Comunicati Stampa di Pax Christi Italia
9 novembre 2004
10 novembre 2004
11 Novembre 2004

9 novembre 2004

"Ponti e non muri" è il titolo della campagna che
Pax Christi Italia ha presentato oggi nel corso di
una conferenza stampa tenutasi a Roma. Gli scopi
della campagna sono stati ben delineati dal
video-messaggio in cui Michel Sabbah, patriarca
latino di Gerusalemme e presidente di Pax Christi
International, ha detto: "Fermare la costruzione
del muro è vitale non solo per i palestinesi ma
anche per gli israeliani. La strada per ottenere
la pacifica convivenza - ha proseguito Sabbah - è
il ritiro di Israele dai Territori Occupati".
La campagna prevede la distribuzione di cartoline
da sottoscrivere e inviare al primo ministro
israeliano e al presidente del consiglio del
nostro governo. Nello stesso tempo sono stati
approntati materiali per l'educazione alla pace
che traggono spunto dalla questione del muro.
Infatti, nella presentazione, Tonio Dell'Olio,
coordinatore nazionale di Pax Christi, ha spiegato
che oltre ai disagi quotidiani che il muro provoca
agli abitanti dei villaggi palestinesi in
Cisgiordania, rappresenta un vero e proprio
scandalo in quanto - anche simbolicamente - indica
la cultura del conflitto e della contrapposizione
piuttosto che quella della fiducia reciproca. Su
questo punto ha insistito anche don Nandino
Capovilla, responsabile Israele-Palestina di Pax
Christi, che ha detto: "Ci sono segni di speranza
importanti oggi in entrambe le parti in conflitto
e gli operatori di pace devono cercare di
costruire alleanze intelligenti per far leva sulla
parte di popolazione che più genuinamente cerca la
pace".
La scelta della data per il lancio della campagna
è stata dettata dalla ricorrenza del quindicesimo
anniversario della caduta del muro di Berlino, ma
molti degli intervenuti hanno sottolineato anche
la svolta in corso nel conflitto
israelo-palestinese a causa delle gravissime
condizioni di salute del leader palestinese Yasser
Arafat. "Può rappresentare un'occasione propizia -
ha detto Dell'Olio riferendosi all'uscita di scena
del leader palestinese - perché Israele in questo
momento sarebbe chiamato ad offrire segni di buona
volontà nella direzione della pace fermando la
costruzione del muro". Ospite d'onore della
conferenza è stato Larry Fata portavoce di EAPPI
(Ecumenical Accompaniment Programme in Palestine
and Israel), il quale ha sottolineato l'importanza
di esprimere la solidarietà internazionale - e dei
credenti in particolare - nei confronti delle due
popolazioni coinvolte nel conflitto. Il dr. Fata
non ha mancato di porre in evidenza la
collaborazione in atto con associazioni e realtà
israeliane che si oppongono decisamente al
conflitto.

I materiali per aderire e sostenere la campagna
possono essere richiesti presso la
segreteria nazionale di Pax Christi:
Via Quintole per Le Rose 131
50029 Tavarnuzze FI
tel: 055.2020375 - fax: 055.2020608
e-mail: info@paxchristi.it - sito web:
www.paxchristi.it

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Comunicato stampa
Pax Christi ai parlamentari NATO: Benvenuti ma
10 novembre 2004 ore 13,40


Con una lettera aperta Pax Christi - movimento
cattolico internazionale per la pace, si rivolge
ai parlamentari dei Paesi NATO che si riuniranno
nei prossimi giorni a Venezia.
„Giorno dopo giorno si svelano davanti a tutti gli
effetti devastanti delle guerre umanitarie o
preventive&Mac246; si legge nel documento&Mac246; e anche la
Nato ha ignorato e superato completamente il suo
ruolo diventando ancella della strategia imperiale
della guerra infinita‰ E&Mac226; questa la preoccupazione
contenuta nel messaggio accanto alla riflessione
sul ruolo che la Nato va svolgendo nel mondo: „La
Nato si sarebbe dovuta sciogliere per raggiunto
fine sociale quando nel 1989 è caduto il muro di
Berlino‰ ha affermato Giulio Andreotti di recente.
Significativamente la lettera viene diffusa nel
giorno in cui il calendario ricorda la memoria di
San Martino di Tours che seppe riconvertire la
propria spada in strumento di condivisione e di
giustizia verso i poveri. Dopo aver espresso il
disappunto per le enormi risorse economiche
destinate ogni anno all&Mac226;acquisizione di nuovi
armamenti, la lettera rivolge una richiesta ai
partecipanti all&Mac226;Assemblea Parlamentare: „La Nato
chieda ed attui una forte riduzione delle spese
militari e un maggior finanziamento alla
cooperazione internazionale e al sostegno delle
politiche sanitarie nei paesi poveri‰ ponendo nel
contempo una forte attenzione sui mezzi
alternativi alla guerra per la soluzione delle
crisi internazionali.

