Assemblea Annuale della Associazione IPRI - Rete CCP (Corpi Civili di Pace)

Vicenza, 05 Giugno 2011

L’Assemblea Annuale di IPRI (Italian Peace Research Institute) Rete CCP (Corpi Civili di Pace) convocata a chiusura del Convegno dedicato ad un “Centro per la Prevenzione e la Previsione dei Conflitti Armati e per la Formazione e la Preparazione dei Corpi Civili di Pace – Vicenza luogo ideale?” tenuto a Vicenza il 3-5 Giugno 2011, si tiene alla presenza di: Alberto L’Abate, presidente, Gianni D’Elia, segretario, i consiglieri: Nanni Salio (Centro Studi Sereno Regis), Gianmarco Pisa (Operatori di Pace - Campania), Alessandro Capuzzo (Comitato Danilo Dolci) e i rappresentanti dei Movimenti aderenti: Francesco Ambrosi (Movimento Internazionale Riconciliazione), Mao Valpiana (Movimento Nonviolento), Raffaele Barbiero e Silvia De Michelis (ALON GAN), Maria Gaias (Berretti Bianchi). Si prende atto della giustificazione scritta di Maria Carla Biavati, che pur il giorno prima ha egregiamente  animato il gruppo di lavoro sul ruolo delle donne nei CCP, impossibilitata a restare per ragioni di lavoro. La discussione si apre sui punti all’ordine del giorno della convocazione: il bilancio dell’associazione e delle attività in corso, l’individuazione delle iniziative da intraprendere e delle linee di azione per il futuro, il rinnovo delle cariche sociali. 

In apertura, viene illustrato lo “stato dell’arte” delle associazioni aderenti che configurano la composizione effettiva della Rete CCP (a norma di adesione e quota d’iscrizione versata): soci di IPRI – Rete CCP sono allo stato il Centro Studi Sereno Regis (CSSR), il Movimento Nonviolento (MN), il Movimento Italiano Riconciliazione (MIR), l’Associazione Lega Obiezione e Nonviolenza – Gruppo di Azione Nonviolenta (ALON GAN), la Fondazione “Alexander Langer”, gli “Operatori di Pace - Campania”, i “Berretti Bianchi”, il Comitato “Danilo Dolci”. Dal punto di vista formale, la IPRI - Rete CCP in quanto tale resta una associazione semplice, sebbene il suo Statuto sia configurato nella forma di APS (Associazione di Promozione Sociale), avendo preferito, nel corso della riflessione maturata in sede di Consiglio, mantenere una struttura leggera (associazione semplice) senza procedere alla registrazione formale come APS, conservando tuttavia il compito statutario della promozione sociale, in quanto coerente con l’obiettivo politico da perseguire, vale a dire promuovere la costruzione dei CCP in Italia.  Dal  punto di vista economico, a norma di bilancio presentato e illustrato dal tesoriere dell’associazione, le entrate ammontano complessivamente a ca. 4.600 €, le uscite ammontano complessivamente a ca. 3.100 €, l’avanzo di cassa netto è dunque pari a ca. 1.500 €, da cui detrarre le spese sostenute per la realizzazione del Convegno.

Il bilancio dell’attività svolta nell’ultimo anno è sostanzialmente positivo, sebbene si sia accusata una certa lentezza nella promozione dell’iniziativa dell’Associazione ed una certa manchevolezza sotto il profilo del perseguimento dell’obiettivo politico, quello, ovviamente, della promozione dei CCP in Italia. Quanto agli strumenti della comunicazione, si sottolinea il buon andamento dei contatti del sito sociale: www.reteccp.org, e si sollecita l’attenzione di tutti i soci in ordine al corretto utilizzo delle liste di diffusione dell’Associazione che sono quattro e hanno destinatari diversi: rispettivamente la Segreteria, il Direttivo, i Soci e ccpnews che rappresenta la vera e propria lista di diffusione presso gli esterni. Quanto infine all’iniziativa sin qui tenuta: il Consiglio Direttivo si è riunito regolarmente, in media ogni 2-3 mesi, sebbene non tutti i Consiglieri siano stati regolari e puntali nella partecipazione al dibattito interno e alle riunioni previste, la campagna per la pubblicazione dell’albo degli Obiettori di Coscienza ha registrato 250 presenze formali (registrate con nome - cognome - firma) sulla lista aperta presso il sito di peacelink, e più di duemilacinquecento sulla pagina facebook dedicata. Il progetto in corso, il sostegno alle vedove di Krushë in Kosovo, finanziato dalla Tavola Valdese con 8000 € più 2.000 € a co-finanziamento di IPRI - Rete CCP, va avanti, dopo l’ultima missione di monitoraggio e la modifica richiesta, approvata dal finanziatore, consistente nel sostituire la dotazione di un sistema per l’annaffiatura a pioggia con la fornitura di altri macchinari per aumentare la produzione domestica (peperoni ed aivar). Viene inoltre posto all’attenzione dell’Assemblea il fatto che è stato presentato, presso la Regione FVG, in attesa di valutazione, un nuovo progetto per la ri-sistemazione del capannone in uso dalle donne di Krushë.

