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Indymedia Israel
Sabato 01 Maggio 2010 15:06

Giornalista Palestinese Arrestato a Bil’in Mentre Riprende la Manifestazione

Bil'in 9.4.2010

Oggi, quando attivisti palestinesi, israeliani ed internazionali hanno marciato verso il muro nel villaggio di Bil’in, si sono incontrati con un numero spropositato di forze dell’esercito israeliano. Non appena i dimostranti hanno raggiunto la barriera, i soldati hanno cominciato a lanciare sulla folla del gas lacrimogeno. Ad un certo punto, per disperdere la gente, i soldati hanno utilizzato un cannone che spara 30 barattoli di gas lacrimogeno alla volta. Oggi, i soldati hanno usato anche munizioni cariche e pallottole ricoperte di gomma contro i manifestanti non-violenti. Dei soldati sono entrati nel villaggio passando per un cancello nella barriera ed hanno cercato di arrestare molti dei dimostranti.

Il giornalista e video-reporter palestinese Haitham al Khatib, di Bil’in, è stato arrestato mentre riprendeva la manifestazione e l’irruzione dell’esercito. Haitham lavora sia per il Centro israeliano di Informazione sui Diritti Umani, B’Tselem, come pure per il Comitato Popolare locale Contro il Muro e la Colonie. Haitham era ritornato ieri al villaggio dopo un tour di tre settimane in Europa dove aveva fatto vedere il suo ultimo film “Vita su rotelle”. Il film osserva l’occupazione a Bil’in attraverso l’esperienza di Jody McIntire, un attivista e giornalista europeo. Haitham è stato rilasciato venerdì notte sul tardi dopo essere stato trattenuto per circa 7 ore. Dopo la sua liberazione, egli ha riferito di essere stato colpito in faccia mentre era imprigionato nella base militare ed ha sofferto per un interruzione della circolazione del sangue nelle sue mani dovuta alle fascette per legare le mani eccessivamente strette.

Secondo gli avvocati:

Haitham era stato arrestato in quanto indiziato di aver violato il nuovo ordine militare che dichiara essere l’area del muro a Bil’in, di venerdì, una “zona militare chiusa”. L’ordine era stato emesso in febbraio e resterà in vigore fino ad agosto. Un ordine dello stesso tipo era stato emesso per la zona del muro a Ni’ilin. Dopo molte ore di detenzione, Haitham era stato rilasciato senza cauzione. Ciò lo si deve attribuire alle nostre affermazioni – supportate da un documento emesso dall’avvocato militare – secondo le quali la dichiarazione di “area militare chiusa” non è applicabile ai residenti di quel territorio. L’ufficiale di polizia non sapeva come respingere le nostre affermazioni, ma ha detto che, domenica, avrebbe richiesto chiarimenti all’avvocato militare.

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