L’appello del Presidio NoDalMolin per la salvaguardia dei beni archeologici risalenti all’ 8.000 a.C. ritrovati nel cantiere statunitense

ALLE ASSOCIAZIONI
AI MOVIMENTI
A TUTTE LE PERSONE

che in questi anni si sono impegnate e battute per la tutela del paesaggio, della storia e delle tradizioni culturali del nostro territorio

Chiediamo

una mobilitazione straordinaria per la salvaguardia dei reperti archeologici rinvenuti nell’area del Dal Molin.

Gli scavi per la costruzione della base americana, che procedono a tamburo battente, oltre a distruggere una delle ultime oasi di verde della città e mettere a rischio la nostra falda acquifera, stanno mettendo a repentaglio anche la salvaguardia di un nuovo sito archeologico sulle origini della nostra civiltà veneta.

I manufatti e i reperti finora ritrovati configurano l’esistenza di un villaggio paleo veneto, risalente ad un’epoca antecedente di molti secoli a quella finora ritenuta originaria; ma il rischio che tutto finisca sepolto e distrutto per sempre sotto le fondamenta di una caserma americana è molto grande!

Noi chiediamo solo la verifica del valore e della consistenza di simili ritrovamenti, attraverso i canali e le modalità, che di solito si applicano ai cantieri italiani: ossia lo stop dei lavori e l’intervento della Sovrintendenza dei beni archeologici del Veneto.

Chiediamo

che ciò venga fatto in modo trasparente, rendendo pubblico conto dei risultati di tale verifica.

Riteniamo

che una prassi del genere sia dovuta, ma crediamo che senza la mobilitazione della città anche questa sacrosanta richiesta, così come quella di consultare la volontà della popolazione sull’insediamento americano al Dal Molin e quella di valutare l’ impatto ambientale dell’opera, sarà calpestata od ignorata.

Vicenza non può dimenticare che solo la mobilitazione dei cittadini, delle associazioni e dei movimenti impedì, nei primi anni settanta del secolo scorso, la cementificazione del parco più bello della città, parco Querini.

Vicenza non può accettare nella vicenda Dal Molin la compromissione del proprio futuro, l’insulto del proprio presente e la distruzione del proprio passato, per aver fatto un favore ad una potenza straniera.

Per questo invitiamo tutte e tutti, cittadini, associazioni e movimenti che hanno a cuore Vicenza e il suo patrimonio artistico ed ambientale, ad unirsi in questa fondamentale e imprescindibile richiesta di verità e a sottoscrivere questo appello per la salvaguardia del patrimonio archeologico al Dal Molin.

Presidio Permanente NoDalMolin

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