Cari/Care Amici/Amiche, 
Riunione online di IPRI - CCP 14 Marzo 2021: è stata l’occasione per aggiornare le attività in corso e per riprendere il filo del comune impegno nella nostra Associazione.  Come nella precedente IPRI – Rete CCP, così nella attuale IPRI – CCP, l’attivazione della Associazione è legata alle attività, alle iniziative e ai progetti che i soci e le socie portano avanti e nelle quali decidono, di volta in volta, di coinvolgere IPRI – CCP. Viene quindi dedicata ampia parte della riunione online ad una condivisione delle varie attività in corso nei vari territori. 
Tra queste, il progetto del “Ponte di corpi”, a partire dall’omonimo Manifesto che ha costituito una piattaforma di impegno per l’accoglienza e contro i respingimenti e che ha indetto, per lo scorso 6 marzo, una mobilitazione nazionale (e una manifestazione sul confine croato) contro le violenze e contro i respingimenti di cui sono vittime ogni giorno donne e uomini della rotta balcanica. L’iniziativa ha avuto corrispettivi in oltre 50 città. 
Quindi, il progetto del “Mediterraneo Mare di Pace”, partito il 27 ottobre 2019, come percorso marittimo della II Marcia Mondiale della Pace e della Nonviolenza, che prosegue con una serie di iniziative con l’obiettivo, tra gli altri, di concretizzare un “Trattato del Mediterraneo come mare di pace e privo di armi nucleari”. 
Inoltre, il progetto delle “Ambasciate di Pace”, nato su ispirazione della Consulta per la Pace del Comune di Palermo, che ha realizzato, tra le altre cose, una quattro giorni, dal 29 settembre al 2 ottobre 2018,  sul tema del “Mediterraneo Mare di Pace”, la proposta di progetto per una “Rete delle ambasciate di pace” e il “Manifesto di Palermo”, i cui primi sottoscrittori sono la Consulta per la Pace, la nonviolenza, i diritti umani, la Rete Disarmo del Comune di Palermo, la stessa IPRI – CCP, la WILPF (Women's International League for Peace and Freedom - Lega Internazionale Donne per la Pace e la Libertà), la rete dei Disarmisti Esigenti, PeaceLink.
Non meno importante, poi, il rilancio della campagna per la ratifica italiana del TPAN, lo storico Trattato per la proibizione delle armi nucleari, il primo trattato internazionale legalmente vincolante per la completa proibizione delle armi nucleari, in vista della completa eliminazione, entrato in vigore il 22 gennaio 2021. Viene inoltre segnalata la proposta della realizzazione di un webinar sul rischio nucleare nel Mediterraneo nell’ambito della COP 26 di Glasgow (XXVI Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici a Glasgow 1 - 12 novembre 2021) e richiamata l’importanza dei temi dell’antinuclearismo e dell’antimilitarismo.
Ancora, le attività legate alla sensibilizzazione e alla formazione, come quelle del Centro di Documentazione del Manifesto Pacifista Internazionale, membro della rete internazionale dei Musei della Pace, che si è arricchita del nuovo Fondo Alberto L’Abate, dedicato ad Alberto L’Abate, fondatore e ispiratore di IPRI – Rete CCP, e costituito da decine di manifesti raccolti da Alberto nel corso degli anni e donati alla raccolta di manifesti della Casa per la Pace “la Filanda”, curata dal CDMPI, e che ha in progetto di organizzare una mostra online di questi manifesti, oltre a quelli già presenti nella raccolta.
Per quanto riguarda poi le attività “sul campo”, per quanto limitate e riformulate in considerazione della pandemia e delle conseguenti limitazioni, sono attive quelle dedicate all’interposizione nonviolenta in Palestina, legata alla storica attivazione di Interventi Civili di Pace, e quella dedicata ai Corpi Civili di Pace in Kosovo, con una serie di attività, anche di carattere culturale, nei Balcani. Legata a queste vi è il rinnovato impegno nel BDS (il 18 marzo si terrà la presentazione del dossier sull'embargo militare a Israele curato dalla Campagna BDS Italia e quindi le iniziative per la Israeli Apartheid Week 14 marzo - 21 marzo 2021).
Come richiama, del resto, la sua “storica” denominazione, sono proprio queste le connotazioni di IPRI – CCP, in coerenza e in continuità con l’ispirazione di Alberto L’Abate, vale a dire l’educazione-intervento e la ricerca-azione per la pace, da un lato, e l’azione, teorica e pratica, per i Corpi Civili di Pace, dall’altro. La confluenza di IPRI e Rete CCP nacque infatti come proposta dei BeBi (Berretti Bianchi) per la Difesa Popolare Nonviolenta, raccogliendo le associazioni impegnate nella prevenzione della violenza e nella trasformazione dei conflitti. 
La successiva trasformazione nella associazione semplice IPRI – CCP ha corrisposto all’esigenza di mantenere il coordinamento tra i singoli soci impegnati in questi ambiti e di preservare la continuità e le sperimentazioni legate alla ricerca e al lavoro di Alberto L’Abate. L’IPRI – CCP è pertanto l’organizzazione succedanea della IPRI – Rete CCP, le sue modifiche statutarie sono state regolarmente approvate e pubblicate, è attiva nelle attività dei suoi soci, i soci sono individuali e rappresentano, all’interno dell’Associazione, esclusivamente sé stessi, il metodo di formazione della decisione è sempre quello del metodo del consenso e, ferma restando l’esigenza di non disperdere e non liquidare il patrimonio di pratiche e esperienze accumulato dall’Associazione, è disponibile a percorsi di rete e di collaborazione sulla base della affinità delle pratiche e degli obiettivi. 
Un saluto di pace a tutti e tutte.   

GianMarco Pisa

top