16/10/2009
Peacereporter.net
Israele-Palestina, Onu approva rapporto Goldstone su crimini di guerra a Gaza


Il Consiglio sui Diritti Umani delle Nazioni Unite ha approvato dossier che accusa Israele e Hamas di gravi violazioni a Gaza

E' stata approvato oggi dal Consiglio per i Diritti Umani delle Nazioni Unite il rapporto Goldstone che accusa Israele e Hamas di crimini di guerra a Gaza.
Venticinque i voti favorevoli. In sei hanno votato contro: Italia, Stati Uniti, Olanda, Ungheria, Slovacchia e Ungheria. Undici si sono astenuti.
Le posizioni politiche delle due parti in causa, inizialmente opposte sembrerebbero oggi convergere sul più completo disaccordo nei confronti dell'inchiesta capeggiata da Richard Goldsonte ex giudice dei tribunali internazionali per i crimini in ex Jugoslavia e Rwanda. Se, da una parte, Gerusalemme si è sempre dichiarata contraria a quella che ha più volte definito "una sentenza politica", l'Autorità palestinese, che inizialmente ha collaborato con la Missione Onu, ha cambiato la sua linea dopo aver ricevuto critiche interne.
La relazione, un dossier di 575 pagine, è fortemente critica con Israele colpevole, secondo i fatti, di aver commesso plurime violazioni al diritto internazionale umanitario con un uso sproporzionato della forza militare. Hamas viene invece accusata di un lancio indiscriminato di razzi contro la popolazione israeliana.
Dopo la pronuncia del Consiglio si apriranno due strade. La prima è quella che obbligherà Israele e l'Autorità palestinese ad aprire, e dimostrare di averlo fatto, un'indagine indipendente sui 22 giorni di guerra presi in esame dal rapporto Goldstone (dal 27 dicembre 2008 al 16 gennaio 2009). La seconda ipotesi scatterebbe dopo che le parti non dovessero adempiere a tale obbligo. In quel caso il Consiglio di Sicurezza invierà tutto il fascicolo alla Corte penale internazionale dell'Aja per l'apertura di un'istruttoria ufficiale.
Nel periodo considerato la Missione presieduta da Goldstone ha accertato la morte di oltre 1400 palestinesi (Israele dice che il numero è di 1.166 persone) e di 13 israeliani fra i quali risultano tre civili e dieci soldati

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