Cari amici,

Plauso generale al Presidente della Repubblica Italiana, che nel sessantesimo anniversario della Fao, il 17 ottobre 2005 a Roma, ha dichiarato che "una societa' che spende centinaia di miliardi in armamenti e consente che ogni anno muoiano di fame cinque milioni di bambini e' una societa' malata di egoismo e di indifferenza". Giusto. Giustissimo. Bravo
presidente. Anzi, no. Ipocrita.

La domanda sorge spontanea:
è possibile essere insieme un paladino della pace e un piazzista di armi? Io penso di no. Se abbiamo l'occasione, ricordiamoglielo a Ciampi. Tacere sarebbe ipocrisia!

Possibile? La memoria e' cosi' corta? Ci siamo gia' dimenticati che poco meno di un anno fa il presidente Ciampi e' andato in Cina a fare il piazzista d'armi italiane?
Era il 9 dicembre 2004 e, durante la visita ufficiale, Carlo Azeglio Ciampi disse al presidente cinese Hu Jintao: "L'Italia e' favorevole all'abolizione dell'embargo sulle esportazioni di armi verso la Cina, deciso dall'Unione Europea quindici anni fa, fa dopo il massacro di Piazza Tian An Men. Lo slancio nei rapporti Roma-Pechino era già stato anticipato da un'intervista del ministro degli Esteri, Fini, pubblicata il 6 dicembre dal "Quotidiano del Popolo", secondo cui la posizione assunta dall'Italia nei confronti di Pechino "si colloca all'interno della posizione dell'Europa, visto che il mantenimento dell'embargo non corrisponde allo spirito della partnership strategica tra Unione europea e Cina.. L'Italia sta lavorando perche' i partner europei condividano la necessita' di revocare questa misura, che a nostro modo di vedere e' superata perche' la Cina di oggi non e' quella del dopo Tienanmen". Come dire: "chi se ne frega dei diritti umani?". In quell'occasione il buon Ciampi era accompagnato dal ministro degli esteri Fini, da duecento industriali e dai rappresentanti dell'Associazione bancaria italiana.
Non sara' per caso che il Presidente della Repubblica Italiana usa due pesi e due misure? Buoni sentimenti per il pubblico della Fao, e buoni affari per il pubblico cinese?
Temo che sia proprio cosi'. Abbiamo un Presidente Giano bifonte: un volto per la guerra, un volto per la pace. E lo dico perche' tacere sarebbe ipocrita.

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