Rapporto sulla Conferenza di Cluj
di Maria Carla Biavati

Ciao,
qui di seguito alcune note preventive di un mio piu' esaustivo rapporto sulla conferenza di Cluj, per spiegare le strategie che stanno per attuarsi dopo la lettera di dimissioni presentata da F. Tullio in carica come co-rappresentante, insieme all'inglese Tim Wallis, della sezione europea di Nonviolent Peaceforce all'International Governance Comitee. Francesco si e' dimesso accusando NP di attuare una politica troppo culturalmente filoanglosassone e non troppo chiara nelle strategie e nelle linee guida di applicazione pratica.
La conferenza di Cluj ha discusso del problema posto ed ha accolto le istanze di Francesco ma ha anche convenuto che per motivi di carattere personale si dovesse delegare un altro rappresentante le diversioni di Francesco. E' stato quindi eletto Kaj Brand Jacobsen come co-rappresentante insieme a Tim Wallis che resiste solo fino alla prossima conf mondiale di NP che si svolgera' nel 2006 e dove si rieleggeranno tutti i rappresentanti delle sezioni in tutto il mondo. Kaj e' ben conscio di portare avanti le istanze di Francesco anche perche' altri gruppi regionali, gli indiani e i sudamericani, per esempio, presentano le stesse istanze sulla interculturalita' e la trasparenza decisionale. Mi sento quindi personalmente in accordo con le decisioni prese a Cluj e, dato che partecipero' a tre working group insieme con altre ass. italiane (csdc, fondazione langer, ecc ...)
Credo che si possa serenamente continuare a lavorare con NP, continuando pero' a sostenere e valutare accuratamente il percorso a venire.

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