http://www.repubblica.it
14 giugno 2010

Israele, commissione d’inchiesta;
Presto aperti due valichi per merci

Netanyahu vara il comitato di saggi che dovranno indagare sull'abbordaggio alla nave degli attivisti turchi. Due osservatori internazionali. Ministri Ue riuniti con Blair: "Parziale rimozione del blocco"

GERUSALEMME - Dopo giorni di duro lavoro diplomatico e dietro la forte pressione internazionale, Israele ha annunciato ufficialmente la creazione di "una commissione pubblica indipendente" che avrà il compito di "indagare sugli aspetti relativi all'azione intrapresa per impedire ad alcune navi di raggiungere le coste di Gaza", il 31 maggio scorso. Il blitz della marina israeliana si concluse con l'uccisione di nove persone. Della commissione, che sarà guidata dal giudice in pensione della Corte suprema Yaakov Tirkel, faranno parte anche due osservatori internazionali, l'ex leader unionista nordirlandese e premio Nobel per la pace 1998, David Trimble, e l'ex avvocato generale dell'esercito canadese, Ken Watkin. Gli altri due membri israeliani saranno invece il docente di diritto internazionale Shabtai Hazan e il generale in pensione Amos Horev.

"In considerazione degli aspetti internazionali unici dell'incidente, si è deciso di nominare due osservatori stranieri di statura internazionale nei settori del diritto militare e dei diritti dell'uomo", è stato spiegato in un comunicato dell'ufficio del premier Netanyahu. Tuttavia, il loro mandato sarà limitato: non avranno il diritto di voto sui lavori della commissione e sulle conclusioni. Una decisione, questa, che riflette il rifiuto categorico di Israele del principio di una missione d'inchiesta internazionale. La soluzione, ampiamente preannunciata negli ultimi giorni, è il frutto di un confronto avuto dal governo israeliano con gli Stati Uniti e, in seconda battuta, anche con l'emissario del Quartetto (Usa-Ue-Russia-Onu), Tony Blair. Essa rappresenta un'alternativa interna - seppure rafforzata da presenze internazionali - all'ipotesi d'una commissione Onu, tenuta come una prospettiva ostile da Israele.

Una soluzione che non soddisfa completamente le richieste internazionali, anche se la Casa Bianca si dice soddisfatta. Ma che presenta come contropartita una disponibilità israeliana ad allentare il blocco sulla Striscia di Gaza. Israele sarebbe infatti pronto a aumentare il passaggio di merci verso la Striscia. Lo ha riferito oggi un diplomatico europeo a margine del consiglio Esteri della Ue a Lussemburgo, che oggi ha in agenda un incontro con Tony Blair, rappresentante del Quartetto. Si tratterebbe dei valichi Karni e Karen Shalom. "Tutte le indicazioni che abbiamo vanno verso la disponibilità ad allentare il blocco", ha riferito la fonte. "C'è la volontà di farlo, ma non c'è ancora la decisione", ha precisato.

La commissione pubblica, che potrà ascoltare "qualsiasi persona o organizzazione", dedicherà le proprie attenzioni alle "ragioni di sicurezza che sono all'origine dell'imposizione del blocco marittimo di Gaza e alla conformità di quest'ultimo con il diritto internazionale".

Il comitato d'inchiesta verificherà, inoltre, se l'assalto del 31 maggio sulla nave turca Mavi Marmara ha rispettato la legislazione internazionale. Infine, esso "esaminerà le azioni degli organizzatori e dei partecipanti della flottiglia, e stabilirà le loro identità". Israele, infatti, ha accusato i passeggeri della "flottiglia della libertà" di avere "iniziato le violenze", e per alcuni di loro, ha ipotizzato un legame con "organizzazioni terroristiche".

La notizia della costituzione della commissione d'inchiesta è stata accolta con soddisfazione dagli Stati Uniti: "la presenza internazionale" nella commissione "conforterà la credibilità" dell'indagine, dicono fonti diplomatiche a Washington e Obama considera il gesto "un importante passo avanti" ed auspica che i lavori siano "rapidi" e le conclusioni vengano presto presentate alla comunità internazionale.


TOP