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19/ago/2010

Nuovo tentativo di forzare il blocco per Gaza

Nuovo tentativo di forzare il blocco israeliano davanti alle coste della Striscia di Gaza. Un'imbarcazione con a bordo viveri e medicinali dovrebbe salpare domenica dal Libano, Paese con cui Israele e' di fatto in guerra. A capo della spedizione un gruppo di donne attiviste, guidate da Samar al Hajj, come riportato oggi dalla stampa israeliana.

Al-Hajj ha spiegato di non essere stata ricevuta da nessuno dei vertici libanesi, come a lasciare intendere che non c'e' alcun sostegno ufficiale alla spedizione. La nave dovrebbe partire prima alla volta di Cipro e poi da li' dirigersi verso le coste della Striscia, anche se non e' chiaro se vi sara' un via libera da parte delle autorita' di Nicosia. 

"Tutti hanno ricevuto istruzioni di indicare i propri gruppi sanguigni, in caso qualcuno avesse bisogno di trasfusioni di sangue, nell'eventualita' di un attacco da parte delle forze israeliane - ha riferito Al-Hajj -.

A bordo ci sono tutte donne, suore, dottoresse, legali giornaliste, cristiane e musulmane". Nel gruppo anche la cantante libanese May Hariri e un gruppo di suore provenienti dagli Stati Uniti. In mattinata, l'emittente Channel 10, citando i media palestinesi, aveva riferito di un'altra imbarcazione salpata dall'Algeria e diretta a Gaza.

Il quotidiano 'Palestine Today' ha precisato che la spedizione e' sponsorizzata dal governo di Algeri. A bordo esponenti politici e leader religioni, intenzionati ad "esprimere la loro solidarieta' al popolo palestinese". Nel maggio scorso una flottiglia di aiuti diretta a Gaza fu fermata dalle forze israeliane in acque internazionali, nonostante i ripetuti moniti di Israele a cambiare rotta. Nel corso del blitz rimasero uccisi nove attivisti turchi.


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