Una Brevissima Considerazione sull'Esito Negativo del Referendum Brasiliano
di Mao Valpiana

"La nonviolenza opera in modo misteriosissimo. La nonviolenza e' infallibile, ma in noi, suoi fedeli, vi e' ancora molto di imperfetto. Non conosco un solo caso in cui la nonviolenza abbia fallito. Quando e' parso talvolta che avesse fallito, l'ho ascritto alle mie imperfezioni"
(Mohandas K. Gandhi)

L'esito negativo del referendum brasiliano rappresenta un'occasione persa per tutta l'umanita'. Ha vinto la paura, hanno vinto i fabbricanti d'armi, ha vinto la vecchia logica della violenza, ha vinto la disinformazione, ha vinto il cattivo esempio. Avremo tempo e modo per analizzare il risultato, per capire i meccanismi che hanno funzionato, per comprendere cosa si e' mosso nella societa' brasiliana. Avremo modo di lasciare la parola e ascoltare cio' che diranno i diretti protagonisti, chi ha sostenuto la campagna per il si'. Ma ora voglio fare un brevissima considerazione, che ci riguarda da vicino. A parte qualche rara eccezione, la cosiddetta grande stampa italiana non ha data alcuna informazione prima del referendum brasiliano. I telegiornali
della Rai e di Mediaset non hanno dato la notizia durante la campagna referendaria brasiliana e non hanno offerto ai telespettatori nessun approfondimento sul tema. Oggi invece, fin dai primi telegiornali mattutini, la notizia della vittoria del no e' stata data anche con servizi e collegamenti. E' stato annunciato, come prima notizia di politica estera, che i brasiliani hanno respinto a grande maggioranza la proposta di abolire il commercio di armi. E' evidente la mala fede di questo tipo di giornalismo, fazioso, di parte, asservito agli interessi del potere, dei fabbricanti d'armi, dell'industria bellica italiana e internazionale.
E' dunque vero che nel nostro paese non c'e' liberta' di informazione. E' dunque vero che le notizie vengono date non per educare i cittadini, ma vengono usate per distorcerne la coscienza. C'e' bisogno dunque di lavorare per sostenere e far crescere nuovi spazi liberi di informazione, come questo nostro notiziario, e altri ancora. La sconfitta del referendum brasiliano non e' la sconfitta della nonviolenza, ma solo l'ennesima prova della insufficienza che ancora esiste nel mondo dell'informazione. Il segnale che oggi ci viene dal Brasile e' un appello ad ognuno a fare qualcosa di piu' per avere anche in Italia spazi veri di liberta' di informazione.

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