La carovana per la Palestina - La Carovana per i Diritti Umani (luglio 2005)

Si è costituita in Francia una organizzazione, Caravane pour la Palestine, che ha l’obiettivo di organizzare una carovana di auto che da Strasburgo arrivi in Palestina con il seguente percorso (aggiornato al 15 04 2005):



Day 1 : Strasbourg – Ginevra (July 5) 390 Km
Day 2 : Ginevra – Milano (6) 320 Km
Day 3 : Milano – Trieste (7) 440 Km
Day 4 : Trieste – Lubliana – Zagreb (8) 240 Km
Day 5 : Zagreb – Belgrad (9) 333 Km
Day 6 : Belgrad – Sofia (10) 392 Km
Day 7 : Sofia – Istanbul (11) 563 Km
Day 8 : Istanbul (12)
Day 9 : Istanbul – Ankara (13) 425 Km
Day 10 : Ankara – Cappadocia (14) 454 Km
Day 11 : Cappadocia – Alep (15) 300 Km
Day 12 : Alep – Damas (16) 355 Km
Day 13 : Damas – Amman (17) 200 Km
Day 14 : Amman (18)
Day 15 : Amman - Allenby bridge - Jerusalem (19) 70 km
Total = 3742 km
Then one week in Palestine


In allegato 1 è riportato l’appello iniziale per il lancio dell’iniziativa. In all. 2 il documento programmatico in versione ridotta. In all. 3 alcuni suggerimenti organizzativi.
Ulteriori informazioni possono essere trovate nel sito http://caravane.palestine.free.fr/, compreso il documento programmatico completo in italiano.
Il responsabile dei collegamenti con l’Italia è Christian Chantegrel c.chantegrel@wanadoo.fr che ha effettuato un viaggio di promozione in Italia dal 17 al 22 aprile.
Il 2 e il 3 aprile si è tenuto a Parigi un incontro generale, è disponibile a richiesta il verbale della riunione in inglese e francese.
Il prossimo incontro generale si terrà a Barcellona il 4-5 giugno.
Il Comitato di Solidarietà con il popolo Palestinese di Torino ha deciso di aderire all’iniziativa.
Si è assunto anche il compito di fare da canale informativo iniziale costituendo un gruppo di lavoro formato da:
Laura Sordello boole@linuxmail.org cell 338 8852875
Alfredo Tradardi a.tradardi@flashnet.it cell 347 2745166
Hallac Sami hallac.sami@libero.it cell 347 2553420
Laura Sordello curerà il coordinamento del gruppo di lavoro.
Verrà distribuita la documentazione (nel limite del possibile in italiano) a tutti quanti sono potenzialmente interessati all’iniziativa chiedendo di costituire con persone e associazioni un gruppo di lavoro (roulotte) che si occupi di promuovere l’iniziativa nella propria città.
Ovviamente non tutti i componenti dei gruppi di lavoro o “Roulotte” che si formeranno sono tenuti a partecipare alla carovana. L’importante è che ci siano anche altre persone disponibili a realizzare tutte le altre attività connesse alla organizzazione della carovana.
Al termine di questa fase iniziale informativa, da completare di massima entro maggio, si definirà di concerto come strutturare, se necessario, il coordinamento organizzativo in Italia.
Le adesioni e ogni altra richiesta di informazioni vanno inviate alle tre persone sopraindicate che terranno i contatti con Christian Chantegrel.
Chi volesse tenere i contatti direttamente con Christian Chantegrel può naturalmente farlo con preghiera di inviarci in copia le reciproche comunicazioni in modo da avere un quadro generale della situazione.
Il Comitato di Solidarietà con il popolo Palestinese di Torino
Torino, 4 maggio 2005

La Carovana per la Palestina - La Carovana per i Diritti Umani allegato 1
Appello iniziale per il lancio dell’iniziativa (gennaio 2005)

La Carovana per il diritto internazionale partirà a luglio da Strasburgo per raggiungere Gerusalemme.
Attraverserà l’Europa e il Medio Oriente.
L’obiettivo di questa carovana è di chiedere il rispetto e l’applicazione del diritto internazionale.
Unitevi a noi!