Si affronta quindi il punto relativo alla collaborazione con il Tavolo ICP (Interventi Civili di Pace) presso il quale G. Pisa, oltre a rappresentare la propria associazione degli “Operatori di Pace - Campania”, rappresenta anche la IPRI - Rete CCP, ed alle cui ultime assemblee hanno partecipato A. L’Abate, G. D’Elia e A. Capuzzo. Il Tavolo ICP è stato inizialmente promosso, assieme alla sottosegretaria Patrizia Sentinelli, per il conseguimento di una legge di riconoscimento dei CCP. Con la caduta del governo Prodi (che tale riconoscimento aveva nel programma) il Tavolo è rimasto come coordinamento delle associazioni coinvolte nell’implementazione del progetto “Interventi Civili di Pace” sotto forma di Info-EaS per l’informazione, promozione e educazione allo sviluppo, in particolare nelle scuole, sul tema degli Interventi Civili di Pace. Venuto meno il finanziamento legato al progetto, il Tavolo ha perso la rappresentatività iniziale ed è oggi partecipato solo dalle associazioni: “Un Ponte per…”, “Casa per la Pace” di Milano, “IPRI - Rete CCP”,  “Operatori di Pace – Campania”, “Centro Studi Difesa Civile”, piccoli gruppi locali e numerosi aderenti a titolo individuale. Attualmente, il Tavolo è una rete informale, si dota soprattutto del compito di alimentare la circolazione delle informazioni relative all’ICP tra gli aderenti, e nel corso dell’ultima assemblea (Firenze, 28-30 Gennaio) ha deciso di non configurarsi come forum, né di strutturarsi in forma giuridica, per mantenere una struttura reticolare leggera.

 

La discussione interna all’Assemblea sui punti all’ordine del giorno pone alle luce tre questioni:

1. non è emersa a sufficienza la capacità di proposta politica sui CCP della IPRI - Rete CCP,

2. non è stata sviluppata a sufficienza la campagna di promozione (soprattutto in termini d’iniziativa nelle diverse città in cui la IPRI - Rete CCP è rappresentata) sulla costruzione dei CCP in Italia,

3. si ritiene inadeguata la modalità attuale di sviluppo del Tavolo ICP sia per le modalità assemblea-ristiche del dibattito, sia per la mancanza di democraticità del processo decisionale, che avoca le decisioni a luoghi separati e ristretti e rischia di compromettere la qualità del dibattito e delle relazioni tra i soggetti componenti.

L’Assemblea passa a richiamare le attivazioni in corso della IPRI - Rete CCP che impegneranno stabilmente l’Associazione nel corso del prossimo futuro:

1. il Centro per la Prevenzione dei Conflitti Armati e la Formazione dei CCP, soprattutto dopo l’esito, unanimemente valutato positivo e incoraggiante, del Convegno vicentino, può rappresentare la “bussola” dell’iniziativa dell’Associazione, sia perché consente di stringere i rapporti con Vicenza e l’ipotesi di rete di città militarizzate avanzata nel Convegno, sia perché permette di organizzare l’attivazione sociale intorno ad un progetto-pilota in ordine alla sua auspicata approvazione, anche rilanciando l’ipotesi progettuale legata al Grundtvig, che, come progetto europeo di formazione permanente, potrebbe fornire parte dei mezzi finanziari per l'attivazione del Centro vicentino, e confermando i formatori CCP nell’ambito del progetto dei “1000 Giovani per la Pace”, che assieme al MN la IPRI Rete CCP ha elaborato nei confronti della Tavola della Pace sotto forma di laboratorio per i ragazzi delle scuole che interverranno alla iniziativa di Bastia Umbra, nei giorni precedenti alla Marcia Perugia - Assisi del 25 settembre, di cui ricorre il 50° anniversario.

2. le ipotesi progettuali in corso legate tanto al progetto in via di implementazione a Krushe (Kosovo) sia alle sperimentazioni di CCP in Italia (Castelvolturno) e all’estero (soprattutto ancora in Kosovo, grazie ai rapporti che stanno maturando con IPSIA – ACLI, e in Palestina, grazie alla partecipazione alle ultime missioni dedicate, quali la Conferenza di Bil’in e la CO:R.UM) sollecitano tutte le associazioni costituenti la Rete CCP a partecipare alle singole attivazioni progettuali ed alla costruzione delle reti dedicate, in base alle proprie specificità.

3. l’approfondimento della bozza per lo standard ICP, fatta circolare via mail, analogamente richiede a tutte le associazioni componenti di discutere il documento e far pervenire via mail al Consiglio le proprie osservazioni in modo da consentire all’Associazione di avanzare una sua proposta di integrazione nell’assemblea che dovrà valutare il documento; si propone di chiedere un incontro con i rappresentanti del Tavolo ICP (Anna Fazi, Martina Pignatti, Carlo Schenone) per condividere le modalità di partecipazione alla assemblea.

All’unanimità, l’Assemblea elegge le nuove cariche sociali. Presidente: Maria Carla Biavati. Segretario: Gianmarco Pisa. Tesoriere: Gianni D’Elia. Consiglio Direttivo: Francesco Ambrosi (MIR), Maria Carla Biavati (Berretti Bianchi), Alessandro Capuzzo (MN), Gianni D’Elia, Alberto L’Abate, Gianmarco Pisa (Operatori di Pace – Campania), Nanni Salio (Centro Studi Sereno Regis).

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