Contatti: Pax Christi&Mac246; segreteria nazionale
0552020375&Mac246; info@paxchristi.it
<mailto:info@paxchristi.it>

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Pax Christi
Lettera aperta ai Parlamentari della NATO
„Benvenuti a Venezia, città di pace!”
Pax Christi Italia
11 Novembre 2004
memoria di San Martino di Tours vescovo


Avremmo voluto rivolgere anche a voi, come ai
milioni di persone che arrivano qui per tanti
motivi, lo stesso saluto, se non fossimo
pienamente consapevoli che voi non vi perderete
per le calli inseguendo quei percorsi di pace che
i cittadini e i milioni di persone che continuano
a dire no alla guerra ricercano senza mollare mai.
Ovunque nel mondo nuove guerre stanno generando
terrore e terrorismo: esse hanno responsabili
precisi, che prendono decisioni a cui non
intendiamo consegnare la nostra approvazione.
Giorno dopo giorno si svelano davanti a tutti gli
effetti devastanti delle guerre „umanitarie‰ o
„preventive‰: anche la Nato ha ignorato e superato
completamente il suo ruolo diventando ancella
della strategia imperiale della guerra infinita.
Ci stanno ripetendo in questi giorni che voi
parlamentari non c&Mac226;entrate niente con la svolta
radicale della Nato che, rispetto all&Mac226;Alleanza
difensiva del 1949, ha cambiato tutto tranne il
nome, diventando, senza alcuna discussione e
decisione dei parlamenti nazionali, un nuovo
soggetto sovrano che si è appropriato del diritto
di far scoppiare guerre e conflitti ovunque e
senza più limitazioni agli „interessi‰ dei paesi
membri.
„La Nato si sarebbe dovuta sciogliere per
raggiunto fine sociale quando nel 1989 è caduto il
muro di Berlino‰. Non sono queste le parole di un
radicale pacifista, ma del senatore a vita Giulio
Andreotti, pronunciate l&Mac226;altro giorno a Cagliari.
Ma già la vostra Assemblea di Istanbul contribuì a
modificare obiettivi e finalità. Senza alcuna
limitazione geografica, nel 1999, si stravolse il
concetto strategico della Nato, decidendo che le
sue forze armate possono intervenire ovunque nel
mondo per conseguire i suoi scopi, anche nei casi
non previsti dallo statuto.
Quale è la vostra visione del futuro? Alla base di
una alleanza militare vi è la necessità di sapere
da chi ci si deve difendere. Chi è il nemico oggi?
Le migliaia di vittime che qualcuno avrà pur sulla
coscienza, gridano giustizia e i popoli invocano
un rafforzamento dell&Mac226;ONU. Nemmeno il fiume di
sangue dei 100.000 morti in Iraq sta fermando la
logica devastante delle armi. E mentre Kofi Annan
condanna ancora una volta come „illegittima‰
quella guerra, voi parlamentari vi accingete a
coprire, se non a ratificare, i prossimi scenari
di guerra planetaria.
Sapete bene che sono centinaia i miliardi di
dollari spesi ogni anno in armamenti. Le armi sono
legate al sistema finanziario e servono a
mantenere i privilegi dei pochi contro i molti,
gli esclusi dal banchetto.
Anche noi abbiamo un sogno. Che dall&Mac226;assemblea di
Venezia possa uscire a chiare lettere la richiesta
di un&Mac226;inversione di tendenza. La Nato chieda ed
attui una forte riduzione delle spese militari e
un maggior finanziamento alla cooperazione
internazionale e al sostegno delle politiche
sanitarie nei paesi poveri.
La nostra coscienza di cittadini e l&Mac226;assoluto
imperativo del Vangelo ci obbligano a non tacere.
Noi riteniamo che la guerra abbia ampiamente
dimostrato nel corso dei secoli di non essere uno
strumento efficace per la soluzione delle crisi
internazionali e pertanto che essa vada superata
in favore di altri mezzi che nella risoluzione di
conflitti escludano il ricorso alla violenza.


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