Un grande ed ambizioso progetto, nato in Francia, è in preparazione in tutta Europa.
Una carovana costituita da più di 100 veicoli partirà da Strasburgo (sede del Parlamento europeo) il 5 luglio 2005 e arriverà a Gerusalemme il 19 luglio 2004.
75 persone (circa 20 veicoli) sono già registrati per il viaggio il cui percorso passerà attraverso grandi città, come Ginevra, Milano, Paesi Balcanici, Istanbul, Ankara, Damasco, Amman....
Il gruppo organizzatore è un "melting pot"di persone che credono nel potere delle relazioni umane e della solidarietà.
Siamo convinti che l'applicazione del diritto internazionale è la chiave per risolvere il conflitto tra israeliani e palestinesi.
Abbiamo deciso di viaggiare solo secondo questa richiesta, semplice e condivisa, per dimenticare i nostri disaccordi sulla questione palestinese e far in modo che la società civile sia unita e forte.
Il progetto prevede di incontrare le popolazioni, di coinvolgere i media e di esercitare pressioni sui governi.
Tutti questi obiettivi possono essere raggiunti solo se il movimento è ben conosciuto e sostenuto dalla società civile in tutto il mondo e… soprattutto, negli stati in cui passerà la Carovana.
Se vuoi aiutarci mettendo insieme proposte ed energie nel tuo paese, puoi fare molto per la Carovana per la Palestina e per il futuro dell’Umanità.

Per un’organizzazione migliore, abbiamo bisogno di contatti nelle nazioni che attraverseremo. Stiamo, quindi, cercando associazioni, sponsor o singoli che promuovano iniziative nelle loro città .
Non chiediamo una manifestazione predefinita.
Abbiamo pensato a qualcosa che richiami in modo particolare i media, come concerti, cortei o comizi pubblici.
Ma i momenti cittadini saranno organizzati soprattutto dai gruppi locali (formati da coloro che vogliono aiutare solidalmente).
Ma è anche molto importante che persone del vostro paese si uniscano alla carovana.
La carovana dovrebbe crescere lungo la strada e tutti sono benvenuti in quest’avventura.

Per favore diteci se volete partecipare a questa grande avventura per i diritti umani e particolarmente per la solidarietà col popolo palestinese, o se semplicemente conoscete qualcuno che potrebbe essere interessato.
Forniteci più informazioni possibili circa contatti e possibilità a livello locale.
Tanto più saremo numerosi e tanta più attenzione richiameremo sulla carovana da parte dei media, tanto più questa avrà successo.
Maggiori informazioni sul nostro website : http://caravane.palestine.free.fr.

Documento programmatico ridotto (15 aprile 2005) allegato 2

Nel sito http://caravane.palestine.free.fr/ è possibile trovare il documento programmatico completo in italiano

Carovana per la Palestina – Carovana per i Diritti Umani (luglio 2005)

Noi, donne e uomini di diverse estrazioni sociali e culturali, consapevoli di condividere tutti insieme la stessa condizione umana, lanciamo una iniziativa internazionale per il rispetto della dignità e dei diritti umani. In particolare, per quel che riguarda la Palestina, questi diritti sono violati con la complicità attiva o passiva dei governi. La resistenza del popolo Palestinese chiede il sostegno dei cittadini/e di tutti i paesi

Noi crediamo che una Carovana – con destinazione la Palestina – sarà capace di esprimere in modo efficace questa solidarietà.

Noi contiamo su una azione popolare e sulla nostra capacità di agire insieme per un obiettivo comune. Questo è il motivo per il quale domandiamo una cosa semplice e universale, basata sulle risoluzioni dell’ONU, la Convenzione di Ginevra e la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani del 10 dicembre 1948: il rispetto e l’applicazione del diritto internazionale.

Noi insistiamo in modo particolare sulla libertà di movimento, sul riconoscimento del “diritto inalienabile dei Palestinesi al ritorno nelle loro case dalle quali sono stati cacciati” (Risoluzione dell’Assemblea Generale dell’ONU n. 3236, del 22 novembre 1974) e sul diritto alla autodeterminazione del popolo Palestinese.

Partendo da Strasburgo, la Carovana arriverà a Gerusalemme, passando attraverso diversi paesi.
Lungo la strada, noi incontreremo persone, distribuiremo informazioni, organizzeremo eventi culturali e politici, faremo pressione sui media, sui governi e sulle istituzioni internazionali.
Arrivando in Palestina, la Carovana collegherà il resto del mondo con il popolo Palestinese assediato e con gli israeliani che si oppongono alla occupazione illegale e disumana. Noi ci faremo promotori della difesa dei diritti umani a anche di un messaggio di pace e di reconciliazione.

Il nostro successo dipenderà dalla nostra abilità di mobilitare la società civile, dovunque nel mondo.

