofferenze che sono così forti contro gli uomini dal concetto sociale della vita, non hanno azione su di lui. Le privazioni e se sofferenze che tolgono agli uomini dal concetto sociale la felicità per la quale vivono, lungi dal compromettere quella del cristiano, che risiede nell'adempimento della volontà di Dio, la rendono al contrario più intensa, perché egli soffre per Dio.
Ecco perché il cristiano non può adempiere ai comandamenti della legge esterna, quando non sono di accordo con la legge divina dell'amore, come avviene per le esigenze dei governi, e non può neanche sottomettersi a checchessia, né riconoscere alcuna soggezione.
La promessa di soggezione a qualsivoglia governo - quest'atto che si considera come la base della vita sociale - è la negazione assoluta del cristianesimo, perché promette anticipatamente di essere sottomesso alle leggi elaborate dagli uomini, significa tradire il cristianesimo il quale non riconosce, per tutte le occasioni della vita, che la sola legge divina dell'amore.

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