Verso il processo a Vicenza per Turi e Agnese, 15 gennaio. Un articolo di A.Zanotelli racconta l' azione nonviolenta di Turi in Olanda,anno 2005.



Il 15 gennaio si terra' a Vicenza il processo a Turi e Agnese. Agnese e Turi erano entrati l' 11 novembre nella base Dal Molin per piantare "semi di pace". In questi giorni che ci separano dal processo cerchero' di fare conoscere tutte le notizie su eventuali iniziative di solidarieta' e condivisione della lotta. Riporto qui di seguito un articolo on-line (del 2005) di Alex Zanotelli che racconta l' azione di Turi in Olanda contro due cacciabombardieri. L' articolo e' tratto dal libro "La guerra nucleare spiegata a Greta" di Alfonso Navarra, pubblicato da Emi.

"Il 27 ottobre Turi Vaccaro, noto nonviolento italiano, e' stato condannato dal Tribunale di Breda (Olanda) a sei mesi di carcere e 750.ooo euro di ammenda scontabili con dodici mesi aggiuntivi di detenzione.
Cosi' e' stata punita l' azione compiuta da Turi Vaccaro il 10 agosto, nel sessantesimo anniversario della bomba atomica su Hiroscima e Nagasaki (6-9 Agosto 1945). Quel giorno Turi e' penetrato (non si sa come) nella base Nato di Woensdrecht e successivamente nell' hangar dell' aeroporto dove ha danneggiato due aerei F16 capacitati a trasportare bombe atomiche. Turi ha rotto con un martello i comandi dei due aerei per un danno calcolato di circa 5 milioni di euro. Tutto era stato studiato con la massima precisione:la data prescelta, il martello comperato ad Assisi, la base militare che ospita 20 testate nucleari.
Turi, che oggi ha 52 anni, noto in Italia come attivista nonviolento dai tempi di Comiso, per ragioni di lavoro si era recato in Olanda dove aveva sposato Emmie Epker e ha avuto una figlia ora quindicenne. L' estate scorsa e' stato mio ospite al Rione Sanita' (Napoli) e mi ha messo al corrente di quello che stava preparando: un' azione nonviolenta che si ispirava a simili gesti compiuti da suore e preti Usa (ricordiamo i fratelli Berrigam e la suora Rosemary Lynch, nonche' le tre suore domenicane ancora in carcere). E' il cosiddetto movimento nonviolento Ploughshares che negli anni Ottanta e Novanta ha portato avanti azioni analoghe soprattutto contro basi militari atomiche negli Usa. Chi compie queste azioni le compie contro strutture militari, mai contro persone, in maniera sempre nonviolenta e accettando di pagarne le conseguenze (carcere o altro).
Turi e' stato subito arrestato e poi tenuto in carcere dove ha iniziato uno sciopero della fame. Il 1° settembre e' stato portato davanti a un tribunale olandese a Breda (Olanda). L' avvocato difensore Meindert Stelling ha sostenuto che Turi aveva agito per "legittima difesa" contro l' illegalita' delle armi nucleari, che sono armi di di distruzione di massa e quindi violano i trattati internazionali. La corte olandese ha invece trattato tale azione come un atto di "vandalismo" e gli ha inflitto una pesante condanna."
L' articolo conclude citando la scrittrice Arundhati Roy:
"La bomba nucleare e' la cosa piu' antidemocratica, antirazionale, antiumana e apertamente malvagia che l' uomo abbia mai creato. Se siete religiosi ricordate che questa bomba e' la sfida dell' uomo a Dio. La sfida e' formulata in modo molto semplice. Noi abbiamo il potere di distruggere tutto cio' che Tu hai creato. Se non siete religiosi, considerate le cose in questo modo:il nostro mondo e' vecchio di 4600 milioni di anni. E potrebbe finire nel giro di un pomeriggio."


Gli antimilitaristi nonviolenti possono trasformare l’azione di Agnese e di Turi in un’occasione per l’intero movimento contro la base Dal Molin. Questo è anche il proposito di Agnese e di Turi : loro non hanno mai pensato a un’azione individuale ma, al di là delle pesanti conseguenze personali, sperano ancora in una risposta collettiva e in un coinvolgimento unitario del movimento.

Per dare significato politico all’azione di Agnese e di Turi, per tracciare da questa un possibile percorso condiviso all’interno del movimento No dal Molin, chiediamo a tutti di incontrarsi a Vicenza il 27 novembre, la mattina in cui sarà celebrato per direttissima il processo a Turi, imputato del 260 cp, per il quale rischia fino a 5 anni di carcere.

Questo incontro, oltre che un necessario momento di solidarietà, può rappresentare anche una occasione di confronto e di coordinamento per coloro che contestano non solo Vicenza, ma tutte le vecchie e nuove strutture militari (es. Sigonella, Taranto, Napoli, Cameri, Ghedi, Tombole, Aviano) ed insieme le strutture nucleari, anche qui le vecchie e le nuove, che di "civile" hanno solo il nome.

La riduzione delle spese militari e belliche, insieme alla rivendicazione del ritiro delle nostre truppe dall'estero, ed in particolare dall'Afghanistan, può e deve cercare il collegamento con le mobilitazioni sociali e sindacali che stanno partendo da questo Autunno. Questo ultimo è uno spunto che può ricevere impulso dalla mobilitazione che Turi ed Agnese ci stanno sollecitando a lanciare ed alla cui chiamata risponderemo con piena convinzione.

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