Per essere insieme in questo progetto, dobbiamo avere la convinzione che:

Noi siamo essere umani
Tutti siamo esseri umani
Nulla di più che essere umani.

La Carovana delle possibilità allegato 3

A quanti intendono partecipare alla Carovana o contribuire alla sua organizzazione

Da alcuni mesi, la Carovana per la Palestina sta offrendo la opportunità di prendere parte ad una iniziativa internazionale sulla base di una richiesta fondamentale e condivisa.
E’ una iniziativa concreta che presuppone anche un contributo significativo da parte di ogni partecipante e un desiderio reale di agire insieme. E’ un modo di mostrare la forza della società civile quando decide di lavorare insieme, di alzare la testa e di lottare per la giustizia e la dignità nel mondo.

Tutti coloro che desiderano che questo progetto abbia successo, che desiderano che la Carovana sia numerosa e forte, tengano conto che sono possibili diverse forme di partecipazione: dalla distribuzione di un volantino al fare l’intero viaggio in auto, dalla presenza a eventi, dimostrazioni, meetings, festivals al sostegno economico dell’iniziativa o ai rapporti con i media, etc.

La cosa migliore è, ovviamente, prendere un’auto con alcuni amici e partecipare all’intera Carovana. Per alcuni ciò non sarà possibile. Ma vi sono molte persone che arriveranno con la loro auto a Strasburgo per prendere parte alla grande assemblea del 4 o 5 luglio e per seguire la Carovana per alcuni km, e, perché no, per accompagnarci fino a Ginevra. Altri arriveranno a Strasburgo a piedi, “a cavallo”, prendendo un autobus o il treno... Altri potranno partecipare alle assemblee a Ginevra o a Milano, Trieste, Zagabria, Belgrado, Sofia o Istanbul... Alcuni prenderanno l’aereo per unirsi a noi a Damasco, Amman o Gerusalemme...

Ognuno può fare del suo meglio per partecipare a questa azione internazionale. A nessuno è richiesto di fare tutto. E’ possibile far parte di questo progetto, contribuire al suo successo, in mille modi.

Unendosi a una "Roulotte", cioè a un gruppo locale che prepara la partenza di una o più auto, facendo pubblicità alla Carovana, parlando della Palestina e delle violazioni del diritto internazionale nel corso degli anni (continuando a farlo ancora più intensamente durante il viaggio a luglio). Nelle “Roulotte”, cioè nei gruppi locali vi sono quelli che parteciperanno al viaggio, i "nomadi", ma anche quelli che non partiranno, i "sedentari". Questi ultimi avranno a luglio un ruolo molto significativo, per mantenere ‘viva’ la Carovana, ovunque. Un grande sforzo di comunicazione sarà fatto lungo tutto il percorso, in modo tale che tutti, sia i sedentari che i nomadi, possano prendere parte a questa mobilitazione.

Aiutando economicamente: il viaggio ha un costo e contribuire al suo finanziamento è anche un modo di essere nella Carovana... quindi una piccola parte di voi potrà fare il viaggio se altri daranno un euro o 100, secondo i propri mezzi. Solo grazie a questi contributi sarà possibile a molti di partecipare.

Essendo informati: che cosa, per esempio, può fare una associazione? La prima cosa è conoscere bene il progetto. Per questo c’è il sito web, ma non esitate a contattarci: Caravane.palestine@free.fr o per tel.: Chris 0033 06 79 96 99 51 / Eric 0033 06 75 32 63 63,
oppure chiamando Laura in Italia boole@linuxmail.org 338 8852875.

Mettete il problema all’ordine del giorno del vostro prossimo incontro, presentate l’iniziativa e verificate se potete dedicare un pò (o molta) energia alla Carovana. Se non può essere fatto a livello della associazione, forse alcuni vorranno organizzarsi separamente ...

Noi sappiamo che siete tutti impegnati in varie azioni, campagne e mobilitazioni. Non vi stiamo chiedendo di interrompere le vostre attività, ... ma vi invitiamo a trovare un pò di energia per la Carovana. Così parteciperete a questa avventura collettiva, che tenta anche di essere un’altra forma di lotta. Dobbiamo mettere in pratica oggi la solidarietà, la condivisione, la fiducia e tutti quei modi di costruire relazioni che abbiamo perso in questo mondo disumanizzato, se vogliamo che siano esse a caratterizzare la costruzione di "altri mondi possibili".

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