Quattro mezzi di azione violenta
di Lev Tolstoj

Il Regno di Dio è in voi, a cura degli Amici di Tolstoi, Manca, Genova s.d., pp.212-215.
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I governi e le classi dirigenti oggidì si appoggiano non sul diritto, neanche sopra una parvenza di giustizia, ma sopra una organizzazione così ingegnosa, grazie ai progressi della scienza, che tutti gli uomini sono presi in un cerchio di violenza dal quale non hanno alcuna possibilità di uscire. Questo cerchio è composto di quattro mezzi di azione sugli uomini. Questi mezzi sono legati fra loro come gli anelli di una catena.
Il primo mezzo, il più vecchio, è l'intimidazione. Esso consiste nel rappresentare il regime attuale (qualunque esso sia, la repubblica più liberale o la monarchia più dispotica) come qualcosa di sacro e d'immutabile. Come conseguenza, si punisce con le pene più crudeli ogni tentativo di cambiamento. Questo mezzo fu adoperato nei tempi antichi e si adopera oggidì dovunque c'è un governo: in Russia contro coloro che si chiamano nichilisti, in America contro gli anarchici, in Francia contro gli imperialisti, i monarchi, i comunardi e gli anarchici. Le strade ferrate, i telegrafi, i telefoni, la fotografia ed i mezzi perfezionati per fare sparire gli uomini senza uccisione, rinchiudendoli a perpetuità in celle isolate, dove, nascosti a tutti, muoiono dimenticati, e una quantità di altre invenzioni moderne di cui si servono i governi, danno loro una forza tale che, una volta il potere caduto fra certe mani, con la polizia palese o segreta, con l'amministrazione o tutto un esercito di legulei, di carcerieri e di carnefici, non c'è più nessuna possibilità di rovesciare il governo, per pazzo e crudele che sia.
Il secondo mezzo è la corruzione. Esso consiste nel prendere al popolo le sue ricchezze col mezzo delle imposte, e distribuirle ai funzionari che in ricambio s'incaricano di mantenere e di aumentare l'oppressione. I funzionari comprati, dai ministri ai copisti, formano una rete insormontabile di uomini legati dallo stesso interesse: vivere a detrimento del popolo. Essi arricchiscono tanto di più, quanto maggiore è la sottomissione con la quale eseguiscono gli ordini del governo, sempre e dappertutto, non indietreggiando innanzi ad alcun mezzo, in tutti i rami dell'attività, difendendo con la parola e con l'azione la violenza governativa sulla quale è fondato il loro benessere.
Il terzo mezzo è ciò che non posso chiamare altrimenti che l'ipnotizzazione del popolo. Questo mezzo consiste nell'arrestare lo sviluppo morale degli uomini e, con diverse suggestioni, mantenerli nel vieto concetto della vita su cui si fonda il potere del governo. Questa ipnotizzazione è organizzata oggidì nel modo più complicato, e la sua influenza va dall'infanzia alla morte. Questa ipnotizzazione comincia nelle scuole obbligatorie, create a questo fine, dove si inculcano ai fanciulli delle nozioni che erano quelle dei loro avi e che sono in contraddizione con la coscienza moderna dell'umanità. Nei paesi in cui esiste una religione di stato, s'insegnano ai fanciulli catechismi stupidi e blasfematori, dove si trova indicata come un dovere la sottomissione alle autorità; nei paesi repubblicani s'insegna loro la superstizione selvaggia del patriottismo e lo stesso preteso obbligo di ubbidire ai poteri. In un'età più avanzata, questa ipnotizzazione si continua coll'incoraggiamento delle superstizioni religiose e patriottiche. La superstizione religiosa è incoraggiata dalla creazione, col denaro tolto al popolo, di tempi, di processioni, di monumenti, di feste, e tutto ciò coll'aiuto della pittura, dell'architettura, della musica, dell'incenso che inebria, e soprattutto col mantenimento del clero la cui missione è di abbrutire gli uomini e di mantenerli costantemente in questo stato, coll'aiuto dell'insegnamento, della solennità delle cerimonie, dei sermoni, e col suo intervento nella vita privata, alla nascita, al matrimonio, alla morte. La superstizione patriottica è incoraggiata dalla creazione di feste nazionali, di spettacoli, di monumenti, di solennità che dispongono gli uomini a non riconoscere altro valore se non quello del loro popolo, altra grandezza se non quella del loro stato e dei suoi governanti, e provocano in essi l'ostilità ed anche l'odio degli altri popoli. Oltre a ciò, i governi dispotici proibiscono libri e discorsi che illuminano il popolo, e tutti gli uomini che possono svegliarlo dal suo torpore sono deportati o chiusi in prigione. Di più, tutti i governi senza eccezione nascondono al popolo tutto ciò che può affrancarlo, ed incoraggiano tutto ciò che può corromperlo, come la letteratura che mantiene il popolo nella barbarie delle superstizioni religiose e patriottiche, i piaceri sensuali: spettacoli, circhi, teatri, come i mezzi materiali di abbrutimento, quali il tabacco, l'alcool, che sono la principale sorgente degli introiti dello stato. Perfino la prostituzione è incoraggiata, perché non solo essa è riconosciuta, ma bensì organizzata dalla maggior parte dei governi.
Il quarto mezzo consiste nello scegliere fra tutti gli uomini legati ed abbrutiti con l'aiuto dei tre mezzi precedenti, un certo numero d'individui per farne gli strumenti passivi di tutte le crudeltà necessarie al governo. Si arriva d abbrutirli ed a renderli ancora più feroci,scegliendoli fra gli adolescenti, allorché non hanno ancora potuto formarsi un concetto chiaro della moralità, ed isolandoli da tutte le condizioni naturali della vita: la casa paterna, la famiglia, la città natale, il lavoro utile. Li rinchiudono in caserme, li vestono con abiti speciali, li obbligano con grida, con tamburi, con la musica, con oggetti luccicanti, a fare giornalmente degli esercizi corporali, inventati espressamente, ed essi cadono con questi mezzi in uno stato d'ipnotismo tale che cessano di essere uomini e divengono macchine senza ragionamento, docili al volere dell'ipnotizzatore. Sono questi uomini giovani e forti (oggidì tutti i giovani, grazie al servizio militare universale), che ipnotizzati, armati e pronti all'assassinio, al primo ordine del governo, costituiscono il quarto principale mezzo di oppressione.
Con questo mezzo di chiude il cerchio della violenza.
L'intimidazione, la corruzione, l'ipnotizzazione, fanno dei soldati, i soldati dànno il potere, il potere dà il danaro col quale si comprano i funzionari e si reclutano i soldati.
E' un cerchio in cui tutto s'incatena strettamente e d'onde è impossibile uscire con la violenza.

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