Nel 1974 viene adottata una riforma costituzionale a fortissimo decetramento. Questa riconosce al Kossovo ed alla Voivodina i diritti di unità federali. Secondo la Costituzione della Repubblica Federale Socialista della Yugoslavia (SFRY), il Kossovo, pur essendo una provincia autonoma ed in qualche misura all’interno della Serbia, viene definito come una unità cofondante della Federazione. Tutte le istituzioni del Kossovo, il Parlamento, il Governo, i Tribunali, le Istituzioni Educative, gli Uffici di Pianificazione del Territorio, ed altri centri, sono indipendenti dalla Serbia e direttamente collegati con la Federazione. In questo periodo il Kossovo gode praticamente dello status di una Repubblica con il diritto di veto nel Parlamento Federale; lo statuto, il terirtorio. Le relazioni gerarchiche del Kossovo a livello Federale sono regolate dalla Costituzione Federale e dalla Costituzione del Kossovo che può essere cambiata solo dal Parlamento del Kossovo. Il Parlamento, i corpi esecutivi del Governo del Kossovo non sono in una posizione subordinata alla Serbia. Il Kossovo ha avuto un membro nella presidenza collettiva della Federazione, che ha presieduto per due volte.
La percentuale di albanesi presenti nel partito e nei ruoli dirigenti comincia a crescere e, in parallelo, cresce il disagio della componente serba della popolazione che in buon numero lascia la regione, spinta anche dalle cattive condizioni economiche.
Il Kossovo, costituendo il 9% della popolazione dell'intera federazione, produceva il 2% del reddito nazionale lordo e a partire dagli anni 50 ha usufruito di una fetta sempre crescente del fondo federale per le regioni meno sviluppate.

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