Gaza, Israele si prepara ad affrontare la Freedom Flotilla



Osservatorio Iraq, 13 maggio 2010



La marina israeliana si prepara ad affrontare e la Freedom Flotilla, la “Flotta della Libertà” allestita da diverse organizzazioni internazionali per portare aiuti alla striscia di Gaza sotto assedio.

L’intenzione – riferisce la Ma'an News Agency – sarebbe quella di sequestrare le otto navi, sulle quali viaggiano anche seicento attivisti e il cui arrivo sulle coste palestinesi è previsto per fine mese.

L’operazione avrebbe ottenuto l’approvazione dell’esecutivo israeliano guidato da Benjamin Netanyahu e dovrebbe essere seguita personalmente dal ministro della Difesa Ehud Barak. 

L’obiettivo – afferma l’agenzia di stampa palestinese – è impedire “a ogni costo” alle navi di raggiungere Gaza.

Viaggio per tappe 

Sono diverse le imbarcazioni che hanno tentato di rompere il blocco sulla striscia di Gaza, imposto da Israele nel giugno 2007 e inasprito sei mesi dopo. 

L’esempio più famoso è quello del Free Gaza Movement, che nella seconda metà del 2008 riuscì a portare aiuti alla popolazione palestinese via mare e mettere il dramma della Striscia al centro dell’attenzione internazionale. 

La Freedom Flotilla, tuttavia, è la più grande spedizione di questo tipo mai organizzata. Tra i beni trasportati vi sono anche abitazioni prefabbricate, cemento, medicinali e altri generi difficilmente reperibili nell’enclave palestinese.

Come ha spiegato il deputato palestinese e presidente del Comitato popolare contro l’assedio, Jamal el-Khodary, le otto imbarcazioni partiranno dall’Irlanda per raggiungere prima la Grecia e poi Gaza, passando per Turchia e Cipro. 

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